TAJOLI, Luciano
Giorgio Ruberti
Nacque a Milano il 17 aprile 1920, primogenito di due maschi di Francesco, rilegatore, e di Antonia Colomba. La famiglia abitava in un’area popolare e periferica della [...] noto al pubblico radiofonico. Numerosi impegni, nonostante la guerra, gli provennero dal teatrodivarietà (debuttò nel 1941 col Carro di Tespi) per cantare in spettacoli di rivista (Scala d’argento, 1943; Follie della città, 1944; Tutto per lo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In Italia lo spettacolo di intrattenimento, sia caffè concerto, rivista o avanspettacolo, [...] legata alle avanguardie è quella dello spettacolo divarietà dei futuristi, da loro considerato come l’unica forma diteatro che si opponga al teatro contemporaneo “passatista”. Con il TeatrodiVarietà. Manifesto futurista, Marinetti nel 1913 si ...
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Zecca, Ferdinand
Federica Pescatori
Produttore e regista cinematografico francese di origine corsa, nato a Parigi nel 1864 e morto ivi il 6 marzo 1947. Eccellente organizzatore dello spettacolo cinematografico, [...] di Parigi, nell'ambiente del teatrodivarietà, nel 1891 fu assunto come monologhista per l'incisione di rulli l'air, 1901), e realizzò film in cui l'uso abbondante di trucchi fotografici riusciva a compensare l'esilità della trama. Già con Histoire ...
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MADRID (A. T., 37-38)
Giuseppe CARACI
José F. RAFOLS
Carlo BOSELLI
Higinio ANGLES
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Carlo MORANDI
Capitale della Repubblica spagnola e in pari tempo di una delle provincie della Nuova Castiglia: [...] destinato a zarzuele del género chico: riformato nel 1917. Vi sono poi altri teatridi minore importanza, destinati a zarzuele, a spettacoli di prosa o divarietà, a cinematografo.
Vita musicale. - Della vita musicale madrilena anteriore al sec. XVI ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Considerato il più grande drammaturgo inglese, ovvero il più grande uomo diteatro [...] volta per sempre, ma la vita stessa nella sua infinita varietà”.
Teatrodi parola
L’uso del blank verse, con la sua potente qualità ritmica, di solito slegata dalla rima, consente a Shakespeare di modulare il linguaggio in modo che esso si presti sia ...
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Movimento letterario, artistico e politico, fondato nel 1909 da F.T. Marinetti. Il f., attraverso tutta una serie di ‘manifesti’ e di clamorose polemiche, propugnò un’arte e un costume che avrebbero dovuto [...] dei libertari, le belle idee per cui si muore ...». Successivi manifesti riguardano in particolare il teatrodivarietà quale ‘teatro dello stupore’, il ‘teatro sintetico’, le arti figurative, la scenografia, la musica, e poi ancora l’aeropoesia, l ...
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Nome d'arte del danzatore e coreografo Antonio Ruiz Soler (Siviglia 1922 - Madrid 1996). Agli inizî della carriera si dedicò al teatrodivarietà, che poi abbandonò (1944), per dedicarsi con grande successo [...] alla danza classica. Profondo conoscitore della danza spagnola, tentò una sintesi di questa con la danza accademica. Tra le sue coreografie: i balletti El amor brujo ed El sombrero de tres picos di M. de Falla, dei quali nel 1964 fu anche principale ...
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servetta Figura scenica della commedia settecentesca, con ruolo definito nell’ordinamento tradizionale delle compagnie itineranti di prosa e commedia musicale, derivato direttamente dalle figure di s. [...] o fantesche dell’antica commedia dell’arte (Colombina, Corallina, Smeraldina ecc.). La s. ha dato poi origine alla soubrette (➔) del vaudeville e dell’operetta e in seguito del teatrodivarietà e rivista. ...
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WOLZOGEN, Ernst Ludwig, barone di
Maryla Falk
Scrittore tedesco, nato il 23 aprile 1855 a Breslavia, morto a Monaco il 30 agosto 1934. In gioventù fece molti viaggi. Studiò a Strasburgo e a Lipsia; [...] Gesellschaft" e ottenne nuovi successi come regista. Sullo scorcio del secolo tentò di trapiantare dalla Francia in Germania un nuovo tipo diteatrodivarietà canzonettistico e parodistico (denominato Überbrettl): ma nel clima diverso quest'esile ...
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Attore (Roma 1884 - ivi 1936). Insuperabile interprete della beffarda anima romanesca, della quale diede a teatro i saggi più saporiti, in un succedersi impetuoso di abili motti, battute, tu per tu col [...] macchiette che a volte toccavano il carattere. Famosissimi i suoi personaggi: Gastone, eroe di quel varietà da cui P. proveniva, Er sor Capanna, Fortunello, Giggi er Bullo, Mustafà, Nerone, ecc. Impossibile rifare l'elenco delle sue creazioni ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...