(App. II, I, p. 745)
Pittore, scrittore e poeta spagnolo, morto a Figueras il 23 gennaio 1989. Negli anni Quaranta, trascorsi fino al 1947 negli Stati Uniti, all'attività pittorica e all'illustrazione [...] A Figueras nel 1974 è inaugurato il Teatro Museo Dalí, in tutto rispondente al suo contraddizione. Nella eterogeneità dell'opera, che tra gli anni 'arte, conseguendo comunque lo scopo di costituirsi oggetto d'attenzione e discussione. Vedi tav. f. t. ...
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VARGAS LLOSA, Mário
Ruggero Jacobbi
Scrittore peruviano, nato ad Arequipa il 28 marzo del 1936. Dopo aver iniziato gli studi letterari all'università di Lima, li portò a compimento in Spagna. Da Madrid [...] attività giornalistica.
La sua prima opera pubblicata fu un lavoro teatrale su Flaubert, sul romanzo cavalleresco e sul teatro peruviano.
Bibl.: Autori vari, Mesa Bo, in Corriere della sera, 18 febbr. 1972; D. Puccini, in Paese Sera, 5 nov. 1973; M ...
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Scrittrice statunitense, nata a Cornwall-on-Hudson (New York) il 12 giugno 1892, morta a New York il 18 giugno 1982. Studia arte a New York ed esordisce giovanissima come giornalista. La sua prima opera, [...] greco-elisabettiano in versi, un esempio estremo di teatro alienante per le difficoltà del linguaggio e le dotta e misterica.
Altre opere: Selected works, 1962, 1980; Interviews, a cura di A. Barry, 1985.
Bibl.: E. Zolla, D. Barnes, in Studi ...
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WAIBLINGER, Wilhelm
Leonello Vincenti
Poeta tedesco, nato a Heilbronn il 21 novembre 1804, morto a Roma il 17 gennaio 1830. Precoce e sfrenato, era già al ginnasio di Stoccarda autore di liriche, d'una [...] una tragedia (Liebe und Hass) e d'un voluminoso Tagebuch. E frequentava il teatro di corte, ed aveva rapporti con i in Germania a sentire l'influsso di Byron: lo subì nell'opera letteraria e anche nella vita, col suo filellenismo, la sua teatralità ...
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LENZ, Siegfried
Luigi Quattrocchi
Scrittore tedesco, nato a Lyck (Prussia Orientale) il 17 marzo 1926. Autore assai produttivo, ha svelato una felice vena ironico-satirica, non sempre però rasserenante, [...] insistente, e quindi più caratterizzante, è però l'operad'impegno critico frontale, specie in alcuni romanzi che, pur di esso. Con minore insistenza L. ha lavorato anche per il teatro, focalizzando il tema della libertà e della colpa di fronte a un ...
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Poeta e saggista, nato a Bari da famiglia leccese il 6 gennaio 1914, morto a Roma il 19 dicembre 1970.
Nella sua poesia (La luna dei Borboni, 1952; Dopo la luna, 1956; La luna dei Borboni e altre poesie, [...] all'antologia dei poeti surrealisti (1963, 19882) e alle traduzioni del teatro di Lorca (1952), della Versione celeste di Larrea (1969), delle poesie e valorizzazione l'opera in prosa sparsa su vari periodici e comprendente prose d'invenzione, prose ...
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(App. II, I, p. 113)
Poeta, commediografo e pittore spagnolo. Dopo un lungo esilio trascorso tra l'Argentina e l'Italia, rientra in Spagna nel 1977 ed è eletto deputato per il Partito comunista spagnolo [...] ), uno degli esempi più perfetti del teatro politico-popolare della letteratura spagnola. Tra le opere poetiche dell'esilio ricordiamo: A la ottenuto nel 1965 il primo premio della 5ª Rassegna d'arte figurativa di Roma. Come esempio della prosa di A ...
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Narratore, saggista, drammaturgo americano, nato a New York il 2 agosto 1924, da un pastore protestante. Fu egli stesso ministro per tre anni; svolse poi varie attività soprattutto a New York ma anche [...] appassionati, sono andati esplorando, in un crescendo d'ira e di coinvolgimento, la condizione del . B. è autore di teatro: da The amen corner apparso problematica religiosa e morale delle sue prime opere, al più recente e meglio conosciuto Blues ...
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Scrittore tedesco, nato a Offenbach il 15 ottobre 1901. È stato dal 1925 al 1930 corrispondente da Berlino della Frankfurter Zeitung; trasferitosi nel 1933 a Zurigo - mentre i suoi scritti d'intonazione [...] la parte più cospicua della sua opera e ha trovato fino ad oggi parte anche Schwestern Usedom (1948), storia d'un adulterio sullo sfondo della vita e Sophie Charlotte und Danckelmann (1949), mentre al teatro ha dato la commedia Geld (1924) e il ...
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Narratore, saggista e autore drammatico francese, nato a Costantina in Algeria il 7 novembre 1913. Laureato in filosofia ad Algeri, viaggiò a lungo in Francia, Italia e Germania. Esordì con alcuni saggi [...] 'opera di C. è la coerenza dei suoi temi. I saggi filosofici costituiscono un commento ideale al teatro éternel, in L'Arche, VI, ottobre-novembre 1944; G. Debenedetti, L'avventura dell'uomo d'occidente, in Comunità, 1 e 2, Roma 1946; A. J. Ayer, A. ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...