FACCO, Giacomo
Nicola Balata
Nacque a Campo San Martino (Padova) nel 1676; dopo aver studiato il violino, forse con A. Corelli o con uno dei discepoli di questo (secondo un'ipotesi avanzata dal Subirá), [...] l'originario possessore del volume).
Come si è detto, l'opera venne rappresentata nello stesso 1721 al teatroReale del Buen Retiro a Madrid, alla presenza di Filippo V e della consorte Elisabetta Farnese. L'interpretazione dovette essere affidata a ...
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FAVELLA, Giovan Geronimo
Franco Pignatti
Nacque a Napoli verso il 1580 da Nicola e Anna Vagliese.
Nel 1606 era padrone di una galera, ma non dovette avere fortuna perché due anni dopo la Regia Camera [...] che si esibì probabilmente per quella stagione al teatro S. Bartolomeo di Napoli. Anche come attore stampati nel palazzo reale, questi fogli non dell'opera, di cui evidentemente erano rimasti invenduti alcuni esemplari.
Si tratta di un'opera ...
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INNOCENTI, Bruno
Patrizia Peron
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1906, unico figlio di Natale, orafo, e Giulietta Freschi. Fu il padre, nel desiderio di educarlo alle arti figurative prima di iniziarlo [...] il contenuto poetico dell'opera. L'attitudine all'osservazione acuta del reale trovò riscontro nei U. Baldini, Firenze 1980, pp. 199-209, 406; P. Latini, Il teatrodelle Arti, Roma 1991, p. 14; Scultura italiana del primo Novecento (catal.), a ...
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CICHÈ, Francesco
Elvira Natoli
Stampatore e incisore "panormitanus", è noto dal 1707 e attivo fino alla morte, avvenuta nel 1742, a Palermo. Nell'ambito della complessa cultura palermitana della prima [...] che sostituisce la città reale, creando - con Delle antiche Siracuse... del 1717 - ristampa, a c. di G. B. Caruso ed altri, dell'operateatro palermitano di S. Cecilia, come L'amor tirannico (1726), L'Agamira (17321, IlSiface (1732), e la stampa delle ...
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BELLAVITE (Bellavita), Innocente
Rossana Bossaglia
Nato a Verona sul finire del sec. XVII (la data 1692 che compare nelle sue biografie non è suffragrata da documenti), ivi condusse il suo alunnato [...] nuovo in Germania, a Berlino, direttore scenografo del teatro d'opera di Federico, il Grande. Esegue in questo periodo veronesi [1768], Venezia 1891, p. 369; Torino, Bibl. reale: G. De Conti, Ritr. della città di Casale [1794], ms. misc. 112-33; A. ...
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BASSO BASSI, Giovan Battista
Anna Migliori
Nato a Pistoia intorno al 1715, trascorse la maggior parte della sua vita a Napoli, città in cui la sua attività e la sua fortuna furono strettamente legate [...] prologhi che precedevano le opere date al S. Carlo in occasione del gegetliaco di membri della famiglia reale o di altre , Firenze 1942, pp. 95, 141, 222; B. Croce, I teatri di Napoli dal Rinascimento alla fine del secolo decimottavo, Bari 1947, pp ...
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AYRES, Pietro
Andreina Griseri
Nacque a Savigliano il 9 nov. 1794. Nel 1811 è già ricordato a Savigliano e a Fossano, impegnato nelle prime prove come ritrattista. Del 1812 è il viaggio che lo porta, [...] Teatro Sociale (1815). Lavorò a molti ritratti di Piemontesi illustri, come attestano quelli della ed armi ad illustrazione dell'opera Armeria antica e 1893, p. 32; C. Rovere, Descrizione del Palazzo Reale di Torino, Torino 1858, pp. 125-137, 140, ...
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GABETTI, Giuseppe
Ennio Speranza
Nato a Torino il 4 maggio 1796 da Michele, impiegato negli uffici dell'arcivescovado, e da Margherita Gallo, rimase orfano in giovane età. Trovò ospitalità presso il [...] suo incipit ricordi quello della sinfonia dell'opera Cenerentola di G. reale, in Gazzetta del popolo, 14 ott. 1939; R. Monterosso, La musica nel Risorgimento, Milano 1948, pp. 142 s.; Storia del teatro Regio di Torino, II, A. Basso, Il teatrodella ...
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LABRIOLA, Pietro
Francesca Seller
Figlio di Giuseppe e Maria Grillo, nacque a Napoli l'11 marzo del 1820. Studiò al conservatorio partenopeo, diplomandosi in canto e pianoforte sotto la guida, rispettivamente, [...] nel ruolo di tenore presso la Cappella reale di Napoli. Oltre a ciò, si dedicò all'insegnamento di musica e canto: tra i suoi allievi spicca Nicola D'Arienzo, futuro direttore delle scuole musicali che operavano nell'Albergo dei poveri e, in seguito ...
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ANDREASI, Marsilio
Giuseppe Alberigo
Nacque a Mantova da Gerolamo e da Ippolita Gonzaga. La famiglia degli Andreasi doveva appartenere alla media nobiltà mantovana come conferma il fatto che Gerolamo, [...] reale rapporto del carmelitano mantovano con idee o gruppi eretici. Più fondatamente si può ritenere che si sia trattato invece dell'opera ], c. 29 r; M. Pensa, Teatro degli huomini più illustri della famiglia carmelitana di Mantova, Mantova 1618, pp ...
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operazione
operazióne s. f. [dal lat. operatio -onis, der. di operari «operare»]. – 1. In genere, l’atto dell’operare, l’attività di chi opera, di chi compie un lavoro o un’azione. Nella lingua ant., la parola aveva uso più ampio, riferita...
idea
idèa s. f. [dal gr. ἰδέα, propr. «aspetto, forma, apparenza», dal tema di ἰδεῖν «vedere»]. – 1. a. Nel sign. più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in partic. la rappresentazione di un oggetto...