Pseudonimo del drammaturgo spagnolo Gabriel Téllez (Madrid 1579 - Soria 1648). Poco si sa della sua vita: fu frate mercedario, studiò ad Alcalá e visse a Guadalajara, a Toledo, a Santo Domingo, in Catalogna, [...] concentrarsi tutta sul problema teologico del peccato e della dannazione, del libero arbitrio e della grazia. L'opera segna un superamento del teatro di Lope de Vega anche dal punto di vista della religiosità. Infatti, mentre nel gusto immaginoso e ...
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Poeta tragico francese (Rouen 1606 - Parigi 1684). Fu allievo dei Gesuiti (1615-22), poi studiò diritto ed esercitò per varî anni la professione d'avvocato; visse semplicemente. La sua prima composizione [...] delivrée (1632), d'argomento e sviluppo romanzesco, secondo il gusto dell'epoca. Tra il 1633 e il 1635 si colloca un roi des Lombards (1652), tutte, salvo il Nicomède, opere mancate. Tornò al teatro dopo una pausa con: CEdipe (1659); La Toison d ...
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Commediografo e attore (Padova 1496 circa - ivi 1542). Figlio naturale di un medico, ebbe un'educazione raffinata; in gioventù scrisse rime d'imitazione petrarchesca che non ci sono giunte. Assai importanti [...] antiche edizioni a stampa, tutte postume, si ricorda quella di Tutte le opere (9 voll., Vicenza, 1584); tra le moderne, la raccolta integrale delleopereTeatro (a cura di L. Zorzi, 1967). L'opera di R. ha conosciuto una rinnovata fortuna nel sec. 20 ...
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Scrittore e drammaturgo francese (Maisons-Laffitte 1889 - Milly-la-Forêt, Fontainebleau, 1963). Svolse un'attività multiforme, dedicandosi alla poesia e al romanzo, al teatro e al cinema, alla pittura [...] Per il teatro: Antigone (1927); Les mariés de la Tour Eiffel (1928, balletto); Oedipus Rex (1928), opera-oratorio, per affrescato le cappelle Saint-Pierre a Villefranche-sur-mer (con episodî della vita di s. Pietro, 1957) e Saint-Blaise-des-Simples ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1600 - ivi 1681); dal 1609 al 1614 frequentò a Madrid il Collegio Imperiale tenuto dai gesuiti; studiò diritto canonico nelle università di Alcalá de Henares e di Salamanca. [...] centrale nell'opera di C. della religione. I fatti del Vecchio e del Nuovo Testamento, Sueños hay que verdades son, La cena de Baltasar, La viña del Señor, El diablo mudo, le azioni che svolgono un pensiero filosofico e teologico, come El gran teatro ...
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Erudito e letterato (Verona 1675 - ivi 1755). Fu uno dei più tipici rappresentanti del preilluminismo italiano. Membro dell'Arcadia (1698), era animato da un profondo interesse per il teatro: scrisse opere [...] esso (1723), premessa al Teatro italiano, raccolta delle 12 tragedie del teatro cinque-seicentesco da lui considerate più importanti. Compose egli stesso testi teatrali, fra cui Merope (1713), che ebbe grande successo. L'opera più importante è Verona ...
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Regista di teatro e musicologo italiano (n. Napoli 1933). Studioso dell'espressività popolare della Campania, ha dedicato alle feste in uso in questa regione il volume Carnevale si chiama Vincenzo (in [...] ), La canzone napolitana (2017) e L'oca d'oro. Commedia dell'arte e mistero in due parti (2019). Ha svolto inoltre l' Direttore artistico (1981-87) del Teatro San Carlo di Napoli, dove ha realizzato numerose regie d'opera, nel 1995 è stato nominato ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1866 - ivi 1954), premio Nobel per la letteratura nel 1922. Nella sua opera confluiscono disparate tendenze, fuse in un dialogo arguto e di aristocratica discrezione. Dall'eccellente [...] dell'arte e del tradizionale teatro spagnolo, in una riuscita satira fantastica e simbolica, a La ciudad alegre y confiada (1916), a Pepa Doncel (1928), a Vidas cruzadas (1929). Un superamento della satira mondana si ha in una delle poche opere ...
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Attore della Commedia dell'Arte (Bologna 1637 o 1638 - Parigi 1688), detto in Francia Dominique; figlio dell'attore Francesco Biancolelli e di Isabella Franchini, celebre Colombina, dopo aver fatto parte [...] 1747), "innamorata" con il nome di Isabella, che lasciò il teatro nel 1695; Caterina (Parigi 1665 - ivi 1716), "servetta" ) a Parigi all'Opéra comique come Pierrot; scrisse opere sceniche in prosa, in versi e in musica, molte delle quali in collab. ...
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Attore, regista e scenografo inglese (Stevenage, Hertfordshire, 1872 - Vence 1966); figlio dell'attrice Ellen Terry, nel 1889 entrò nella Lyceum Company di Irving; recitò fino al 1897, dedicandosi poi [...] solo allo studio dell'apparato scenico e della direzione di spettacoli. Raggiunta rapida fama dove sosteneva la necessità della spersonalizzazione dell'attore e del ritorno del regista quale assoluto arbitro dello spettacolo. Scrisse anche un volume ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...