Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) [...] più "potente" del teatro - gli anni dal 1924 al 1929 si caratterizzano per l'audacia delle innovazioni che E. trattato di estetica, in cui è esposta l'idea di "organicità dell'opera d'arte". Con questo straordinario lavoro teorico alle spalle, E. ...
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Regista cinematografico portoghese (Porto 1908- ivi 2015). Massimo rappresentante del cinema portoghese ma anche uno dei cineasti europei più prestigiosi e originali, O. è il creatore di un mondo attraversato [...] imbrigliato nei meccanismi fatali della storia; in Mon cas (1986) la metafora del destino umano viene giocata su un palcoscenico, durante la prova di una commedia; mentre in Os canibais (1988), nella cornice di un teatro d'opera, in un intrigo gotico ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] attori non professionisti; il rifiuto del teatro di posa e la scelta prevalente degli ambienti e di un parlato naturale, a volte dialettale, mai da doppiaggio. L’opera riconosciuta come iniziatrice della corrente neorealista resta il capolavoro di R ...
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Nome d'arte di Maximilian Goldmann, regista austriaco (Baden, presso Vienna, 1873 - New York 1943) naturalizzato statunitense nel 1940. Dominatore e riformatore della scena teatrale europea, grazie al [...] Hollywood.
Vita e opere
Cresciuto in una famiglia di commercianti ebrei, R. si appassionò al teatro e giovanissimo cominciò A midsummer night's dream (1935), versione cinematografica dell'opera di Shakespeare. Se il suo contributo diretto al cinema ...
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Attore comico italiano (n. Monfalcone 1953). Intrattenitore dalla vena poetica e surreale e dalla comicità aggressiva, oltraggiosa e beffarda a dispetto del fisico minuto da folletto, ha affrontato le [...] cinematografico.
Vita e opere
Formatosi al Piccolo Teatro di Milano, esordì con D. Fo nell'Histoire du soldat (1979); si rivelò in Nemico di classe di N. Williams (1983) e Comedians di T. Griffiths (1986) con la compagnia Teatrodell'Elfo, fra le ...
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Attrice italiana (Orvieto 1953 - ivi 2016). Laureatasi in Psicologia, ha frequentato l’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio d’Amico e nel 1979 è entrata nella compagnia del Piccolo di Milano; in [...] Il fantasma dell’Opera e Il barbiere di Siviglia, occupandosi nel contempo di doppiaggio. Nel 1982 la sua verve comica si è realizzata appieno grazie all’incontro con T. Solenghi e M. Lopez: noti come il Trio, con i loro spettacoli in TV e teatro i ...
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(ted. Die Dreigroschenoper) Lavoro teatrale di B. Brecht (1898-1956), con musiche di K. Weill, in un prologo e otto scene, libera rielaborazione della Beggar's Opera (1728) di J. Gay.
L'ambiente è quello [...] che sigla la tonalità fondamentale dell'opera.
Rappresentata la prima volta a Berlino nel 1928 e subito consacrata da un grande successo, propone soluzioni sceniche che divennero poi emblematiche del teatro "epico" brechtiano.
Fu portata sullo ...
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MUSICAL
Eugenio Ragni
Mino Argentieri
Genere di spettacolo teatrale, misto di prosa, musica, canzoni e balletti, nato negli ultimi decenni del secolo 19° in Gran Bretagna e, quasi contemporaneamente, [...] in una frastornante e barocca versione de Il fantasma dell'opera: The phantom of the Paradise (Il fantasma del The theatrical twenties, ivi 1975; AA.VV., Sentimental. Il teatro di rivista italiano, Milano 1975; Great musicals of american theatre, ...
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SCENOGRAFIA (X, XI, p. 19)
Franco Mancini
Teatro. - L'intervento di un nuovo personaggio, il regista, non era valso a evitare che negli anni Trenta, dopo una stagione densa di fermenti, la s. europea [...] in maniera irreversibile i confini tra realtà e finzione scenica, e ciò persino nel teatro lirico dove operavano artisti i quali, pur innestandosi nell'alveo della tradizione, affrontavano con spirito nuovo gli schemi formali di un repertorio che non ...
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INGHILTERRA (XIX, p. 231; App. I, p. 728; II, 11, p. 36; III, 1, p. 878)
Salvatore Rosati
Eugenia Schneider Equini
Pia Pascalino
Per l'aggiornamento dei dati geografici, economici e storici, v. gran [...] hanno funzione di rafforzare il fondo tragico. L'inizio di questo nuovo teatro si può fissare agli anni 1956-57 in cui avvennero le prime rappresentazioni di Look back in anger di J. Osborne e delleopere di A. Wesker, di N. F. Simpson, di J. Arden e ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...