Gran Bretagna
Francesca Vatteroni
Cinematografia
In contrasto dialettico tra ipotesi di realismo e invenzione fantastica, il cinema britannico ha coltivato, accanto a una produzione con profonde esigenze [...] lotta contro la Germania nazista, o la solidarietà cameratesca delle truppe. Opere come The next of kin (1942) di Thorold , curandone la messa in scena in funzione antiaccademica. Dal teatro viene anche Mike Leigh che, dopo una lunga carriera di ...
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Pittura
Antonio Costa
Il rapporto tra pittura e cinema
Il pittorico e il filmico
Das Cabinet des Dr. Caligari (1920; Dott. Calligari, noto anche come Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene [...] astrazioni e sulle rimozioni che lo spazio della p. opera rispetto al tempo dell'esistenza; La belle noiseuse (1991; La quello in funzione nel teatro).
Al cinema come arte figurativa dedica particolare attenzione lo storico dell'arte C.L. Ragghianti ...
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Filosofia
Redazione
Il rapporto tra filosofia e cinema
Filosofia del cinema, da una parte, ed estetica cinematografica, dall'altra, benché strettamente connesse e talora sovrapposte al punto che spesso [...] mezzi tecnici hanno reso possibile la riproduzione sempre più perfetta delleopere d'arte, è stato inevitabile che se ne facesse . Sennonché il cinema non è teatro e non è televisione. Non è teatro: la finzione della quarta parete non esiste, l' ...
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Musica
Sergio Miceli
Il rapporto tra musica e cinema
Il cinema è stato sempre in qualche misura 'sonoro', malgrado la diffusione dell'espressione 'cinema muto', che andrebbe propriamente riferita all'assenza [...] teatro, con l'intento di coinvolgere un pubblico più colto e abbiente, ampliarono smisuratamente il ventaglio delle a Los Angeles un anno più tardi; l'opera che inaugurava l'epoca delle grandi produzioni hollywoodiane, del cinema come grande ...
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Fotografia
Carlo Montanaro
Il rapporto tra fotografia e cinema
Nell'introduzione di uno dei primi, attendibili manuali storico-tecnici sul cinematografo l'autore, Eugène Trutat, ne loda l'essenza trattando [...] teatrale (lavorando, del resto, dal 1897 in quel suo teatro di posa di Montreuil, il primo per il cinema, provvisto , raffinati cultori dell'arte grafica e incisoria. Pigmenti e cromatismi costituivano da sempre l'essenza delleopere degli artisti. ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] dell'identità dell'E. cinematografica è stata infatti fortemente condizionata dal retaggio storico-culturale delle forme artistiche tradizionali (il teatro nel 1895, gli operatori dei Lumière si riversarono nelle strade delle maggiori capitali europee ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] , p. 220). Il manifesto sul montaggio delle attrazioni era riferito al teatro, ma Ejzenštejn si stava già convincendo che di Ejzenštejn, Zvenigora (1928) di Aleksandr P. Dovženko, opere del tutto inassimilabili se non per il tentativo, che invece le ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] concretamente al mondo dello spettacolo.
Tra il 1933 e il 1935 fece parte di una piccola filodrammatica di un teatro di S. ), anche se non riportò un gran successo di pubblico.
Nella sua opera seconda il G. inaugurò la collaborazione con la Lux di R. ...
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Polonia
Silvana Silvestri
Cinematografia
Due nomi sono da ricordare tra i pionieri del cinema polacco: il fotografo Piotr Lebiedzinski, che montò cinque fotografie su un cliché di vetro proiettandole [...] w War-szawie (La prima visita di Anton a Varsavia) dell'operatore francese Georges Meyer, un racconto di pochi minuti sulle esperienze classici del teatro e della letteratura, secondo un tratto che rimarrà caratteristico della cinematografia polacca. ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] temi dominanti della produzione tra gli anni Cinquanta e Sessanta, definita del 'realismo sionista'. Una delleopere più riuscite , Un buco nella luna) di Uri Zohar.
Attore di teatro e di cinema, regista autodidatta, Zohar rappresentò per diversi anni ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...