Pasolini, Pier Paolo
Sandro Bernardi
Scrittore e regista cinematografico, nato a Bologna il 5 marzo 1922 e morto a Ostia (Roma) il 2 novembre 1975. Poeta, narratore, filosofo, intellettuale impegnato [...] i rifiuti, ma finalmente all'aperto, fuori dal teatrodella vita, scoprono la "straziante meravigliosa bellezza del creato". una villa con il fiore della gioventù italiana e la stupra all'infinito, in una sequenza di crudeltà e ferocia che rende quel ...
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Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] rapporto creativo. Da sempre, inoltre, coltivava un vivo interesse per il teatro e a Gorca e a Cracovia mise in scena vari testi, tra Quest'opera, sottile e coraggiosa, al limite dellacrudeltà, intimamente femminile, raccoglie, senza cadere nella ...
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Grémillon, Jean
Bruno Roberti
Regista cinematografico francese, nato a Bayeux (Calvados) il 3 ottobre 1901 e morto a Parigi il 26 novembre 1959. Considerato un cineasta maudit, rimase in ombra, senza [...] quatre éléments (1959).
Fu Charles Dullin, uomo di teatrodella prima avanguardia francese, a produrre e interpretare il suo impose sul regista, quando raccontò l'epica della liberazione, ma anche la crudeltà dei disastri bellici, in un documentario ...
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Burr, Raymond (propr. Raymond William Stacy)
Francesco Costa
Attore cinematografico statunitense, di padre canadese, nato a New Westminster (Canada) il 21 maggio 1917 e morto a Healdsburg (California) [...] per la radio e in teatro. Nel 1943 divenne direttore del Pasadena Playhouse (il teatrodella città) e nel 1946 esordì Barbara Stanwyck. L'avvento della televisione lo strappò al cinema e l'attitudine alla crudeltà mostrata da molti suoi personaggi ...
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STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] dellecrudeltà più folli e violente dell'era postmoderna; di I.B. Singer (1904-1991), uno degli ultimi depositari dell' si può concludere senza ricordare l'importanza di alcune collaborazioni tra il teatro e la musica e/o la danza (R. Wilson e Ph. ...
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Le voci di argomento cinematografico compaiono sin dall'inizio nell'Enciclopedia Italiana (v. cinematografo, X, p. 335), in cui sono rievocati gli esperimenti sugli oggetti in movimento e i 'macchinari' [...] cogliere e rappresentare con uno stile incisivo e venato d'una sottile crudeltà. Si vedano Une affaire de femmes (1988; Un affare di di espressione nel cinema, nel teatro e nelle attività musicali, a cura dell'ISLE (Istituto per la documentazione ...
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Progressi generali. - La costante evoluzione della tecnica cinematografica e delle scienze di cui essa si vale (ottica, meccanica, fotochimica, radiotecnica, ecc.) ha largamente contribuito a perfezionare [...] perfetti di Europa, nonché altri già esistenti; a Tirrenia gli spaziosi e moderni teatri creati da Giovacchino Forzano con il consorzio Vis; a Torino quelli, già sede dell'antica società italiana di produzione Fert, ora riattati; a Milano un piccolo ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] film d'animazione), fu incaricato, tra l'altro, della costruzione dei primi teatri di posa cinematografici a Babelsberg nel 1911 e divenne romantiche dell'Espressionismo, più che in Goethe, si possono ritrovare nell'inclinazione alla crudeltà di ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] Notari per la Film Dora, modellati sulla forma di teatro popolare della canzone sceneggiata. Già nel 1908 uscì ‒ mentre stava crudeltà il rapporto tra questo mondo e quello popolare ('neorealistico'), attraverso l'iniziale e ironico contrappunto dell' ...
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Attore
Ferdinando Taviani
Il termine attore viene dal latino actor, derivato di agere, "fare, agire". Fra le sue varie accezioni (già presenti nel vocabolo latino, e tutte riconducibili al senso generale [...] zona periferica ‒ spesso tautologica ‒ del teatro. Il rapporto dell'attore con lo spettatore dev'esser invece , 1994.
id., I teatri di Artaud. Crudeltà, corpo-mente, Bologna, Il Mulino, 1996.
m. schino, Il teatro di Eleonora Duse, Bologna, ...
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mostro2
móstro2 (ant. mònstro) s. m. [lat. monstrum «prodigio, portento», dal tema di monere «avvisare, ammonire»]. – 1. a. Essere che si presenta con caratteristiche estranee al consueto ordine naturale e come tale induce stupore e paura;...