Letteratura e cinema
Irene Bignardi
Fin dalle origini dell'industria cinematografica i registi e gli sceneggiatori si sono ispirati alle fonti letterarie, anche perché la nuova arte nasceva mentre le [...] dal titolo rivelano al potenziale spettatore la natura e le caratteristiche dell'opera. I film ispirati ai romanzi di J. Grisham - a aveva già attinto ai classici del teatro con Il gabbiano (1977), suggestiva versione della commedia di Čechov, e con ...
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MNOUCHKINE, Ariadne
Roberta Ascarelli
Regista teatrale e cinematografica francese, nata a Boulogne-Billancourt nel 1939. Dopo alcuni tentativi condotti con l'associazione teatrale degli studenti della [...] della ricerca che l'interprete opera su sé stesso e sulla materia.
La produzione successiva della o attraverso l'apologo (L'âge d'or, Teatrodelle Nazioni, Varsavia, Biennale di Venezia, 1975). Per il Piccolo Teatro di Milano la M. ha diretto nel 1969 ...
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ULLMAN, Liv Johanne
Attrice cinematografica, nata a Tokio il 16 dicembre 1938 da genitori norvegesi. Dopo aver esordito nel Teatro Nazionale di Oslo, nel Diario di Anna Frank (1956), si è dedicata al [...] cinema divenendo uno tra i più intensi ed espressivi interpreti dell'opera di I. Bergman: L'ora del lupo (1968), La vergogna (1968), Passione (1970), Sussurri e grida (1973), Immagine allo specchio (1973), Scene da un matrimonio (1974), L'uovo del ...
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Operazione con cui un film viene dotato di un sonoro diverso da quello originale, per eliminare difetti tecnici o di recitazione, o trasferire il parlato in una lingua diversa.
Cenni storici
L’avvento [...] scuola di d. italiana, che nel tempo ha visto impegnati attori prestigiosi, sia di teatro (A. Pagnani, P. Stoppa, R. Morelli, G. Albertazzi, G. Cervi, televisive e soap opera. L’avvento delle televisioni private favorì l’incremento delle società di d. ...
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Realismo
Sandro Bernardi
La nozione di realismo occupa un posto centrale non solo nella storia del cinema, ma anche nella storia dell'arte moderna, dalla prospettiva rinascimentale e dalla camera oscura [...] in pittura e in letteratura non esiste, e neppure in teatro. Un quadro o una recita teatrale infatti possono essere realistici per la scelta del tema o dello stile, ma l'osservatore sa bene che sono opera di un pittore o di uno scrittore; il cinema ...
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Barbaro, Umberto
Edoardo Bruno
Critico, teorico, sceneggiatore e regista cinematografico, scrittore e autore teatrale, nato ad Acireale il 3 gennaio 1902 e morto a Roma il 19 marzo 1959. Fu figura di [...] autore.
Dal 1926 al 1929 collaborò attivamente con il Teatro degli Indipendenti di Anton Giulio Bragaglia come autore di testi un se stesso, alla formazione del quale concorre l'ideale dell'opera d'arte che leggono, giudicano, rappresentano" (p. 135). ...
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De Robertis, Francesco
Massimo Causo
Regista e sceneggiatore cinematografico, nato a San Marco in Lamis (Foggia) il 16 ottobre 1902 e morto a Roma il 3 febbraio 1959. Ufficiale della Regia marina, si [...] I suoi interessi artistici lo spinsero inizialmente verso il teatro, dove negli anni Trenta fu impegnato nell'allestimento di di produrre opere didattiche per risollevare il morale dell'Arma dopo l'esito poco lusinghiero delle campagne di guerra ...
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Il cinema: ricezione, riflessione, rifiuto
Dario Edoardo Viganò
Il cinema, la modernità e la doppia pedagogia della Chiesa
L’atto solenne che sancisce il legame, complesso e mai del tutto al riparo [...] Roma 2008, pp. 17-32, in partic. p. 23.
72 «Rassegna del teatro e del cinematografo», 1, gennaio 1927, pp. 11-12.
73 S. Alovisio 75 Il bollettino, «Arte-Luce-Parola. Bollettino trimestrale dell’Operadelle Proiezioni Luminose», 1, gennaio 1924.
76 D. ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] provvisorietà del prelievo e insieme l'intrinseca cinematograficità dell'operazione. Si pensi ai décadrages, e cioè a (1996; Fratelli) combatte l''indifferenza' delle immagini attraverso una sorta di teatrodella crudeltà, in cui gli attori sono ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] danza e dei luoghi in cui essa si manifesta (il teatro, principalmente; ma si tratta di un genere che teatralizza ogni possibile spazio). Esso opera la rimozione della malattia, della vecchiaia, della morte. Le eccezioni non mancano, ma si trovano in ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...