circo
Margherita Zizi
Lo spettacolo più bello del mondo
Presso gli antichi Romani il circo era l'edificio adibito alle corse dei carri, corrispondente all'ippodromo greco. Il circo quale lo conosciamo [...] Altri elementi sono attinti dai baracconi delle fiere e soprattutto dal mondo del teatro, come l'esibizione di giocolieri e e Georges-Pierre Seurat, musicisti come Ruggero Leoncavallo (con l'opera I pagliacci, 1892) ed Eric Satie (con il balletto ...
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Attrice teatrale e cinematografica, nata a Vigevano il 3 ottobre 1858 e morta a Pittsburgh (Pennsylvania) il 21 aprile 1924. Conquistata una grande fama a livello internazionale per le sue interpretazioni [...] cinema di Torino, chiedeva all'opera destinata allo schermo non la riproduzione della vita ma una sua trasposizione, . Recatasi negli Stati Uniti nell'ottobre dello stesso anno, ottenne gli ultimi successi in teatro. Poco dopo si ammalò e morì a ...
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maschera
Mirella Schino
Un volto finto
Una maschera è un volto finto. Può essere costruita in modo da coprire tutta la testa o l’intero viso o solo la sua parte superiore. Una maschera, ovvero un volto [...] teatro greco e latino, ma in particolare le maschere di alcuni teatri orientali, primo tra tutti il teatro no giapponese. In esso, i volti, opera questa maniera, i comici della commedia dell’arte hanno dato vita a un teatro fisicamente molto intenso e ...
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Wegener, Paul
Giovanni Spagnoletti
Attore cinematografico e teatrale e regista cinematografico tedesco, nato a Jerrentowitz/Arnoldsdorf l'11 dicembre 1874 e morto a Berlino il 13 settembre 1948. Dalle [...] figura più interessante e poliedrica della Germania degli esordi cinematografici: Rye. Seguì poi un'altra opera ancora più significativa, Der Golem di Veit Harlan. Dal 1937 si dedicò soprattutto al teatro; finita la guerra, malato di cuore, W. ...
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Bentivoglio, Fabrizio
Sabina Tommasi Ferroni
Attore cinematografico e teatrale, nato a Milano il 4 gennaio 1957. Dotato di una forte espressività e di notevoli capacità tecniche, e in particolare sintonia [...] la scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano nel 1976-77, un film sul disagio generazionale, L'aria serena dell'Ovest (1990), e quindi ha affrontato uno dei Taviani è ritornato a recitare in un'opera d'impianto letterario, per poi offrire, ...
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BAZZI, Gaetano
Ada Zapperi
Nacque a Torino nel 1771. Fu dapprima attore poi capocomico, attività che lo distrasse definitivamente dalla recitazione: per l'ultima volta, tra sporadiche partecipazioni, [...] della compagnia e il rispetto e la stima dei contemporanei; della sua didattica scenica, un'opera postuma: Primi erudimenti dell e il teatro italiano dal 1821 al 1885, Milano 1893, passim. In particolare per Anna Maria: F. Righetti, Teatro italiano, ...
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ALBERGATI, Ercole, detto Zafarano
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, detto Zafarano. Nato a Bologna verso la metà del sec. XV, fu attore e scenotecnico di valore. Pare abbia preso parte alla prima rappresentazione dell'Orfeo del [...] dell'Orfeo del Poliziano; l'anno seguente cominciò a preparare in Gonzaga una nuova rappresentazione di quest'opera letter. ital., XIII (1889), pp. 305 ss.; A. D'Ancona, Origini del teatro italiano, II, Torino 1891, pp. 359-361, 363-364, 378, 433; L ...
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Cammarano, Salvatore
Librettista (Napoli 1801 - ivi 1852). Esordì nel panorama teatrale napoletano con alcuni drammi in prosa rappresentati con grande successo. Abbandonata l’attività di commediografo, [...] , Il trovatore, la sua ultima opera rappresentata al teatro Apollo a Roma nel 1853. Suoi sono i libretti di Belisario (Donizetti), La Vestale (Mercadante), Saffo (Pacini). Sensibile nel cogliere le aspirazioni dell ...
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Romanziere, drammaturgo e filosofo francese (Parigi 1905 - ivi 1980). Pensatore tra i più significativi del Novecento, la sua filosofia si riallaccia alla fenomenologia di E. Husserl e all'analitica esistenziale [...] dell'angoscia e della nausea si passa, con la tecnica cinematografica della simultaneità, al dramma generale dell'Europa della seconda guerra mondiale. Nel teatro 1952; trad. it. 1972), volume introduttivo alle opere di J. Genet; L'idiot de la famille ...
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Letteratura
Particolare forma di commedia basata sulla rappresentazione realistica e buffonesca della vita, sviluppatasi come genere teatrale e letterario, in versi e in prosa, presso gli antichi Greci [...] Il m. ebbe dignità letteraria al tempo di Cesare per opera di Decimo Laberio e di Publilio Siro; durante l’ più surrogato della parola. Da queste premesse prese l’avvio l’esperienza di J.-L. Barrault che dal m. passò a una sorta di teatro totale. ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...