Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] costola della l. passando talvolta attraverso il teatro. Altri invece sostengono che il cinema, quando assume le autentiche caratteristiche di un'arte nuova, deve totalmente affrancarsi dalla l. e affermare i propri valori solo con opere originali ...
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GUAZZONE (Guazzoni), Enrico
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 18 dic. 1876 da Bartolomeo e da Ginevra Santucci. Diplomatosi in pittura presso l'Istituto di belle arti della capitale, si specializzò [...] a New York il film fu accolto a Broadway in un grande teatro.
Dopo Quo vadis? il G., al ritmo di tre film Cinema, ottobre 1949, n. 24, p. 182; R. Paolella, I valori dell'opera di E. Guazzoni nella storia del cinema, in Bianco e nero, novembre 1949, ...
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Tempo
Daniela Angelucci
Il tempo nel cinema
Nel periodo della nascita del cinema venne messa in crisi, in seguito alle scoperte della fisica moderna e della riflessione filosofica, la nozione classica [...] in Cinematografo rigoroso e Cinematografo e teatro (1933, poi in Arti della visione, 1975). Richiamandosi al pensiero di proprio al fine di rendere l'elemento temporale autentico protagonista dell'opera. Tra i numerosi esempi da citare, uno dei più ...
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PASTRONE, Giovanni
Elena Dagrada
PASTRONE, Giovanni. – Nacque ad Asti il 13 settembre 1883, primogenito di Gustavo Ernesto e Luigia Mensio, seguito dalla sorella Marina e dal fratello Alberto.
Il padre era [...] il 18 aprile 1914, in contemporanea al teatro lirico di Milano e al teatro Vittorio Emanuele di Torino, ebbe uno incaricato di nobilitare l’intera operazione attribuendosi per contratto la paternità dell’opera. Oculatamente, Pastrone diresse il ...
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Moretti, Nanni (propr. Giovanni)
Flavio De Bernardinis
Regista, attore, sceneggiatore e produttore cinematografico, nato a Brunico (Bolzano) il 19 agosto 1953. Tra i registi più rappresentativi e significativi [...] 'ambientazione ma anche come luogo di dispersione, il ruolo dell'arte, in questo caso il teatro, come mera supplenza del nichilismo dominante sono i temi specifici di quest'opera, resi attraverso uno stile asciutto e penetrante, una forma narrativa ...
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Murnau, Friedrich Wilhelm
Giovanni Spagnoletti
Nome d'arte di Friedrich Wilhelm Plumpe, regista cinematografico tedesco, nato a Bielefeld il 28 dicembre 1888 e morto a Santa Barbara (California) l'11 [...] della propria biografia: "Sono il figlio della terra rossa e nacqui nella Westfalia. Ho studiato storia dell'arte a Heidelberg e a Berlino e, successivamente, mi dedicai al teatro solo in parte la ricchezza concettuale dell'opera di M., che ha scelto ...
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FESTA CAMPANILE, Pasquale
Guglielmo Moneti
Nacque a Melfi (Potenza) il 28 luglio 1927 da Raffaele e Olga Pappadà. Si trasferì, giovanissimo, a Roma, dove, ancor prima di laurearsi in giurisprudenza, [...] 'autore. Ancora in coppia con Franciosa fu la direzione dell'opera seconda, Le voci bianche (1964),ricognizione leggera e mai volgare nel mondo romano del teatro lirico settecentesco e dei suoi cantori evirati.
A partire dal successivo La costanza ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] del regista e fervente interprete della singolarità estetica dell'opera, cercò sempre di conferire ai forse anche la definitiva rottura fra Hollywood e M. che riprese a lavorare in teatro. Fra il 1943 e il 1950 M. mise in scena i musical Oklahoma ...
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Čerkasov, Nikolaj Konstantinovič
Vivia Benini
Attore cinematografico russo, nato a San Pietroburgo il 27 luglio 1903 e morto ivi (Leningrado) il 14 settembre 1966. La sua fama di grande attore poliedrico, [...] estenuante da Novosibirsk, dove era sfollato con la compagnia del Teatro Puškin di Leningrado dopo l'invasione nazista del 1941, fino affatto piaciuta la seconda parte dell'opera su Ivan il Terribile. Molti particolari della sua vita e del suo lavoro ...
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Schermo
Costante De Simone
Lo s. è il luogo dell'attualizzazione dell'opera cinematografica, la finestra sull'universo delle immagini. Per questo in film come The purple rose of Cairo (1985; La rosa [...] economica di una scenografia panoramica, propria di un teatro d'opera. I primi studi di posa televisivi erano di dimensioni molto ridotte analogamente a quelli cinematografici delle origini, alla fine dell'Ottocento. Per riempire lo s. per tanti anni ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...