Poiché il Risorgimento ebbe come esito l’Unità nazionale, la connessione con i fatti linguistici risulta immediata, in quanto gli eventi politici, conclusi con la formazione del Regno nel 1861 e con lo [...] coesiva della lingua nazionale astrattamente intesa e la reale comunicazione teatro francese, n. 4, 1818, 2 voll., vol. 1°.
Ascoli, Graziadio Isaia (1873), Proemio, «Archivio Glottologico Italiano» 1, pp. 5-41.
Carli, Gian Rinaldo (1785), DelleOpere ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] rivelano la reale ed evidente intenzione parodica dell’Hypnerotomachia nella lì illoti). Ma è proprio il complesso delleoperazioni attuate da Scroffa sulla lingua che rinvia Cinquecento e altri saggi sul teatro rinascimentale, Roma, Bulzoni.
Trifone ...
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Ciò che si riceve come ricompensa e in riconoscimento dei propri meriti.
Concetto etico di premio
Il concetto di p. acquista un significato critico, da un lato in sede pedagogica, dall’altro in sede di [...] l’educando si convinca che, operando come doveva, egli non ha fatto . Bevilacqua, A. Seccareccia, U. Reale, è uno dei pochi premi dedicati Teatro, viene assegnato a un testo teatrale di autore italiano, mai rappresentato. P. H.C. Andersen-Baia delle ...
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Forma d’arte che impiega il movimento, reale o virtuale, come mezzo di espressione, e si pone in antitesi a ogni concezione dell’oggetto artistico come forma statica. Si avvale sia del moto originato da [...] come «forme essenziali della nostra percezione del tempo reale» e con la creazione della prima opera cinetica: una L. Moholy-Nagy per un teatro totale di movimenti musicali e ottici nello spazio; lo studio delle interazioni e trasformazioni di colori ...
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Nazione
Emilio Gentile
(XXIV, p. 470)
Un mondo di nazioni
Durante il 20° secolo, la n., lo Stato nazionale e il nazionalismo, creazioni della civiltà europea, sono divenuti un fenomeno universale. Infatti, [...] situazioni storiche in cui opera, il nazionalismo può della Seconda guerra mondiale alla fine del 20° secolo, il continente europeo - fino alla nuova esplosione di guerre nei Balcani dopo il 1989 - non è stato più teatro teoria della nazione reale, ...
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Letteratura e arti visive
Giorgio Patrizi
Se il Novecento può dirsi il secolo delle avanguardie - nel senso che da esse derivano le sue espressioni meglio caratterizzanti il percorso della modernità [...] la musica, il teatro, si comprendono appieno i reale sarà addotto per metafora dei valori formali e le apparenti 'trascrizioni' o 'traduzioni' [...] saranno un adempimento storico dell i temi e i personaggi delleopere. Il suo commento a L ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] sulla registrazione visiva del reale (mentre la stessa ansia compare in una delle prime opere narrative postmoderne, Milano 1989, 1990²).
P.P. Pasolini, Affabulazione, Pilade, in Teatro, Milano 1989 (ed. originali in Nuovi argomenti, n.s., luglio- ...
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Sindacalismo
Bruno Ugolini
(XXXI, p. 830, App. II, ii, p. 831; III, ii, p. 747; IV, iii, p. 333; V, iv, p. 774)
La fine del secolo ha visto le tre Confederazioni sindacali italiane (CGIL, CISL e UIL) [...] teatro il congresso della CGIL il 2 luglio 1996 a Rimini; quello della CISL il 21 maggio 1997 a Roma; quello della (Sindacato Padano Autonomo). Il lancio dell'operazione ebbe il suo culmine nel settembre concertazione e dalla reale difficoltà ad ...
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TRUCCATURA
Paolo MILANO
Luciano DE FEO
. Truccatura teatrale. - La truccatura teatrale è l'arte per cui un attore modifica le proprie sembianze fisiche al fine di avvicinarle all'aspetto ideale del [...] applicazioni di colore rispettivamente scuro e chiaro, operate con stecche, pennelli o "sfumini". Le rughe reale dei lineamenti.
3. La plasticità è uno dei fattori della truccatura che, grazie anche all'illuminazione violenta e vicinissima del teatro ...
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VIOTTI, Giovan Battista
Michelangelo Abbadò
Violinista e compositore, nato a Fontanetto Po (Vercelli) il 23 maggio 1753, morto a Londra il 3 marzo 1824. Il padre era un maniscalco, suonatore di corno. [...] autodidatta. Dopo aver fatto parte per alcuni anni dell'orchestra della cappella reale, egli lasciò per sempre l'Italia (non è ), e l'anno dopo è nominato direttore dell'Accademia di musica (Opéra) e del Teatro degl'Italiani. La sala Favart, dove l ...
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operazione
operazióne s. f. [dal lat. operatio -onis, der. di operari «operare»]. – 1. In genere, l’atto dell’operare, l’attività di chi opera, di chi compie un lavoro o un’azione. Nella lingua ant., la parola aveva uso più ampio, riferita...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...