Regista teatrale francese (Buenos Aires 1942 - Levallois-Perret 2013). Ha iniziato la sua carriera a Parigi dirigendo Le labyrinthe di F. Arrabal (1966). La sua fama è legata al Grand magic circus, gruppo [...] (L'importanza di essere Ernesto, 1995). Nel 2000 ha assunto la direzione dell'Opéra-Comique, esperienza conclusasi nel 2007, dedicandosi in particolar modo al teatro musicale (Mistinguett, la dernière revue, 2001; Zazou, une histoire d'amour sous ...
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(fr. Paris) Città capitale della Francia (10.900.952 ab. nel 2018, considerando l’intera agglomerazione urbana). È situata sulle rive della Senna, al centro dell’Île-de-France, e alla confluenza nella [...] la tradizione), il gluckiano A. Sacchini e tanti altri operisti di fama lavorarono in quel tempo per il teatro parigino. Con l’Opéra, fin dalla fine del 17° sec. concorrevano i piccoli teatridella Foire con le loro rappresentazioni di genere leggero ...
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Scrittore e drammaturgo nigeriano di lingua inglese (n. Abeokuta 1934). Completati gli studî in Inghilterra, dalla fine degli anni Cinquanta portò in scena una lunga serie di opere teatrali (The swamp [...] immaginativa e potenza espressiva nel tragico come nel farsesco, un teatro sacrale, testimonianza del dramma dell'uomo (Death and the king's horseman, 1975; Opera wonyosi, 1980, adattamento dell'Opera da tre soldi di Brecht; A play of giants, 1984 ...
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Pseudonimo dell'attore e regista K. S. Alekseev (Mosca 1863 - ivi 1938); proveniente da un teatro d'amatori, dopo aver conosciuto la scena parigina e frequentato i corsi della scuola teatrale moscovita, [...] egli vide recitare a Mosca (1885-90). Teorico del teatro, sostenne il "naturalismo spirituale" dell'interpretazione scenica, curando la piena rispondenza della realtà al contenuto dell'opera nei drammi naturalistici e l'espressione di un'atmosfera ...
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Attore e regista italiano (Pesaro 1930 - Roma 2024). Diplomato all'Accademia d'arte drammatica, s'impose accanto a M. Benassi nei Fratelli Karamazov di Dostoevskij-Copeau (1954), confermando il suo talento [...] Ludwig van Beethoven (1974), si è poi confrontato con il teatro di Shakespeare (di cui ha diretto Riccardo II, 1991, e pura formalità (2013), Re Lear (2022) e la personale rivisitazione dell'opera di O. Wilde De profundis (2024), suo ultimo lavoro. ...
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Drammaturgo inglese (Londra 1570 circa - ivi 1627). La maggior parte della sua opera fu composta in collaborazione con altri, specie con W. Rowley e Th. Dekker. Avvocato a Gray's Inn nel 1593 circa, si [...] , con W. Rowley). Tipico mestierante di teatrodell'età elisabettiana, seppe dipingere con vivacità la Londra del suo tempo, ebbe grande abilità nella sceneggiatura degli intrecci e trovò, in alcune opere, momenti di alta poesia. Si acquistò grande ...
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Regista italiano (Verona 1924 - Milano 2022). Tra il 1948 e il 1952 creò a Padova, per il Teatrodell'università da lui fondato, le prime moderne rappresentazioni di testi del Ruzzante e di B. Brecht, [...] , G. B. Shaw, P. Levi. Attivo anche nel teatro d'opera, nel cinema (Il terrorista, 1963; La Betìa, 1971) e nella televisione (Mosè, 1976), direttore del Teatro Stabile di Torino (1957-68) e sovrintendente dell'Arena di Verona (1968-69; 1993-98), ha ...
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Matematica
Dimostrazione per a. Tipo di argomentazione per cui, presupposta vera la tesi opposta a quella che si vuol dimostrare, si fa vedere come ne derivino conseguenze intrinsecamente a., o comunque [...] , viga una rigorosa antitesi di contraddittorietà, escludente ogni terzo termine.
TeatroTeatrodell’a. Corrente (detta anche Teatro di nuova avanguardia) sorta in Francia negli anni 1950 a opera di autori come E. Ionesco, A. Adamov, S. Beckett, J ...
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Nome d'arte della cantante e attrice italiana Carla Mignone (Alessandria 1905 - Nepi 1980). Vedette del teatro di rivista negli anni Trenta, partecipò come attrice brillante ad alcuni film di M. Bonnard [...] di lavoro all'estero, cominciò a ricoprire con successo ruoli drammatici, a partire dall'allestimento di G. Strehler dell'Opera da tre soldi (1956). Da allora si volse a interpretazioni più impegnative, estese alla canzone politica e al repertorio ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] ’ultima parte del secolo l’egemonia della r. è andata progressivamente attenuandosi di fronte al recupero d’importanza degli interpreti, in una scena più attenta che in passato al consenso del pubblico.
L’opera. Nel teatro lirico i ritmi scenici e ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...