Drammaturgo francese (Parigi 1791 - ivi 1861). Autore dotato di un'abilità virtuosistica nella costruzione dell'intreccio, creatore di un teatro piacevole e coinvolgente, raggiunse il favore del pubblico [...] collaboratori; il suo repertorio comprende circa quattrocento lavori, fra drammi, commedie, balletti, vaudevilles, scherzi comici, libretti d'opera. Fra questi ultimi sono da ricordare: La muette de Portici (1828), per Auber; Le comte Ory (in collab ...
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Scrittore romeno (Bucarest 1894 - ivi 1957). Si dedicò giovanissimo al giornalismo e alla letteratura, sostenendo il ruolo preminente dell'intellettuale nella società: problema che affrontò poi in gran [...] parte della sua opera. Dopo Versuri ("Versi", 1923), opera di tendenza realistica ispirata alla guerra, P. compose il direttore del Teatro Nazionale di Bucarest, scrisse molto per le scene; fra l'altro: Jocul ielelor ("Il gioco delle streghe", 1916 ...
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Critico letterario e regista teatrale italiano (Venezia 1920 - Roma 1981). Debuttò giovanissimo nella regia, mentre già si era affermato come critico letterario su Campo di Marte. Dal 1946 al 1960 visse [...] espressione, con la sua opera ha contribuito negli anni Sessanta al rinnovamento della cultura teatrale e letteraria di illuminare i fenomeni più originali della scena internazionale: Teatro in Brasile (1961); Teatro da ieri a domani (1972); Ibsen ...
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Autore drammatico francese (Vienne, Delfinato, 1814 - Parigi 1867). Avvocato, coltivò anche interessi letterarî, dedicandosi ben presto al teatro; la sua prima tragedia Lucrèce, rappresentata nel 1843, [...] ebbe un immenso successo. L'opera, in cui si volle vedere una reazione, in nome della semplicità e della spontaneità, agli eccessi del dramma romantico, rappresentato soprattutto da V. Hugo, consacrò P. capo dell'"École du bon sens" e divise il ...
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Scrittore inglese (Londra 1796 - ivi 1880). Specialmente versato nella storia del costume e dell'araldica inglese, lavorò per il teatro; numerosi i testi da lui adattati per melodrammi (fornì il libretto [...] per l'ultima opera di C. M. von Weber, Oberon, 1826). Si deve a lui il primo allestimento di un dramma storico in costumi dell'epoca (1823). Fu attivo per più di trent'anni nei più noti teatri di Londra come direttore dei costumi e della messa in ...
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Regista italiano (Reggio nell'Emilia 1940 - Roma 2015). Dal 1969 animatore del Gruppo teatro Vasilicò, si è distinto nell'ambito del teatro di sperimentazione e di ricerca fiorito a Roma fra la fine degli [...] (1971); Le 120 giornate di Sodoma (1972); L'uomo di Babilonia (1974); Proust (1976); L'uomo senza qualità (1978), seguito da spettacoli-laboratorio ancora imperniati sull'opera di Musil come Il compimento dell'amore (1990) e Congiungimenti (1991). ...
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Regista russo (Venezia 1882 - Darien, Connecticut, 1954), fratello di Vera Fëdorovna; dopo la chiusura del teatrodella sorella ne aprì uno proprio. Difese la libertà della creazione dell'attore e la sua [...] del regista sarebbe invece, per K., quello d'interpretare l'opera e fissare i piani della realizzazione. Curò anche alcune messe in scena di opere al Grande teatro di Mosca e per il Teatro del soviet di Mosca. Dopo la rivoluzione divenne assai noto ...
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(o messa in scena) Il complesso delle attività con cui si allestisce un lavoro teatrale, e quindi tutto il processo per cui, dal testo scritto, l’operadell’autore è portata a vivere sul palcoscenico. [...] artistico, presiede il regista e regia (➔) è il termine che ha sostituito nell’uso ufficiale m. (tranne in Francia, dove si dice mise en scène, e con régie s’intendono la direzione amministrativa del teatro e la funzione del direttore di scena). ...
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soubrette Nel teatro comico francese dell’epoca classica, la servetta brillante.
Per estensione, nell’opera lirica e nell’operetta, personaggio femminile con analoghe caratteristiche di vivacità e spigliatezza. [...] Nel teatro di rivista, e anche nel varietà televisivo, la protagonista femminile (attrice, cantante e ballerina) dello spettacolo. ...
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PANDOLFI, Vito
Eugenio Ragni
Regista, autore e storico del teatro, nato a Forte dei Marmi il 24 dicembre 1917, morto a Roma il 19 marzo 1974. Si diplomò in regia all'Accademia d'arte drammatica di Roma [...] un originale "adattamento a modo di leggenda popolare" di Beggar's opera di J. Gay (1728), in cui, spostata l'azione agli ), nel 1962 ottenne la libera docenza in storia del teatro e dello spettacolo e dal 1966 l'incarico per la medesima disciplina ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...