Poeta e critico portoghese (Lisbona 1888 - ivi 1935). Artefice principale del rinnovamento della letteratura portoghese nel 20° sec., P. anticipò molte delle novità letterarie europee. Attraverso le varie [...] pubblicato come opera di vari «eteronimi» o autori immaginari (Alberto Caeiro, Álvaro de Campos, come assoluta finzione, teatro delle molte maschere in le lingue, P. non è solo l'artefice principale del rinnovamento della letteratura portoghese ...
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Scrittore, poeta e saggista portoghese (Mexilhoeira Grande, Portimão, 1949 - Lisbona 2024). Una delle voci più significative della poesia portoghese, è l'esponente di spicco di quella poetica del "ritorno [...] prose di O voo do Igitur num Copo de dados (1981), in cui è evidente l'influenza di S. Mallarmé e della poesia simbolista , 2004) e al teatro (Flores de estufa, 1993). Tra le sue opere più recenti si ricorda il romanzo O enigma de Salomé (2007). Nel ...
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Poeta inglese (Londra 1837 - ivi 1909). Autore dotato di sensibilità, era incline all'edonismo e all'erotismo, che sono espressi nella sua produzione teatrale (Atalanta in Calydon, 1865; Poems and ballads, [...] conoscenza dell'opera del marchese de Sade, in cui S. vide riflessa la propria sensibilità, alimentata peraltro da innumerevoli suggestioni (dal cruento teatro uno dei vertici della sua poesia. L'interesse per la causa repubblicana, riacceso ...
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Drammaturgo spagnolo (Madrid 1600 - ivi 1681); dal 1609 al 1614 frequentò a Madrid il Collegio Imperiale tenuto dai gesuiti; studiò diritto canonico nelle università di Alcalá de Henares e di Salamanca. [...] storiche e mitologiche, drammi tragici, come El alcalde de Zalamea che è la più svelta, organica e artisticamente perfetta opera di Calderón, drammi d'intenzione filosofica, come La vida es sueño (che l'autore avrebbe poi rielaborato nella forma più ...
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Letterato (Firenze 1495 - Amboise 1556). Il carattere principale delle sue opere, piuttosto mediocri dal punto di vista stilistico, fu l'imitazione dei modelli classici nella lingua volgare. Dovette la [...] maggiordomo di Caterina de' Medici.
Opere
La sua opera letteraria, stilisticamente d'imitazione pindarica; tentò il teatro con un'Antigone, traduzione libera traccia dell'Ariosto, dedicato a Enrico II, e l'Avarchide (composto tra il 1550 e il 1554, ...
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Poeta lirico e drammatico e musicista spagnolo (Salamanca 1469 - León 1529), vissuto lungamente in Italia. Autore dell'opera teatrale Églogas e di un importante Cancionero.
Opere
Il Cancionero (1496) [...] generalmente si chiudono con un villancico nel quale l'elemento musicale è strettamente connesso a quello letterario. teatro fino a Lope e Tirso. Il secondo tipo è più elaborato, e più vicino alla commedia italiana, alla Cárcel de Amor di Diego de ...
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Romanziere scozzese (Edimburgo 1745 - ivi 1831). Avviato alla professione legale, la esercitò fin quando (1804) divenne esattore delle imposte per la Scozia, pur coltivando sempre l'attività letteraria [...] sentimentale, The man of feeling (1771), alla maniera di L. Sterne, che rimane la sua opera migliore. Seguirono, dello stesso genere: The man of the world (1773) e Julia de Roubigné (1777). Pubblicò due giornali impostati sul modello dello Spectator ...
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Scrittore francese (Parigi 1888 - Neuilly 1948). Cattolico, di un pessimismo quasi giansenistico, indaga il problema della grazia e del male in figure e aspetti della provincia francese. Visse qualche [...] de Satan (1926), rimane la sua opera migliore. Seguirono: L' imposture (1927); La joie (1929); Un crime (1935); Journal d'un curé de campagne (1936); Nouvelle histoire de robots (1947); Le chemin de la croix des âmes ...
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Scrittrice francese (Cairo 1920 - Parigi 2011). Dopo aver compiuto gli studî in Egitto, si stabilì in Francia (1946), dove si è affermata soprattutto per la sua opera poetica: Double pays (1965); Contre-chant [...] jour, 1960; L'autre, 1969 (trad. it. 2010); Nefertiti et le rêve d'Akhnaton, 1974; Les marches de sable, 1981; La La femme de Job, 1993; Message, 2000) e novelle (Les corps et le temps, 1978), ha scritto inoltre per il teatro Bérénice d'Egypte ...
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Scrittore romeno (Trifeşti, Iaşi, 1808 - Iaşi 1868). Ricoprì varie cariche politiche, specie in campo finanziario, conobbe il confino e l'esilio. Diresse, con Alecsandri e Kogălniceanu, il Teatro Nazionale [...] fornì una quindicina di drammi e commedie. Nella sua opera, raccolta nei quattro volumi intitolati Păcatele tinereţelor ("I peccati (1837), le novelle romantiche Zoe (1837), e O alergare de cai ("Una corsa di cavalli", 1840), la novella storica ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...