Holland, Agnieszka
Daniela Turco
Regista e sceneggiatrice cinematografica polacca, nata a Varsavia il 28 novembre 1948. Cineasta intimamente segnata dal cinema polacco e dalla scuola praghese che hanno [...] sempre, inoltre, coltivava un vivo interesse per il teatro e a Gorca e a Cracovia mise in scena Globe, che racconta la vicenda reale di un ragazzino ebreo che per 'amore e l'incombenza della morte, ritorna anche nell'opera presentata in concorso alla ...
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SJOBERG, Alf
Riccardo Martelli
Sjöberg, Alf (propr. Alf Sven Erik)
Regista teatrale e cinematografico svedese, nato a Stoccolma il 21 giugno 1903 e morto ivi il 17 aprile 1980. Fu, insieme a Gustaf [...] la scuola di recitazione del Kungliga Dramatiska Teatern (Teatro drammatico reale) di Stoccolma, nel quale si esibì poi come parte girata in esterni. Come numerose delle sue opere successive, il film risente della lezione di Georg W. Pabst e ...
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Artaud, Antonin (propr. Antoine Marie Joseph)
Bruno Roberti
Scrittore, teorico, regista e attore francese, nato a Marsiglia il 4 settembre 1896 e morto a Ivry-sur-Seine (Val-de-Marne) il 4 marzo 1948. [...] scenario di La coquille et le clergyman, Cinéma et réalité (1928), A. rifiuta sia il concetto di Teatrodella crudeltà (1945-1948), Bologna 1999.
L. Cortade, Antonin Artaud: la virtualité incarnée, Paris 2000.
F. Cambria, Corpi all'opera: teatro ...
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Brook, Peter
Valentina Valentini
Regista teatrale e cinematografico inglese, nato a Londra il 21 marzo 1925. L'attività di B., noto soprattutto come regista teatrale, rientra in quel contesto sperimentale [...] Così, dopo The beggar's opera (1953; Il masnadiero), trasposizione dei due attori, il loro vissuto reale, lasciando che le cose succedano di esemplare il tema del teatro nel teatro, attraverso la messa in scena della morte di Marat realizzata ...
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Pirandello, Luigi
Arnaldo Colasanti
Commediografo e scrittore, nato a Girgenti (od. Agrigento) il 28 giugno 1867 e morto a Roma il 10 dicembre 1936. È considerato uno dei protagonisti del Novecento [...] assoluta impossibilità espressiva e rappresentativa del reale. Il sospetto possiede un che il quale, in quanto direttore del Teatro minimo di Roma, gli aveva già dello scrittore Bruno Barilli. Il 1922 fu l'anno di svolta per Pirandello. La sua opera ...
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Fabre, Jan
Giovanna Mencarelli
Artista, regista e scenografo belga, nato ad Anversa il 14 dicembre 1958, dove si è formato all'Accademia reale di belle arti. Nipote dell'entomologo J.-H. Fabre (1823-1915), [...] e dell'esistenza umana: dal teatro, alle performances, alle opere visive (De Ontmoeting, 1987, L'incontro, opera-video in ). Nel 2003, su invito della regina del Belgio, ha decorato la Sala degli specchi del Palazzo reale di Bruxelles con circa un ...
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Attore e attrice
Ferdinando Taviani
Attori e attrici sono spesso personaggi di film ambientati fra i palcoscenici o sul set cinematografico. Le loro storie sono una buona guida, quando ci si deve orientare [...] della ripetizione (oggi in genere gli attori di teatro non tornano costantemente agli stessi personaggi, come invece avviene nell'Opera loro connotati derivano spesso da due o tre persone reali, di cui sintetizzano le qualità più attraenti. Compaiono ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] configura come una "realizzazione dell'immaginario", ma semmai come "una sua oggettivazione". E l'opera non ripropone il reale, ma l'immaginario. dal teatro, dagli spettacoli popolari e dagli altri media, e/o radicati nella stessa storia dell'umanità ...
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Percorsi introduttivi - Fantasie del cinema prima del cinema
Lucilla Albano
Fantasie del cinema prima del cinema
Quando si parla di 'cinema prima del cinema' o di 'pre-cinema', termine che appare ufficialmente [...] , "reale" come quando era nella pienezza della vita e in tutto lo splendore della sua 'unica continuità una linea interpretativa che inizia dal teatro d'ombre e da Platone per arrivare a 1925, Wien 1926 (trad. it. in Opere, 9° vol., Torino 1977).
G. ...
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Bianco e nero
Vieri Razzini
Percezione e convenzione
Il b. e n., che è stato per circa quattro decenni una semplice mancanza dovuta a una tecnologia imperfetta, rientra in quella "deviazione dalla concezione [...] of Bagdad (1924; Il ladro di Bagdad), le cui scene sofisticate e imponenti erano opera del decano Anton Grot, maestro della prospettiva e della definizione dello spazio attraverso i bianchi e i grigi, e del suo giovane allievo William Cameron Menzies ...
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operazione
operazióne s. f. [dal lat. operatio -onis, der. di operari «operare»]. – 1. In genere, l’atto dell’operare, l’attività di chi opera, di chi compie un lavoro o un’azione. Nella lingua ant., la parola aveva uso più ampio, riferita...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...