STATI UNITI
Costantino Caldo
Giorgio Gomel
Tiziano Bonazzi
Hermann W. Haller
Biancamaria Tedeschini Lalli-Valerio Massimo De Angelis
Marcia E. Vetrocq
Franca Bossalino
Nicola Balata
Gian Luigi [...] dai 12.000 dollari del 1980 ai 23.000 circa del 1992. In termini reali, il tasso medio d'incremento del PIL è stato pari al 2,6% durata della composizione. L'opera di Cage contribuisce notevolmente allo sviluppo del teatro strumentale e della ...
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URSS
Ferruccio Nano
Giuseppe Mureddu
Adriano Guerra
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Adriano Guerra
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Adriano Guerra
Marco Mancini
Nicoletta Marcialis
Maria Rosa Mezzi
Viktor Misiano
Ada Francesca Marcianò
Nicola Balata
Stefania [...] teatro musicale realista sovietico, V. Serbacev, autore di Nonet per soprano, flauto, arpa, pianoforte, quartetto d'archi ed esecutori di movimenti plastici, e A. Mosolov (1900-1973), autore di Annunci di giornale, ciclo vocale (1926).
Delleopere ...
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Regia
Teatro
di Antonio Audino
Il termine regia continua a essere centrale nella riflessione contemporanea sul teatro. Per quanto di recente acquisizione (e, peraltro, di uso esclusivamente italiano), [...] opera d'arte totale' in cui musica, immagine, pittura, danza, teatro, movimento e costruzione illusoria dello proponendo una visione in cui si mantiene la continuità del reale) viene amplificato con il ricorso agli effetti speciali digitali e ...
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GRECIA
Francesco Cacciabue
Livio Tornetta
Antonio Solaro
Emanuele Banfi
Mario Vitti
Vincenzo Tiné
Nunzio Allegro
Antonino Di Vita
Efi Strousa
Claudio Varagnoli
Nicola Balata
Angela Prudenzi
(XVII, [...] nel piccolo tempio alla dea Eukleia della fine del 3° secolo a.C., nel teatro.
Nella necropoli reale nuove scoperte si sono susseguite a diacronici e interculturali, giungendo fino alla completa sparizione dell'opera, per mezzo di "semine" rituali in ...
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Teorie del cinema
di Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] un dispositivo per cogliere direttamente il reale senza la mediazione dell'uomo, un mezzo che coinvolge l'osservatore fino a farlo diventare una pedina essenziale del gioco. La fotografia a un prelievo operato sul mondo sovrappone un desiderio e ...
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Germania
Giovanni Spagnoletti
Cinematografia
Le origini del cinema: 1895-1918
Riscoperta dalla grande retrospettiva Prima di Caligari, presentata nell'11a edizione delle "Giornate del cinema muto" di [...] indische Grabmal (1959; Il sepolcro indiano, remake dell'opera di J. May da lui sceneggiata nel 1921 insieme che lo obbligò a lavorare prima in teatro poi in televisione; sarebbe passato quasi quotidiani del reale, unita all'adozione delle tecniche ...
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Italia
Guido Fink
Marco Pistoia
Bruno Roberti
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti del Novecento
Durante le feste di Pasqua del 1897 un fotografo francese, Henri Le Lieure, aprì con il socio [...] opere quali Sciuscià (1946) e Ladri di biciclette (1948), espressione, per dirla con André Bazin di una "fenomenologia della storia" (Qu'est-ce que le cinéma, 4. Une esthétique de la réalité Senso (1954), dove il teatro e l'opera lirica, la pittura e ...
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Teorie del cinema
Francesco Casetti
Fin dalla sua prima apparizione, tra il marzo e il dicembre del 1895, il cinematografo sollecitò numerosi interventi. Vi furono presentazioni della nuova invenzione, [...] il nuovo mezzo e gli ambiti espressivi tradizionali, primo tra tutti il teatro, e approfondì i temi che a lui erano più cari: la omologia tra il funzionamento dell'opera, la formazione del pensiero e l'andamento del reale. Ciò porta Ejzenštejn ad ...
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Estetica del cinema
Emilio Garroni
L'espressione estetica del cinema (come ogni altra espressione che leghi la parola estetica a un'arte particolare: estetica della pittura, della musica, e così via) [...] 'occasione del suo licenziamento), contro lo stesso teatro e la stessa letteratura. Il suo scopo esigenze espressive e significative dell'opera che si va compiendo. rivista era intitolato alla 'impression de réalité' baziniana, 1965, 166-167), elaborò ...
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Architettura
Alessandro Cappabianca
Il rapporto tra architettura e cinema
Spazialità del cinema e spazio dell'architettura
Il rapporto tra a. e cinema, ricco di implicazioni, scambi e sfumature, non [...] circonda spazialmente, quanto strettamente vincolate alla realtà poetica dell'opera alla quale appartiene; diversi sono i suoi criteri senza essere reale, deve essere vera, o meglio deve avere l'apparenza della verità. E questo avviene 'a teatro' (e ...
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operazione
operazióne s. f. [dal lat. operatio -onis, der. di operari «operare»]. – 1. In genere, l’atto dell’operare, l’attività di chi opera, di chi compie un lavoro o un’azione. Nella lingua ant., la parola aveva uso più ampio, riferita...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...