Irons, Jeremy (propr. Jeremy John)
Grazia Paganelli
Attore teatrale e cinematografico inglese, nato a Cowes (Isola di Wight) il 19 settembre 1948. Fin dai primi film interpretati I. si è imposto soprattutto [...] esordì a teatro con la Old Vic Company recitando nei ruoli più diversi, spaziando dalle opere di W. francese innamorato di una cantante d'opera che è in realtà un uomo. Tesa e particolarmente convincente era stata la prova d'attore offerta in Damage ...
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Genere di spettacolo misto di musica, danza e prosa, legato da un sottile filo conduttore che offre il pretesto per una serie di quadri o scenette, d’intonazione comica o ironica, ispirati all’attualità.
La [...] è il 1867; la prima r. è in dialetto milanese ed è rappresentata al teatro Fossati di Milano: Se sa minga di A. Scalvini e C. Gomes. Fino per le musiche prende a prestito canzoni d’ogni tempo o brani d’opera adatti a essere parodiati. Dal 1923 ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] .-Cicéri, C.-A. Dambon, e gli altri ‘associati’ dell’Opéra) prese il sopravvento, mentre in Gran Bretagna si imponevano J. Henderson – che fu per alcuni anni una vetrina mondiale del teatrod’avanguardia – P. Brook presentò nel 1968 Orghast (con una ...
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Sgalambro, Manlio. – Filosofo, paroliere e cantautore italiano (Lentini 1924 - Catania 2014). Intellettuale tra i più eversivi e indipendenti del panorama culturale italiano, fuori dei quadri accademici [...] 2005; Niente è come sembra, 2007) e libretti d’opera (Il cavaliere dell'intelletto, 1994; Socrate impazzito, e A. Celentano, S. ha realizzato felici escursioni nel teatro di impegno civile (come nell’opera di P. Pollina Ultimo volo, 2007, in cui ha ...
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Regista, coreografa, cantante e compositrice statunitense (n. Lima 1943). Dopo avere studiato coreografia a Bronxville (New York) con B. Shoenberg, ha svolto una multiforme attività nell'ambito del teatro [...] d'avanguardia, perseguendo una totalità espressiva in grado di spaziare dalle arti visive alla musica. Combinando la danza con il canto e con il teatro ha proposto una sorta di opera, inizialmente concettuale e sciolta da ogni struttura, poi più ...
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Regista giapponese (Kawaguchi 1935 - Tokyo 2016). Particolarmente noto per le sue produzioni in lingua giapponese di W. Shakespeare e delle tragedie greche, nelle sue regie N. ha saputo ben coniugare la [...] alle tecniche di recitazione del teatro occidentale. Nell'ambito del movimento del teatrod'avanguardia sviluppatosi a Tokyo negli età superiore ai 55 anni chiamato Saitama gold theatre.
Opere
Esordì nella regia con la commedia di K. Shimizu Shinjō ...
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Regista teatrale spagnolo (n. Reus 1951). Artista poliedrico, P. è regista di prosa e d'opera, affascinato dal tema barocco dell'illusione teatrale, fautore di un teatro come luogo di piacere e spazio [...] 'utopia.
Vita e opere
Dopo studi di lettere e filosofia, recitò in piccoli ruoli con il Teatro Estudi, rivelandosi con Teatro nazionale di Varsavia), P. è stato direttore del Centro dramático nacional di Madrid (1983-89) e poi dell'Odéon-Théâtre d ...
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Giornalista, commediografo e regista teatrale (Verona 1875 - Milano 1952); dal 1903 redattore del Corriere della sera, nel 1914 succedette a G. Pozza nella critica drammatica, che esercitò fino alla morte, [...] guerra mondiale organizzò al fronte (1917) il "Teatro del soldato" e fondò e diresse La Tradotta, satirica, Turlupineide (1908), che ebbe grande successo. Compose anche varî libretti d'opera: Madame Sans-Gêne, per U. Giordano; Turandot (in collab. ...
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, La Gruppo teatrale catalano. Si rivelò con Acciones (1983), performances ispirate alle tecniche acrobatiche del circo. Mediante un lavoro sull'attore centrato sull'interiorizzazione e sull'ascetismo, [...] creazione collettiva, il gruppo ha aspirato a creare un teatrod'azione e di strada, tribale, violento, barbarico, in (1994), Manes (1996), Obs (2000). Interessato anche all'opera (Atlantida, Martirio de san Sebastián, La condenación de Fausto) e ...
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Scrittore e pedagogo tedesco (Annaberg, Sassonia, 1726 - Stötteritz, Lipsia, 1804). Il comune amore per il teatro lo legò in amicizia, per alcuni anni (1745-48), con G. F. Lessing, dal quale si allontanò [...] nonostante l'opposizione di Gottsched, Die verwandelten Weiber, 1752, cui seguirono varî testi d'opera buffa). Sia pure al suo livello, W. contribuì efficacemente alla sprovincializzazione del teatro tedesco, liberandolo da schemi da tempo inariditi. ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...