Scrittore di lingua tedesca, nato a Rustschuk (Bulgaria) il 25 luglio 1905, premio Nobel 1981 per la letteratura. Di famiglia ebrea di radice sefardita, si è formato a Vienna, dove anche ha scritto o almeno [...] le tre opere in traduzione italiana nel volume Teatro, 1982).
Della ricca serie di opere saggistiche occorre Il romanzo tedesco del Novecento, Torino 1973, pp. 315-32; D. Barnow, Significato e metamorfosi. Il problema della obiettività nelle scienze ...
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HERNÁNDEZ GINER, Miguel
Carmelo SAMONA'
Poeta spagnolo, nato il 30 ottobre 1910 a Orihuela (Alicante), morto nelle carceri falangiste di Alicante il 28 marzo 1942. Di famiglia contadina e di cultura [...] Lorca, a Guillén, ad Alberti.
Opere di poesia: Perito en lunas, romancero de ausencias, Buenos Aires 1958. Teatro: Quien te ha visto y quien y obra, in Revista Hispánica Moderna, VII, X, 1955; D. Puccini, Poesia e milizia di M. H., in Il Contemporaneo ...
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Scrittore russo, nato a Timonicha (Vologda) il 23 ottobre 1932. Figlio di contadini, operaio, esordisce in letteratura nel 1952 con un ciclo di poesie apparse sul giornale Sovetskij sport. Per un decennio [...] acqua chiara") rappresentata a lungo a teatro, denuncia la morte dei villaggi di pubblicistici si accentuano, sia nelle opere destinate ai più piccoli (le della verità"),in Znamja, 1 (1987), pp. 198-220; D. Urnov, O blizkom i dalekom ("Su ciò che è ...
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TESTORI, Giovanni
Alessandra Briganti
Narratore, drammaturgo e pittore, nato il 12 maggio 1923 a Novate Milanese. Si è laureato in filosofia presso l'università Cattolica di Milano e si è dedicato alla [...] di critico d'arte teatro sottratto alla rappresentazione e restituito alla funzione di un rito, e cioè di una forma di comunicazione diretta adibita a trasmettere la verità della condizione umana.
Parallela all'attività teatrale si sviluppa l'opera ...
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Scrittore tedesco, nato a Dresda il 7 maggio 1939. Figura di spicco nel panorama letterario della Repubblica Democratica Tedesca, ha seguito, al pari di altri, la parabola che va dall'adesione più o meno [...] più insistentemente coltivato, cioè il teatro, dove più a lungo che prima a Brema, 1987).
L'opera lirica e narrativa di B. 211 e 413-62; AA.VV., V. Braun, Monaco 1977; D. Mugnolo, ''Zum allmählichen Schlag ins Kontor der Geschichte''. La poesia ...
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VARESE, Claudio
Anna Dolfi
Critico e saggista, nato a Sassari il 23 agosto 1909. Allievo e perfezionando della Scuola Normale Superiore di Pisa, ove si era laureato con A. Momigliano, di cui fu assistente [...] e con i maîtres-camarades legati a quegli anni (D. Cantimori, C.L. Ragghianti, A. Capitini, da vicino il nascere stesso dell'opera di scrittori-amici quali G. Tasso al Seicento, da Metastasio e il teatro del Settecento a Foscolo, Manzoni, Pascoli, ...
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Scrittore e giornalista, nato a Roma il 28 settembre 1899, morto a Lariano il 4 gennaio 1977; collaboratore della Tribuna, dell'Idea Nazionale, del Corriere italiano, del Travaso delle idee, della Gazzetta [...] teatro (primissimo esemplare Centocinquanta la gallina canta, 1924; Il Ciambellone, 1925; L'inventore del cavallo, 1925; ecc.; la sua opera italiana del Novecento, Firenze 1940; P. Pancrazi, in Scrittori d'oggi, II, Bari 1946; U. Eco, introd. alla ...
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Scrittrice e drammaturga di lingua francese, nata a Orano (Algeria) il 5 giugno 1937 da genitori ebrei. Ha studiato ad Algeri e quindi si è trasferita in Francia, a Sceaux. Insegna letteratura inglese [...] remplacement (1968), è considerata a tutt'oggi un'opera fondamentale sullo scrittore irlandese. Negli anni Settanta, d'Hélène Cixous, Amsterdam 1988.
V. Andermatt Conley, Hélène Cixous. Writing the feminine, Lincoln-London 1991.
H. Cixous, Il teatro ...
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VILLIERS de L'ISLE-ADAM, Philippe-Auguste-Mathias, conte di
Leonardo VITETTI
Scrittore francese, nato il 7 novembre 1838 a Saint-Brieuc (Bretagna), morto il 19 agosto 1889 a Parigi. La passione delle [...] nel 1893 Nouveaux contes cruels et Propos d'au-delà; altri inediti si aggiungono più è il motivo di tutta l'opera, animata da una foga lirica incomposta sua forma nella prosa ricca, musicale, nel teatro filosofico e nel racconto ironico o fantastico. ...
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VONNEGUT, Kurt Jr
Biancamaria Tedeschini Lalli
Scrittore americano, nato a Indianapolis, Ind., l'11 novembre 1922; vive oggi nel Massachusetts. Questo narratore "mezzo satirista mezzo profeta", vicino [...] più recente "umor nero" del teatro americano, che era all'inizio soprattutto una caparbia volontà di vita. Tra le opere di V.: Mother night, New York 1961 Olderman, Beyond the waste land, ivi 1972; D. Goldsmith, Kurt Vonnegut: fantasist of fire and ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...