(ingl. Ireland; irl. Éire) Una delle grandi isole costituenti l’arcipelago britannico (84.420 km2 con circa 5.120.000 ab.), situata tra 51°26′ e 55°22′ lat. N e 5°35′ e 10°21′ long. O. La bagnano a O l’Oceano [...] 1950 e il 1958, il teatro languente con un gruppo di tragicommedie. L’appello insito nell’opera di O’Casey per migliori Regional technical college di Bishopstown a Cork (1996), opera di S. de Blacam e J. Meagher. Neorazionalisti sono anche i ...
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Pierluigi Ledda
Il destino di Casa Ricordi e la fortuna delle opere di Verdi sono indissolubilmente allacciati, nel senso che lo sviluppo e il diffondersi delle attività dell’editore milanese furono fortemente [...] Ricordi in luoghi strategici: a Firenze (Via de' Calzajoli) e a Londra (Piccadilly).
Quando teatri, primo tra tutti la Scala. È Bartolomeo Merelli, l’impresario del celebre teatro milanese e amico di Giovanni, a lanciare l’esordiente Verdi con l’opera ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a O e NO con la Germania, a S con l’Austria, a SE con la Slovacchia e a NE con la Polonia.
Il suo territorio, corrispondente a quello delle due regioni storiche della [...] moderna poesia ceca. Il teatro romantico fu agli inizi sotto l’influsso di quello viennese: spiccano e H. von Aachen e lo scultore A. De Vries, cui si deve la variante più sofisticata individualità creativa è l’opera di ispirazione costruttivista ...
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La prima età dell’uomo, compresa, in senso stretto, fra la nascita e l’uso completo della parola, ma di solito estesa sino a comprendere la fanciullezza. È suddivisa nei seguenti periodi: neonato (fino [...] ’avventura, ma con un forte impianto pedagogico è l’opera di F. de Fénelon Le avventure di Telemaco (1699). Nel secolo impulso alla rinascita dell’interesse critico per il teatro elisabettiano). Le opere più famose del nuovo genere, che trovò presto ...
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(o al-Maghreb) Nome («Occidente») con il quale gli Arabi designano complessivamente i paesi dell’Africa settentrionale, a O dell’Egitto, spesso in opposizione a Mashriq «Oriente». Varie le accezioni, dalla [...] e drammaturgo, che dopo il 1970 animò un teatro dai temi politici in lingua araba; M. espressi anche M. Dib (Qui se souvient de la guerre, 1962), Mammeri (L’opium et le bâton, 1965), la scrittrice Bannīs, che con la sua opera di poeta e critico si ...
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(Tōkyō) Città capitale del Giappone (37.468.302 ab. nel 2017, considerando l’intera agglomerazione urbana), situata in una profonda baia della costa orientale dell’isola di Honshu, alla foce dei fiumi [...] pittura Ukiyo-e; sensibile fu anche l’aumento di teatri di kabuki. All’inizio del arte moderna (1969) di Y. Taniguchi. L’opera di K. Tange nella capitale ha raggiunto de Meuron (Prada store, 2003).
Il ruolo di T. come uno dei maggiori centri per l’ ...
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Scrittore (Catania 1840 - ivi 1922). Autore di novelle e romanzi, il cui stile e linguaggio hanno rinnovato profondamente la narrativa italiana, V. è considerato il più autorevole esponente del verismo. [...] del terzo romanzo, che fu pubbl. post. da F. De Roberto, 1922). I Malavoglia ritraggono la storia d'una poverissima ). Anche nel teatrol'ispirazione più alta si attua nel vigoroso racconto di una dolente umanità, specialmente nell'opera più valida, ...
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La vasta azione svolta dalla Chiesa cattolica nel 16° sec. e in parte del 17° per restaurare una più intensa, viva, sincera e disciplinata vita religiosa, realizzando quella «riforma nel capo e nelle membra», [...] (Degli errori e degli abusi de’ pittori circa l’historie) e, in maniera più profonda e sistematica, nell’opera di G. Paleotti (Discorso intorno delle arti figurative, della musica e del teatro, espressioni che facendo leva sul sentimento risultarono ...
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Architetto tedesco (Aquisgrana 1886 - Chicago 1969). Presidente del Novembergruppe (1923), vicepresidente del Deutscher Werkbund (1926-31) e direttore artistico del programma per l'allestimento del quartiere [...] l'opera di F. L. Wright: esempio di tali composite influenze sono i progetti per la casa Kröller Müller a L più durevolmente, con il gruppo De Stijl, attraverso T. van Doesburg progettato nel 1953 la sede del Teatro Nazionale a Mannheim e ha realizzato ...
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Commediografo francese (Slatina, Romania, 1909 - Parigi 1994). Esponente del teatro dell'assurdo, ha usato la comicità paradossale e il nonsense per mettere in scena l'angoscia e l'irrazionalità della [...] sulla validità della sua opera drammatica, I. veniva riconosciuto fra gli esponenti più validi del teatro dell'assurdo, che , ma rappresentata solo nel 1955); Le tableau (1955); L'impromptu del'Alma (1956); Le nouveau locataire (1957); Tueur sans ...
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mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...
posa
pòsa s. f. [der. di posare]. – 1. Pausa, sosta, più o meno lunga, che interrompe la continuità di un’attività, e spec. di una fatica, di una condizione penosa e sim.; in questa accezione è quindi spesso sinon. di requie, pace, riposo,...