Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatrodell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni [...] le opere successive: Malone meurt (1951), L'innommable (1953), Nouvelles et textes pour rien (1955); contemporaneamente B. dava al teatro la , B. traccia il quadro della inutilità e inevitabilità della sofferenza dell'uomo. I suoi paesaggi sono ...
Leggi Tutto
Casa editrice musicale milanese. Fu fondata nel 1808 da Giovanni R. (Milano 1785 - ivi 1853), che in quell'anno presentò la prima pubblicazione musicale italiana incisa su piombo e stampata in calcografia [...] ); la monografia Giuseppe Verdi (4 voll., 1959) di F. Abbiati; Il teatro alla Scala nella storia e nell'arte (2 voll., 1964) di C. Gatti; l'Enciclopedia della musica (4 voll., 1964), e numerose opere di teoria e di didattica. Dal 1958 la casa R. ha ...
Leggi Tutto
Musicista (Venezia 1510 - ivi 1585). Probabilmente allievo di A. Willaert, fu organista a S. Marco dal 1564 alla morte. Dedicatosi intanto alla composizione, salì ben presto ad altissima fama internazionale. [...] -95), cori per l'Edipo tiranno di Sofocle nella traduz. di Orsatto Giustiniani (1585) per l'inaugurazione del Teatro Olimpico di Vicenza. Nel 1985 la Fondazione G. Cini di Venezia e la Ricordi hanno avviato l'edizione dell'opera omnia di Gabrieli. ...
Leggi Tutto
Pittore e incisore (Venezia 1697 - ivi 1768), caposcuola dei vedutisti veneti del Settecento. Si formò al seguito del padre Bernardo, pittore di teatro, e, verso il 1719, a Roma cominciò a dedicarsi alla [...] prospettica, grande sensibilità per i valori di luce e di atmosfera, viva arguzia nelle macchiette. Il catalogo dell'opera del C. comprende oltre cinquecento dipinti, oltre trecento disegni e trentaquattro acqueforti; la serie completa di queste ...
Leggi Tutto
Musicista (Crema 1602 - Venezia 1676). Studiò dapprima col proprio padre G. B. Caletti, poi (per cura del suo protettore F. Cavalli) in S. Marco, con C. Monteverdi. Qui C. (che aveva preso il nome del [...] cappella, fece rappresentare nel 1639, nel teatro di S. Cassiano, la sua prima opera, le Nozze di Tetide e Peleo dell'opera ove l'"arioso" (proprio delle salienze drammatiche presso il Monteverdi) si va disegnando sempre più nel giro dell'"aria ...
Leggi Tutto
Critico drammatico italiano (Roma 1887 - ivi 1955) dell'Idea nazionale, della Tribuna, del Giornale d'Italia, e poi del Tempo di Roma; direttore e collaboratore di numerose riviste e collane drammatiche; [...] nel romanzo Le finestre di piazza Navona (pubbl. postumo, 1961). Fu tra i primi sostenitori della necessità, per l'Italia, di teatri stabili, e dell'opera di un direttore illuminato; considerò nociva per lo spettacolo teatrale, da lui concepito come ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Pachino 1907 - Torino 1954). Nei suoi racconti e romanzi migliori (Don Giovanni in Sicilia, 1941; Il vecchio con gli stivali, 1945; Il bell'Antonio, 1949; Paolo il caldo, post., 1955), [...] corale, che tiene insieme dell'antico mimo e dell'opera buffa, e che concilia, con molta finezza d'arte, la lezione di Pirandello (e della narrativa "meridionale") con quella di Gogol´. Scrisse anche alcuni lavori teatrali (Teatro, post., 1957), dei ...
Leggi Tutto
Musicista (Bonn 1770 - Vienna 1827). Contemporaneo e lettore di I. Kant, W. Goethe e F. Schiller, incarna la nuova figura del compositore moderno: con lui l'espressione dell'interiorità dell'artista e [...] morente. Cinque anni ancora a Bonn, quale cembalista al teatro e violinista in orchestra. Solo conforto, oltre il lavoro, evidenza di una rappresentazione della dialettica spirituale in dialettica di movimenti formali nel seno dell'opera d'arte aveva ...
Leggi Tutto
Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] ; in quest'ultima veste fu autore, tra le altre, dell'opéra-ballet Les muses galantes (1745) e dell'opera buffa Le devin du village (1752), rappresentata con grande successo al teatro di corte di Fontainebleau. Anche autore teatrale, scrisse le ...
Leggi Tutto
Musicista (Halle an der Saale 1685 - Londra 1759); figlio di un chirurgo di Halle, studiò dapprima musica con F. W. Zachow, poi (1702-03) iniziò gli studi giuridici all'univ. di Halle, ma, divenuto organista [...] beggar's opera di J. Gay con musica di J. C. Pepush, una "ballad opera" che ironizzava sui vezzi anacronistici dell'opera "seria un anno di lotta il proprietario del Haymarket cedette il teatro ai concorrenti e H. dovette trasferirsi per sette anni al ...
Leggi Tutto
teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...