Barrymore, Lionel
Callisto Cosulich
Nome d'arte di Lionel Blythe, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Filadelfia il 28 aprile 1878 e morto a Van Nuys (California) il 15 novembre 1954. [...] Brown.
Fin da bambino recitò episodicamente in teatro, ma il suo vero debutto avvenne a a Broadway. Nel frattempo frequentò diverse scuole d'arte in patria e in Gran Bretagna, fratello John), e persino un'opera lirica, tutti eseguiti con successo ...
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Rubini, Sergio
Massimo Causo
Attore, sceneggiatore e regista cinematografico, nato a Grumo Appula (Bari) il 21 dicembre 1959. Interprete deciso e sensibile di personaggi in bilico tra una certa inadeguatezza [...] il teatro. Trasferitosi a Roma appena diciottenne, ha frequentato l'Accademia nazionale d'arte drammatica 'Silvio D'Amico', di questo film è stata poi ribaltata da R. nella sua opera successiva, L'anima gemella (2002), contaminazione di fantasy e noir ...
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Bentivoglio, Fabrizio
Sabina Tommasi Ferroni
Attore cinematografico e teatrale, nato a Milano il 4 gennaio 1957. Dotato di una forte espressività e di notevoli capacità tecniche, e in particolare sintonia [...] , ha frequentato la scuola di recitazione del Piccolo Teatro di Milano nel 1976-77, lavorando con Giorgio Strehler elettive dei fratelli Taviani è ritornato a recitare in un'operad'impianto letterario, per poi offrire, come protagonista di Pianese ...
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Dardenne, Jean-Pierre e Luc
Carlo Chatrian
Registi e produttori cinematografici belgi, nati rispettivamente ad An-gis il 21 aprile 1951 e ad Awirs il 10 marzo 1954. Con la loro opera si sono ricollegati [...] messaggio forte, in senso etico prima che artistico.
Cresciuti nella regione siderurgica della Mosa, tradizionale teatro di lotte operaie, i fratelli D. intrapresero studi divergenti; Jean-Pierre seguì i corsi di arte drammatica all'IAD (Institut des ...
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Operazione con cui un film viene dotato di un sonoro diverso da quello originale, per eliminare difetti tecnici o di recitazione, o trasferire il parlato in una lingua diversa.
Cenni storici
L’avvento [...] hanno reso celebre la scuola di d. italiana, che nel tempo ha visto impegnati attori prestigiosi, sia di teatro (A. Pagnani, P. Stoppa, e complesso. Prima di arrivare al d. vero e proprio bisogna adattare l’opera originale. Nella prima fase si ...
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Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) [...] , l'utopia di una società senza classi a cui l'operad'arte deve saper rispondere con la produzione di forme adeguate ai crescita, sembrandogli il cinema una forma espressiva più "potente" del teatro - gli anni dal 1924 al 1929 si caratterizzano per l ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] espressivi del corpo umano. Fu Molière nel Seicento a operare la fusione tra r. classicista e tecnica dei comici dell a partire dalla fine dell’Ottocento, generalmente annesse a teatrid’arte o sovvenzionate. In Italia furono numerose le scuole di ...
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Filosofia
Movimento filosofico tendente a rivalutare l’esistenza obiettiva del reale, soprattutto contro il soggettivismo della filosofia idealistica. Come movimento filosofico il n. sorse tra la fine [...] ben presto, nonostante la pubblicazione dell’opera collettiva New Realism: cooperative studies in O. Lovejoy, J.B. Pratt, A.K. Rogers, D. Drake, C.A. Strong, R.W. Sellars, non professionisti; il rifiuto del teatro di posa e la scelta prevalente ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] mito di Orfeo è stato più volte rielaborato da J. Cocteau, nel teatro (con la tragedia Orphée, 1927) come nel cinema (Orphée, 1950; Le testament d'Orphée, 1960).
Tra le opere musicali, oltre a quella di Monteverdi, vanno ricordate: La morte di Orfeo ...
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Costumista italiana (n. Rosignano Marittimo 1941). Ha prediletto sempre il film in costume lavorando con registi come M. Scorsese e S. Leone con i quali ha ricostruito le varie epoche basandosi su una [...] quando la chiamò F. Fellini, dapprima per Prova d'orchestra (1979), poi per realizzare le oniriche fantasie attività di costumista teatrale: attiva nell'opera lirica (con L. Visconti, Manon Lescaut, 1973) e nel teatro di prosa, in collaborazione fra l ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...