Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso [...] e rivistine, e fornì spunti e battute al comico divarietà Aldo Fabrizi, che in seguito lo introdusse nel cinema facendolo partecipare al copione di Avanti, c'è posto… (1942) di Mario Bonnard e dei film che seguirono. Inventiva e disponibilità ...
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Chiari, Walter
Federico Chiacchiari
Nome d'arte di Walter Annichiarico, attore teatrale, cinematografico e televisivo, nato a Verona il 2 marzo 1924 e morto a Milano il 20 dicembre 1991. Uno dei più [...] monologhi e le sue barzellette riempirono gli spettacoli divarietà. Di bell'aspetto e dal sorriso simpatico, C. ribalta italiana. Tornò successivamente a lavorare in teatro (anche in un singolare Finale di partita di S. Beckett, in coppia con Renato ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] col pubblico. Col Manifesto dei Drammaturghi futuristi, a partire dal 1911 si susseguono i proclami teatrali del futurismo (fondamentale Il teatrodiVarietà, redatto nel 1913 da Marinetti), mentre nel 1915 è pubblicata a Milano la prima raccolta ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] del Futurismo, già ben chiaro, per es., nel manifesto italiano del 1913 sul Teatrodivarietà. Ma lo reinterpretava ‒ lo si è già accennato ‒ nella prospettiva di un recupero dell'esperienza antica dello spettacolo, come attesta il secondo aspetto ...
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Il rapporto tra cinema e lingua italiana è a doppio senso: la lingua scritta e parlata è stata variamente influenzata, nel lessico e nello stile, dal cinema, così come quest’ultimo, ovviamente, ha sempre [...] o farsesco, da Totò ad Aldo Fabrizi, dai De Filippo ad Anna Magnani, provengono infatti dal teatrodivarietà e dall’avanspettacolo.
È molto difficile ricondurre la multiforme storia cinematografica italiana a pochi tipi linguistici. Almeno ...
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Associazionismo
Callisto Cosulich
Nel campo dello spettacolo, pur se la pratica dell'associazione nel teatro e nella danza risale al Medioevo, il termine associazionismo è entrato in uso soprattutto [...] romanzo d'appendice, la farsa, il teatrodivarietà, il melodramma. Il quadro complessivo era dunque quello di un facile intrattenimento, che seguiva le strategie avventurose di una classe di imprenditori, più industriosi che industriali.Circoli del ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La sofferenza dell’uomo, l’assurdità dell’esistenza, il carattere fittizio e arbitrario [...] il carattere fittizio: i personaggi-attori spesso commentano le loro battute e i loro “numeri” (simili a quelli del teatrodivarietà e delle comiche del cinema muto), come ad esempio Pozzo che, a un certo punto, rivolgendosi al pubblico in sala ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lo spettacolo di intrattenimento novecentesco si è sviluppato in diverse forme, dal café [...] riferimenti alla politica e all’attualità, pur con grande risalto all’aspetto coreografico e visuale. I teatridivarietà sono il Wintergarten di Berlino, dove si esibiscono divi e vedettes francesi, il Palast-Theater am Zoo e soprattutto lo Scala ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Elisabetta Bartoli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nell’Ottocento gli spettacoli "minori" – quali la pantomima, il circo, il varietà [...] prima volta proiettate in pubblico il 1° novembre 1895 al teatrodivarietà Wintergarten di Berlino. Il 28 dicembre 1895, alla presenza di 33 spettatori presso il Salon Indien del Gran Café di Parigi, ha luogo la prima proiezione pubblica a pagamento ...
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BIXIO, Cesare Andrea
Lucia Bonifaci
Nacque a Napoli l'11 ott. 1896 da Carlo, ingegnere genovese, nipote del generale Nino Bixio, e da Anna Vilone, napoletana. Dopo la perdita prematura del padre, fu [...] con la storia dei suoi successi la storia stessa della canzone italiana: dalla nascita negli ambienti del teatrodivarietà fino alla divulgazione di massa, attraverso la radio prima e la televisione poi. Scrisse infatti una canzone dopo l'altra ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...