Storico e critico di danza e di balletto (Tivoli 1901 - Roma 1987). Docente di storia della musica e della danza a Roma, presso il conservatorio di S. Cecilia, la Scuola di ballo del Teatrodell'Opera [...] nazionale di danza. Responsabile della sezione musica e danza dell'Enciclopedia dello spettacolo (1954), dal 1939 è stato critico di balletto del quotidiano Il Messaggero. Tra le pubblicazioni più significative: Storia della danza (3 voll., 1983 ...
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Ballerino e coreografo (Copenaghen 1805 - ivi 1879); figlio del francese Antoine (maestro di ballo al teatrodell'Opera di Copenaghen). Allievo di P. Gardel e A. Vestris, esordì all'Opéra di Parigi nel [...] , Stoccolma, e a Copenaghen maestro della scuola di danza, dal 1839 direttore di ballo e poi direttore di scena al teatrodell'Opera. Compose 42 coreografie, per molte di esse ispirandosi a una visione romantica dell'Italia. Scrisse Mit Teaterliv (3 ...
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Scultore (Montbard, Côte d'Or, 1822 - Roma 1905); allievo di J. Pradier, ne seguì il gusto accademico. S'ispirò generalmente a modelli classici, talvolta anche gotici (rilievi nella chiesa di S. Clotilde [...] sensibili i ritratti, prevalentemente in bronzo. A Parigi lavorò alla decorazione del Louvre (1857), della chiesa della Trinità (1863-71) e del teatrodell'Opera; eseguì numerosi monumenti: a Colbert (Reims), 1850; a Pascal (Clermont Ferrand), 1878. ...
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Danzatore italiano (n. Roma 1927). Studiò alla scuola di ballo del Teatrodell'Opera di Roma, dove esordì nel 1942 (La tarantola di Milloss). Primo ballerino a Roma (dal 1945) e alla Scala di Milano (1948-58), [...] specializzato nei ruoli classici (danseur noble), è stato partner di stelle come Y. Chauviré (Giselle di Coralli-Perrot, 1950) e V. Verdy (Romeo e Giulietta di Prokof´ev-Rodrigues, 1955). Dal 1959 al 1977 ...
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Scultore (Pulsnitz, Sassonia, 1804 - Dresda 1861). Frequentò l'accademia di Dresda e a Berlino fu allievo di Ch. Rauch; poi (1830) soggiornò in Italia. Nel 1832 fu nominato prof. dell'accademia di Dresda. [...] Fu autore, pur con elementi di accentuato realismo, di opere d'impianto classicheggiante: sculture per il teatrodell'Opera di Dresda e di Berlino; monumento a Goethe e Schiller a Weimar (1852-57); monumento a Lutero (realizzato 1868) a Worms, ecc. ...
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Musicista (Wörlitz, Anhalt, 1739 - Dessau 1796); studiò con F. Benda e C. Ph. E. Bach, poi con varî maestri in Italia. Compositore e violinista, nel 1775 divenne direttore musicale presso la corte di Dessau [...] e assunse contemporaneamente la direzione del Teatrodell'opera. Il suo nome è legato principalmente alle sonate per pianoforte, in cui si annunciano gli accenti drammatici e le forme stilistiche di Beethoven. Fu anche autore di lavori teatrali. ...
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Scenotecnico (Genova 1889 - Roma 1969), figlio di Giovanni (Genova 1857 - Milano 1929), che fu dal 1899 direttore dei macchinismi alla Scala di Milano; ideatore del palcoscenico mobile a sezioni, e del [...] panorama con nuovo sistema d'orizzonte del Teatrodell'Opera di Roma, di molte innovazioni di illuminotecnica e dei servizî tecnici annessi. Ha operato anche all'estero, in Francia e in America. ...
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Autore drammatico e chansonnier (Courville, Chartres, 1694 circa - Parigi 1765). Versificatore molto abile, in collaborazione con Ch.-S. Favart, A. G. Sticotti e altri, scrisse più di 800 canzoni e vaudevilles, [...] commedie e libretti d'opera, specialmente per il teatrodell'Opéra comique di Parigi. Gran numero dei suoi lavori è riunito in Théâtre et oeuvres diverses (4 voll., 1763). ...
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Direttore d'orchestra italiano (Napoli 1872 - Roma 1937). Studiò al liceo musicale (oggi conservatorio) di S. Cecilia, dove fu professore dal 1893. Fu sostituto di Toscanini alla Scala (1908-10), dove [...] diresse per la prima volta in Italia Elettra (1909) di R. Strauss. Attivo anche all'estero, diresse soprattutto al Costanzi (poi divenuto Teatrodell'Opera) di Roma. ...
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Architetto (Vienna 1813 - Weidling, Vienna, 1868). Esponente dell'eclettismo, fu professore dal 1844 all'accademia di Vienna, dove, sempre in collaborazione con E. van der Nüll, partecipò a importanti [...] opere pubbliche, come la costruzione dell'arsenale (1847), e progettò in forme liberamente neorinascimentali il teatrodell'Opera (1862-69). ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...