Scrittore piemontese, fratello di Davide, nato a Torino l'11 dicembre 1852, morto il 29 ottobre 1911. Si dedicò dapprima alla pittura alla scuola del Gamba, e dopo lunghi viaggi di studio all'estero, in [...] de' Medici, 1874; Ecco l'Italia, 1879; Ritorno d'Italia, 1880; Al rogo la strega!, 1880) e paesaggi e quadretti di genere: l suo tono modesto, onesto, l'opera, nata da una reale raccolta postuma: La Straniera, Novelle e Teatro, Torino 1915; e B. Croce ...
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RONCONI, Luca
Roberta Ascarelli
Attore e regista teatrale, nato a Susa, Tunisia, l'8 marzo 1933. Conseguita la maturità classica nel 1951 al liceo Tasso di Roma, s'iscrisse alla facoltà di giurisprudenza [...] compagnia De Lullo Falk Guarnieri Valli Albani nel 1957. Per la stagione 1960-61 ha formato con I. Occhini e L. l'opera si forma, da dove viene fuori, i suoi rapporti culturali con l'ambiente da cui nasce". Dal 1974 direttore della sezione Teatro ...
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TORELLI, Giacomo
Valerio Mariani
Scenografo, nato nel 1608 a Fano, morto ivi nel 1678. Allestitore di spettacoli fastosi, con sfoggio di architettura teatrale e industriose innovazioni tecniche, fu [...] in doppio palcoscenico del "fondale" si affermarono prima nel teatro di S. Giovanni e Paolo a Venezia in cui In particolare sull'opera di G. T., cfr. H. Prunières, L'opéra italien en France avant Lulli, Parigi 1913; id., Le ballet de cour en France ...
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GENET, Jean
Roberta Ascarelli
Drammaturgo, poeta e romanziere francese, nato a Parigi il 19 dicembre 1910. Dopo un'adolescenza trascorsa tra orfanotrofio, riformatorio e prigione, ha iniziato (1940) [...] del'Athenée da Jouvet nel 1947 e Haute surveillance, messo in scena nel 1949). La pubblicazione della sua opera 1967) si precisa la suggestione di Artaud nella definizione di un teatro che, se è capace di ("attingere alle regioni profonde dell' ...
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VALENTE, Antonio
Paolo Zippel
Scenografo e architetto, nato a Sora il 14 luglio 1894, morto a Roma il 30 giugno 1975. Compiuti gli studi presso la Scuola superiore d'ingegneria e quella di architettura [...] luministica, V. realizzò, tra l'altro, le scene per La veglia dei lestofanti - ovvero L'opera da tre soldi- di e la realizzazione (1929) dei teatri ambulanti detti ''Carri di Tespi''. Come architetto V. operò molto sia all'estero (Romania, Grecia ...
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SERAFIN, Tullio
Direttore d'orchestra, nato a Rottanova di Cavarzere (Venezia) l'8 dicembre 1878. Studiò al Conservatorio di Milano violino e viola con il De Angelis e composizione con Saladino e Coronaro, [...] con l'Aida e con la Germania (di A. Franchetti). Diresse in seguito stagioni liriche nei principali teatri .F. Malipiero (in forma di concerto). Dal 1934 è direttore del Teatro Reale dell'Opera di Roma. Ha composto una Sonata per viola e pianoforte. ...
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NONO, Luigi
Musicista, nato a Venezia il 29 gennaio 1924. Allievo di Bruno Maderna e di Hermann Scherchen, appartiene alla nuova avanguardia italiana di derivazione dodecafonica.
Fra i suoi lavori principali [...] -orchestrali Tre epitaffi per Garcia Lorca (1952-1953), La victoire de Guernica (1954), Il canto sospeso (1956), Lu terra e la n. 2 (diario polacco '58), l'opera teatrale Intolleranza 1960 (rappresentata al teatro La Fenice di Venezia il 13 aprile ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] opera geografica, in Riv. geogr. ital., 1918-20. Per i gesuiti in Oriente di questo periodo v. L. de Guzman, Historia de las Misiones de la Comp. de vocale. - La più ricca produzione appartiene al teatro. L'imperatore Ming-huang, della dinastia T'ang, ...
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Storia della conoscenza. - Il nome Alpi si trova per la prima volta in Erodoto (lV, 46), che ricorda l'Alpis e il Karpis come due affluenti del Danubio; ma è probabile che lo storico greco, piuttosto che [...] ecc.; id., e E. Argand, Sur les grandes nappes de recouvrement de la zône du Piémont, in C. R. Ac. sc., a cui tale limite va soggetto per l'opera dell'uomo.
La zona del pascolo , la zona alpina occidentale fu teatro di numerose guerre. Nel 508 circa ...
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Presso i Greci la parola έκκλησία "assemblea" significava l'adunanza generale del popolo nella pubblica piazza allo scopo di prendere deliberazioni politiche (così anche in Atti, XIX, 32,39 segg.); quindi [...] a vòlta, delle terme, ecc., o come una sala da teatro: planimetria suggerita da ragioni pratiche, qual'era il bisogno di avere a Roma, facendone un ufficio della congregazione De Propaganda Fide, l'Opera per la propagazione della fede, sorta in ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...