Musicologo tedesco, nato a Hannover il 10 giugno 1928, morto a Berlino il 13 marzo 1989. Studiò musicologia a Gottinga e Friburgo, ottenendo il dottorato nel 1953 con una tesi sulle Messe di Josquin des [...] che gli permise di maturare una consuetudine con il teatro ricca di significato per le successive ricerche sull'opera, sempre attente a mettere in luce la rilevanza drammaturgica delle strutture musicali. Negli anni Sessanta fu redattore per la ...
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Cantante e compositore, nato a Jonia, attuale Riposto (Catania), il 23 marzo 1945. Ha esordito giovanissimo nella musica leggera, suonando in vari gruppi beat e realizzando le prime incisioni (È l'amore, [...] metà degli anni Ottanta l'interesse di B. si è concentrato sulla tradizione colta, con la realizzazione dell'opera lirica Genesi (presentata nel 1987 al Teatro Regio di Parma), seguita all'inizio degli anni Novanta dall'album Come un cammello in una ...
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KEMPFF, Wilhelm
Nicola Balata
(App. III, I, p. 948)
Pianista tedesco, morto a Positano (Salerno) il 23 maggio 1991. Dopo aver soggiornato durante gli anni Trenta a Potsdam, dove tenne corsi di perfezionamento [...] le Sonate di Schumann (del quale ha curato la pubblicazione dell'opera pianistica), di Brahms, di Chopin, i Concerti per pianoforte negli anni Trenta, si debbono alcune opere brevi per il teatro e diverse composizioni sinfoniche e per orchestra ...
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Pianista italiano, naturalizzato francese, nato a Napoli il 15 agosto 1925. Musicista raffinato, C. è considerato uno dei massimi interpreti della sua generazione, soprattutto per la musica francese.
Ha [...] debuttando nel 1942 al Teatro S. Carlo nel Concerto in fa minore di Chopin. Trampolino di lancio della sua carriera è stata la musique de tapisserie di E. Satie (incisione integrale dell'opera pianistica), C. utilizza in Debussy e Ravel una gamma ...
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PREVITALI, Fernando
Leonardo Pinzauti
(App. II, II, p. 609)
Direttore d'orchestra e compositore italiano, morto a Roma il 1° agosto 1985. Attivissimo soprattutto come divulgatore della musica del Novecento, [...] Negli ultimi anni, dopo essere stato direttore musicale dapprima del Teatro Regio di Parma (1971) e poi del Teatro San Carlo di Napoli (1972), tenne per breve tempo la direzione artistica dell'Opera di Genova.
Nel 1951 aveva pubblicato una Guida allo ...
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Musicista (Lucca 1858 - Bruxelles 1924), discendente da un'antica famiglia di musicisti (v. voce prec.). Studiò con C. Angeloni all'istituto lucchese G. Pacini, poi al conservatorio di Milano con A. Bazzini [...] . Non dimenticò neppure la tradizione dell'Ottocento, ma nel segno di un'innata originalità immediatamente comunicativa riuscì a realizzare felicemente, grazie al senso del teatro e alla sensibilità di cui era dotato, un'opera in musica che, dopo ...
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Musicista francese (Saint-Germain-en-Laye 1862 - Parigi 1918). Figura geniale di innovatore, profondamente anticonvenzionale, rivoluzionò l'armonia, il ritmo, la sonorità e la forma della musica occidentale [...] aspirazioni. Il senso di una sicura interiorità garantisce la perfetta unità della composizione. Opere. Sue opere principali sono: Teatro: Pelléas et Mélisande (opera), 1902; Le martyre de saint Sébastien ("Mistero"), 1911. Orchestra: Prélude à ...
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Musicista (Amburgo 1833 - Vienna 1897). Studiò prima con suo padre, contrabbassista, poi con O. Cossel e E. Marxsen. Nel 1853 conobbe J. Joachim e F. Liszt, quindi R. Schumann, che, ammirato, lo presentò [...] ecc.) e nel procedimento dell'elaborazione tematica. Lontano dal teatro, il B. è alieno anche dal semplice ricordo dello stile e del gesto si ritrovano nell'arte successiva. Tra le sue opere orchestrali sono due concerti per pianoforte e orchestra, ...
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Musicista (Fusignano 1653 - Roma 1713). Studiò a Faenza, a Lugo, a Bologna, dove fu allievo (circa 1666-70) di Giov. Benvenuti. Dal 1670 accademico filarmonico di Bologna, passò nel 1671 a Roma e vi studiò [...] alta fama, nel 1679 presentò la prima sua opera di cui ci sia rimasta notizia: una sonata 1679 primo violino (direttore d'orchestra) al teatro Capranica. Dallo stesso 1679 all'80 pare sia secentesca, e un presentimento dell'individualismo che - già ...
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Musicista italiano (Catania 1925 - Roma 2011). Allievo di G. Petrassi e B. Maderna, ha partecipato attivamente (1955-62) ai Ferienkurse di Darmstadt. Il neoclassicismo stravijnskiano e l'esperienza weberniana [...] e Varianti A, B e C (1964) aprono la fase informale della sua produzione. L'azione teatrale Collage (1958), in collaboraz. con approccio al teatro musicale. A essa hanno fatto seguito Collage 2; 3 e 4 (1960, 1967, 1979) ed Es (1980), opera in un ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...