STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] ) l'esecutore è invitato semplicemente a tacere per tutta la durata della composizione. L'opera di Cage contribuisce notevolmente allo sviluppo del teatro strumentale e della sperimentazione elettronica (così Musik walk, 1950, e Variations III e IV ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] teatro musicale realista sovietico, V. Serbacev, autore di Nonet per soprano, flauto, arpa, pianoforte, quartetto d'archi ed esecutori di movimenti plastici, e A. Mosolov (1900-1973), autore di Annunci di giornale, ciclo vocale (1926).
Delleopere ...
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Progressi generali. - La costante evoluzione della tecnica cinematografica e delle scienze di cui essa si vale (ottica, meccanica, fotochimica, radiotecnica, ecc.) ha largamente contribuito a perfezionare [...] Italia giunge quasi sempre una copia della pellicola originale, una copia "positiva". Prima operazione da farsi è quella di stampare, acquistarono invece credito sempre maggiore i grandi attori del teatro di prosa, anche se la loro avvenenza non era ...
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La straordinaria, rapida diffusione della televisione, prima negli S.U.A. e poi via via negli altri paesi, a partire dall'immediato dopoguerra, e la contemporanea sensibile riduzione della frequenza del [...] La tunica (1953), che segnò l'inizio del Cinemascope, non tardarono a imporsi opere quali La valle dell'Eden (1955), di un regista come Elia Kazan che, venendo dal teatro ed avendo perciò già acquisita una cultura scenica di primissimo ordine, seppe ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] teatro, e sottolineò la distanza del c. da ogni forma di rappresentazione realistica della realtà.
A tutto ciò va aggiunta la valorizzazione della è stato però la Corea attraverso la scoperta dell'opera di Im Kwon-taek (Chihwaseon, 2002, Ebbro ...
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Salvatores, Gabriele
Simone Emiliani
Regista cinematografico e teatrale, nato a Napoli il 20 luglio 1950. Dopo essersi trasferito a Milano in giovanissima età, si è diplomato all'Accademia del Piccolo [...] . Nel 1972 è stato tra i fondatori del Teatrodell'Elfo, per il quale ha scritto e diretto opere in cui ha tentato nuove sperimentazioni stilistiche fondendo i linguaggi del teatro, del musical e del cinema. Nel 1991 con Mediterraneo ha ottenuto ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] delleOpere di Pasolini colloca la sua opera tra i classici del secondo Novecento. E a ragione, poiché solo Pasolini (come D'Annunzio e più di Pirandello) ha sperimentato tutti i generi della creazione del 20° secolo: romanzo e novella, teatro ...
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Scrittore e drammaturgo francese (Maisons-Laffitte 1889 - Milly-la-Forêt, Fontainebleau, 1963). Svolse un'attività multiforme, dedicandosi alla poesia e al romanzo, al teatro e al cinema, alla pittura [...] Per il teatro: Antigone (1927); Les mariés de la Tour Eiffel (1928, balletto); Oedipus Rex (1928), opera-oratorio, per affrescato le cappelle Saint-Pierre a Villefranche-sur-mer (con episodî della vita di s. Pietro, 1957) e Saint-Blaise-des-Simples ...
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Regista e attore cinematografico statunitense (New York 1929 - Los Angeles 1989). Come attore, dimostrò subito doti di alta professionalità in film come Edge of the city (Nel fango della periferia, 1957) [...] regista esordì con Shadows (1959), opera di rottura nei confronti del cinema Una moglie, 1974); anche nella descrizione dell'incontro di Minnie and Moskowitz (1971) irrisione agli schemi tradizionali del teatro; più drammaticamente tesi Gloria ( ...
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Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso [...] la volta di un'opera intitolata 8 ¹/² secondo una numerazione inesatta della filmografia felliniana. Sull'onda dell'interesse per C.G emozione nel mondo intero, mentre l'ultimo saluto nel Teatro 5 di Cinecittà, prima del trasferimento definitivo a ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...