Animazione, Cinema di
Gianni Rondolino
Da un punto di vista tecnico il cinema di a. si differenzia da quello fotografico, o 'dal vero', per il fatto che l'effetto del movimento è ottenuto attraverso [...] del'araignée, 1920, a Le rat de ville et le rat des champs, 1926, al lungometraggio Le roman de alle forme delle marionette e del teatro dei burattini e anche dell' genuino, di Todor Dinov; in Ungheria l'opera di Gyula Macskássy e della sua scuola, ...
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Europa
Bruno Roberti
Paolo Marocco
Cinematografia
Caratteri di un cinema europeo
La faticosa ricerca di un'identità complessiva del prodotto cinematografico europeo, avvenuta nel quadro della travagliata [...] retaggio storico-culturale delle forme artistiche tradizionali (il teatro, la musica, la letteratura) e dalla ricerca per Train de vie (Train de vie ‒ Un treno per vivere) del romeno Radu Mihăileanu, nel 1998 Premio Fipresci per l'opera prima alla ...
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Avanguardia sovietica
Pietro Montani
Con questa espressione ci si riferisce, complessivamente, all'insieme dei movimenti artistici che, al seguito di un'immediata adesione del gruppo futurista, si riconobbero [...] cinema sovietico fu opera di un gruppo di artisti assai giovani, provenienti da esperienze disparate (teatro, pittura, siens, Locarno 1990.
P. Montani, Fuori campo, Urbino 1993.
Vers une théorie del'acteur: colloque Lev Kouléchov, sous la direction ...
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GERMI, Pietro
Alessandra Cimmino
Nacque a Genova il 14 sett. 1914 da Giovanni, portiere di albergo, e da Armellina Castiglione, di modestissima estrazione sociale. Nonostante il padre fosse morto prematuramente [...] parte di una piccola filodrammatica di un teatro di S. Maria di Castello e un gran successo di pubblico.
Nella sua opera seconda il G. inaugurò la collaborazione con deL'uomo di paglia (1958, scritto con Giannetti, L. Benvenuti, P. De Bernardi, con l ...
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Israele
Sergio Di Giorgi
Cinematografia
La storia del cinema israeliano è legata inestricabilmente alle travagliate vicende storiche e politiche che, dalla nascita ufficiale del movimento sionista (1897) [...] che aveva segnato l'opera dei 'padri della patria' ‒ e l'affermarsi di una luna) di Uri Zohar.
Attore di teatro e di cinema, regista autodidatta, Zohar rappresentò de la modernité, Paris 1997.
D. Fainaru, Dall'Est europeo al Medio Oriente: l'anima ...
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PASOLINI, Pier Paolo
Walter Siti
PASOLINI, Pier Paolo. – Nacque a Bologna il 5 marzo 1922, primogenito di Carlo Alberto (ufficiale di carriera, appartenente al ramo secondario di una nobile famiglia [...] platonici come base per il teatro, un ritorno alla primitività De Mauro, P. critico del linguaggio, in Galleria, 1985, 1-4, pp. 16-22; E. Golino, P., il sogno di una cosa, Bologna 1985; G. Santato, P.P. P.: l’opera, Vicenza 1987; P. Bellocchio, L ...
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Scrittura
Antonio Costa
Il rapporto tra scrittura e cinema
Forse nessuno come François Truffaut ha saputo rappresentare al cinema l'atto dello scrivere. Si pensi, in particolare, a due film interpretati [...] e le mette all'opera grazie alle nuove possibilità tecniche. Del resto nella narrativa ottocentesca non mancano esempi di prefigurazione del dispositivo cinematografico: da ricordare L'Ève future (1886) di Ph.-A.-M. Villiers del'Isle-Adam, in cui ...
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Letteratura
Tullio Kezich
Il rapporto tra letteratura e cinema
Sui rapporti fra l. e cinema esistono da sempre due modi opposti di considerare il problema. Per alcuni il cinema, sotto l'aspetto narrativo, [...] teatro. Altri invece sostengono che il cinema, quando assume le autentiche caratteristiche di un'arte nuova, deve totalmente affrancarsi dalla l. e affermare i propri valori solo con opere il racconto Boule de suif di G. de Maupassant spostato nel ...
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Marcello Mastroianni
È impossibile scrivere di un grande attore separandolo dalle sue interpretazioni. L'attore è un corpo sensibile che si adatta ai diversi personaggi che interpreta, come uno scrittore [...] ho avuto la fortuna di assistere a teatro a una prova čechoviana di Mastroianni, ma meritano la sua partecipazione. L'opera nel suo complesso appare eclettica . Mastroianni ragazzo si fa presentare a De Sica, è De Sica il suo primo punto di riferimento ...
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Egitto
Giuseppe Gariazzo
Cinematografia
Stato indipendente sin dal 1922, l'E., pur continuando a subire per alcuni decenni la dominazione politica e culturale inglese, divenne presto un punto di riferimento [...] Ḥarb) e per la Società Misr per il teatro e il cinema (1925), alla quale si legò ). In rapporto con la città si colloca anche l'opera di Muhammad Khan, che ha esordito nel 1978 con Stati Uniti.
Bibliografia
Égypte 100 ans de cinéma, éd. M. Wassef, ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...