Leni, Paul
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Paul Josef Levi, scenografo e regista tedesco, di origine ebraica, nato a Stoccarda l'8 luglio 1885 e morto a Hollywood il 2 settembre 1929. Tra le figure [...] gli impulsi generali da lui forniti e per la modernità dell'operato: "I suoi metodi erano moderni, egli concepiva i film, non li metteva in scena. E anche se proveniva dal teatro, il suo incipit per la creazione cinematografica era visuale, pittorico ...
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Feyder, Jacques
Catherine McGilvray
Nome d'arte di Jacques Frédérix, regista, sceneggiatore e attore cinematografico belga, nato a Ixelles (Belgio) il 21 luglio 1885 e morto a Prangins (Svizzera) il [...] Parigi. Iniziò così la carriera di attore, sia in teatro sia nel cinema, lavorando anche come assistente di Gaston semplice sensualità del racconto di P. Mérimée, né la sferzante raffinatezza dell'opera di G. Bizet, il secondo film è sorretto da un ...
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Malaysia
Grazia Paganelli
Cinematografia
Il cinema approdò in terra malese nei primi anni del Novecento, ossia quando la M. si trovava ancora sotto il protettorato britannico. L'industria fu gestita [...] ), diretto dal regista indiano B.S. Rajhans e ispirato al più noto romanzo d'amore della tradizione islamica; la regia si uniformò al modello del teatro d'opera, spettacolo a quei tempi molto seguito da tutta la società malese. Gli interpreti furono ...
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Beckett, Samuel (propr. Samuel Barclay)
Nadia Fusini
Scrittore, drammaturgo e sceneggiatore irlandese, nato a Foxrock (Dublino) il 13 aprile 1906 e morto a Parigi il 23 dicembre 1989. Fu uno degli autori [...] Vennero gli anni dei romanzi Murphy (1938) e Watt (1944), della trilogia Molloy (1951), Malone meurt (1951), L'innommable (1953) e soprattutto del suo grande teatro: fra le opere più significative si ricordano En attendant Godot (1952), Fin de partie ...
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Guerra, Ruy (propr. Guerra Coelho Pereira, Ruy Alexandre)
Enzo Sallustro
Regista cinematografico mozambicano, nato a Lourenço Marques (od. Maputo) il 22 agosto 1931. Artista eclettico, ha realizzato [...] che mescola cinema e teatro nei modi della recitazione e nella costruzione della sceneggiatura e delle riprese. Nel 1976 Nel 1985 ha diretto Opera do malandro, opera musicale di Ch. Buarque de Hollanda e rifacimento dell'Opera da tre soldi di ...
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Cronyn, Hume (propr. Hume Blake)
Serafino Murri
Attore cinematografico e teatrale e sceneggiatore canadese, nato a London (Ontario) il 18 luglio 1911. Dopo aver esordito in Shadow of a doubt (1943; L'ombra [...] Shadow of a doubt, cui seguirono Phantom of the Opera (1943; Il fantasma dell'opera) di Arthur Lubin e The cross of Lorraine ( Mankiewicz, per un decennio C. tornò a dedicarsi al teatro come attore e regista, con l'eccezione di qualche apparizione ...
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Forzano, Giovacchino
Flavio De Bernardinis
Regista teatrale, lirico e cinematografico, autore drammatico e librettista d'opera, produttore, nato a Borgo San Lorenzo (Firenze) il 19 novembre 1884 e morto [...] in campo lirico e come scrittore.
Bibliografia
F. Cella, Verso il nostro tempo, in Storia dell'opera, 3° vol., t. 2, Torino 1977, pp. 285-87; F. Angelini, Teatro e spettacolo nel primo Novecento, Roma-Bari 1988, pp. 231-32; A. Cimmino, Forzano ...
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Kinoshita, Keisuke
Dario Tomasi
Regista e sceneggiatore cinematografico giapponese, nato a Hamamatsu il 5 dicembre 1912 e morto a Tokyo il 30 dicembre 1998. Appartenente alla generazione degli umanisti [...] avrebbe contrassegnato gran parte dell'opera del regista, è il primo interamente a colori della storia del cinema giapponese. di Fuefukigawa e, soprattutto, il ricorso agli stilemi del teatro kabuki in Narayama bushikō (1958, La ballata di Narayama). ...
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Agee, James
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore statunitense, nato a Knoxville (Tennessee) il 27 novembre 1909 e morto a New York il 16 maggio 1955. Romanziere e poeta, giornalista e critico, si interessò [...] del regista sia dell'attore protagonista, Robert Mitchum), tanto che il fascino dell'opera risiede nella ricevette nel 1958 il premio Pulitzer. Il romanzo fu adattato per il teatro (1960) ed ebbe poi una versione cinematografica, All the way home ...
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Brandi, Cesare
Flavio De Bernardinis
Scrittore, teorico e critico d'arte, nato a Siena l'8 aprile 1906 e morto a Vignano (Siena) il 19 gennaio 1988. La sua riflessione 'fenomenologica' sull'essenza [...] epoché che sola serve la forma. Nella sua opera maggiore, Teoria generale della critica (1958; 1974²), B. corregge il tiro. A differenza del teatro, il cinema implica la mediazione della fotografia. La fotografia attesta certamente la flagranza ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...