Direttore d'orchestra austriaco (Pest 1850 - New York 1898). Studiò al conservatorio di Lipsia e nel 1879, per interessamento di Wagner, divenne direttore del teatrodell'opera di quella città. Dal 1885 [...] fu al Metropolitan di New York, assai apprezzato soprattutto come interprete di opere wagneriane. ...
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Tenore (Forlì 1780 - Copenaghen 1839), esordì a Rimini (1797). Celebre come interprete delleopere di F. Paër e di G. Spontini, si stabilì nel 1820 a Copenaghen quale musico di corte, maestro al Teatro [...] dell'Opera e direttore del conservatorio da lui fondato (1827). ...
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Baritono italiano (Ofena 1913 - Roma 2001). Studiò al conservatorio di S. Cecilia in Roma ed esordì nel 1944 al Teatrodell'Opera di Roma. Si affermò poi in Italia e all'estero in un vasto repertorio. ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] strumenti i dialetti. In questo tipo di teatro è il germe della commedia dell’arte che dominerà le scene, non solo Monteverdi, P.F. Cavalli, G. Legrenzi ecc.). La creazione dell’opera buffa rafforzò il successo di questo genere e G. B. Pergolesi ...
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Stato dell’Europa occidentale, confinante a NE con la Francia e Andorra e a O con il Portogallo. La S., bagnata a NO e a SO dall’Atlantico, a S e a E dal Mediterraneo, comprende la maggior parte (85%) [...] Bernardo del Carpio, su una linea che sarà quella di L. de Vega e del teatro secentesco.
Agli inizi del nuovo secolo apparve una delleopere più importanti della letteratura europea, il Quijote (1605-15) di M. de Cervantes y Saavedra. Cervantes non ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] .
Alla fine del 18° sec., l’elaborazione tematica della sonata e delle sue varie applicazioni ascese alle prime grandi affermazioni grazie a F.J. Haydn. Contemporaneamente nel teatro d’opera l’azione riformatrice di C.W. Gluck mostrò inconfondibili ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] guerra nel 1621, morto il Nassau (1625), il comando delleoperazioni fu assunto dal fratellastro Federico Enrico, nuovo statolder, che dei momenti più significativi con l’inaugurazione del nuovo teatro di Amsterdam (1638), costruito dall’architetto J. ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] G. Botta) ecc.; negli anni 1930 furono realizzate opere razionaliste: Palazzo delle Poste e Telegrafi (1932-36, G. Vaccaro e l’Ottocento il teatro musicale godette di grande considerazione grazie anche a D. Barbaja, impresario del Teatro del Fondo ( ...
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Stato dell’America Meridionale. Quinto Stato del mondo per vastità, si estende in latitudine fra 5°16' N e 33°45' S, quindi tra la zona equatoriale e quella tropicale australe, per una lunghezza di 4320 [...] ricerca, delle università, delle strutture culturali (teatri, musei).
Dal punto di vista delle risorse (1922-2001), M. Mabe (1924-1997), A. Mavignier (n. 1925) e le opere con carta di A. Luis Piza (n. 1928). Tra gli scultori sono da ricordare B ...
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(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] d’Europa in campo artistico e culturale. Fu teatro poi delle prime vicende del nazismo (incendio del Reichstag ecc.). 1969, l’avvio della Ostpolitik a opera del cancelliere W. Brandt contribuì notevolmente allo sblocco della situazione berlinese. L’ ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...