DE ROSSI, Giovanni Gherardo
Andreina Rita
Nacque a Roma il 12 marzo 1754 da Giovanni Francesco Blengini e da Maddalena Gelpi.
Il padre, originario di Vicoforte, nei pressi di Mondovì, in età adulta [...] essi non riuscirono a raggiungere un posto di rilievo nella storia del teatro. Con notevole intelligenza critica egli delinea poi il profilo dell'opera goldoniana, individuandone il maggiore pregio "nell'economica esposizione de' caratteri", grazie ...
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ERRICO (Enrico), Scipione
Rosario Contarino
Nacque nel 1592 a Messina, come si può anche rilevare da numerosi passi della sua stessa opera. Il padre, di nobile condizione, era originario di Napoli; [...] con il suo esempio sulla struttura selvosa e aggrovigliata dell'opera, gli insegnava a mescolare "l'amorosa Ciprigna" a ); in questa città venne rappresentato nel 1644 e '47 al teatro Novissimo il melodramma Deidamia con musica di P. F. Caletti detto ...
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DONIZONE (Domnizo, Donizo)
Paolo Golinelli
Nacque nella seconda metà del sec. XI, probabilmente in una delle città dominate dai Canossa.
Scarse sono le notizie sulla sua vita, nella Epistola dedicatoria, [...] , arricchitesi col crescere della potenza canossana, costituite variamente sia di primitive forme di teatro (qua e là sotto quello storico, con l'inserimento dell'opera nel contesto matildico-canossano.
Edizioni. Della Vita Mathildis, oltre al ms. ...
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ERRANTE, Vincenzo
Roberta Ascarelli
Nacque a Roma il 12 febbr. 1890 da Celidonio, dei baroni palermitani di Vannella e Calasia, e da Maria Rosmini.
La famiglia paterna poteva vantare accanto ad una [...] " (cit. in S. Carloni, p. 249). La prima delleopere a stampa dell'E., Giovanni Meli e i suoi tempi (Civitavecchia 1908), un breve l'E. partecipò come attore agli allestimenti del "Teatro greco", ideato dal Romagnoli, prendendo parte nella città ...
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FERRERO, Leo
Alessandra Cimmino
Nacque a Torino il 16 ott. 1903, da Guglielmo e Gina Lombroso.
La famiglia era delle più note dell'ambiente colto italiano e delle più discusse, godendo, forse, di una [...] arte di avvenimenti fiorentini. Intanto continuava a scrivere per il teatro: nel 1923 La chioma di Berenice, l'anno successivo del 1927 con una tesi in storia dell'arte, in realtà di estetica: "Leonardo o dell'opera d'arte"; sua intenzione, infatti, ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] preliminare, dove al pungente sarcasmo contro il gusto della "gente di mondo" (che sembra derivato dal Teatro alla moda di B. Marcello) fa riscontro l'intento di tracciare un profilo storico dell'opera e di definirne i caratteri secondo un criterio ...
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BECELLI, Giulio Cesare
Alberto Asor-Rosa
Nacque, Verona nel 1686 da Giovanni Battista, da Cecilia Comer, di nobile famiglia. Frequentò le scuole dei gesuiti e vestì giovinetto l'abito della Compagnia; [...] , infatti, dalla vuotaggine in cui era caduta la commedia dell'arte, ed inserisce perciò nelle sue opere intenti di moderata satira letteraria e di costume, che valgano a restituire al teatro il suo precipuo intento di educatore morale: così ne Li ...
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CICOGNINI, Giacinto Andrea
Magda Vigilante
Nacque a Firenze il 13 nov. 1606 da Iacopo, poeta e autore drammatico, e da Isabella Berti.
Il C. - la cui educazione, secondo una leggenda, sarebbe stata [...] più di cinquanta opere, alcune delle quali sono invece di dubbia paternità. Il notevole successo di pubblico e di critica, caratteristico dei suoi testi teatrali, si spiega soprattutto con la loro aderenza alla concezione secentesca del teatro come ...
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BORGHINI, Raffaello
Remo Ceserani
Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi.
Sul B. si hanno scarse notizie biografiche. La data di nascita del 1541, spesso [...] . E. Avanzini, che ha esaminato i registri delle nascite dell'Opera del duomo di Firenze, non ha reperito alcun Letteratura, gennaio-aprile 1959, pp. 7-14;M. Apollonio, Storia del teatro italiano, II, Firenze 1960, pp. 142 ss.; E. Avanzini, Il ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] più esperta: più proporzionata è la struttura generale dell'opera, più fuso il linguaggio, più scaltro l'uso a In mechanica Aristotelis Problemata exercitationes),Maguntiae 1621; G. Ghilini, Teatro d'uomini letterati, II, Venezia 1647, pp. 43 s.; ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...