Scrittrice italiana (n. Napoli 1953). Laureata in Filosofia e diplomata in regia presso l'Accademia d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico” di Roma, ha lavorato in teatro come regista e autrice. Sin da giovanissima [...] Internazionale Eugenio Montale), La fatica dello stormo (2013). Il suo primo romanzo è del 2003 L'arciere d'infanzia, Premio Bagutta per la sezione Opera Prima, a cui sono seguiti, Il genio dell'abbandono (2015) e La compagnia delle anime finte (2017 ...
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Scrittore e uomo politico catalano (Vic 1813 - Madrid 1871). Di vivace ingegno, ha lasciato un'opera vasta e frammentaria, nella quale spiccano Emancipación literaria didáctica (1837), libro di precettistica [...] in versi, d'ispirazione romantica; Mis flores (1837); Mi deportación (1839); La revolución de Julio (1854); Solimán y Zaida (1842) e Los políticos en camisa (1842). Per il teatro tragico scrisse fra l'altro Don Sancho el Independiente (1837) ...
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Poeta e drammaturgo romeno (n. Sàmpetru-Braşov 1878 - m. 1948). Nei primi decennî del secolo girò con una sua compagnia, svolgendo anche operad'irredentismo, per le città della Transilvania; fu egli stesso [...] attore, come la moglie, Olimpia Alexandra B.; dal 1919 al 1939 diresse il Teatro Nazionale di Cluj. Dei suoi lavori drammatici, il miglior successo arrise all'atto unico Se face ziuă ("Si fa giorno", 1914), ispirato alle lotte per la libertà dei ...
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Giornalista italiano (Livorno 1838 - Roma 1932). Volontario con Garibaldi nella campagna del 1866, insegnante per molti anni (1887-1914) di letteratura italiana negli istituti tecnici di Roma, diresse [...] e, per alcuni decennî, critico drammatico del Giornale d'Italia, con lo pseudonimo Tom. Scrittore piacevole, il genio e le opere, 1887; Rossini, 1898; Goldoni e il suo teatro, 1907; Come si è fatta l'Italia, 1913. Ma l'opera sua più notevole restano ...
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Scrittore statunitense (Hanover, Pennsylvania, 1861 - Clifton Springs, New York, 1927). Iniziò la carriera letteraria con romanzi di carattere esotico: Miss Cherry-Blossom of Tokyo (1895); Madame Butterfly [...] (1898) che, attraverso la riduzione per il teatro fatta da D. Belasco, fornì il libretto all'opera di G. Puccini; Billy-Boy (1906), che egli stesso ridusse (1915) per il teatro quando, accostatosi nei racconti sempre più a modi naturalistici, li ...
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Scrittore cileno (Valparaíso 1884 - Santiago 1963). Dai racconti di Un perdido (1918), nei quali trasfuse con sensibilità la sua esperienza di vita, a El hermano asno (1922), a Páginas de un pobre diablo [...] si andò sempre più affinando verso uno psicologismo d'intonazione decadente. Il successo di Los hombres del hombre, del 1950, indusse la critica a una nuova lettura dell'opera di B., in particolare del suo teatro (Lo que niega la vida, 1913; Vivir ...
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Poeta, drammaturgo, regista e teorico francese del teatro (Parigi 1886 - ivi 1965). Tra le raccolte poetiche, ricordiamo Aegri somnia (1920) e Le Pèlerin d'Assises (1922). L'opera teatrale è abbondante [...] e comprende celebrazioni (Compassion de Notre-Dame, 1932, Jeanne d'Arc, 1933), farse, commedie, adattamenti (Picrochole, 1936). e il Théâtre de l'Oncle Sébastien (1935), per l'infanzia. Fu anche autore di opere teoriche e storiche sul teatro. ...
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Scrittore danese (Copenaghen 1868 - ivi 1914); più che all'opera narrativa deve la sua popolarità ad agili commedie, che, nel teatro danese di fine secolo, si distinsero per l'ironia e per l'audacia realistica, [...] sì da essere spesso censurate: Karen Bornemann (1907); Det gyldne skin ("Il vello d'oro", 1908); Idas bryllup ("Le nozze di Ida", 1911: scritta nel 1902, era stata in un primo tempo rifiutata). Insieme a Henrik Pontoppidan adattò alla scena il ...
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Scrittore russo (n. Kuldiga 1892 - m. in prigionia 1939). Cultore di teatro (fu collaboratore di S. Ejzenštejn e di V. Mejerchol´d, tradusse e diffuse l'opera di B. Brecht) e di cinema, fece parte di varî [...] gruppi letterarî, svolgendo un'intensa attività come saggista e teorico della letteratura. Scrisse poesie, di evidente matrice futurista (Železnaja pauza "Pausa di ferro", 1919), e drammi, rappresentati ...
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Scrittore francese (Parigi 1718 - ivi 1805); protetto da Voltaire, scrisse numerose poesie d'occasione, alcune odi e le Lamentations de Jérémie, 1757, che sono la sua opera poetica principale; si dedicò [...] di romanzi sensazionali, di cui pubblicò tre serie: Les délassements de l'homme sensible, 2 serie di 6 voll. ciascuna, 1783-87; Les épreuves du sentiment, 6 voll., 1806. Al teatro diede drammi e tragedie di un genere macabro e terrificante. ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...