JAZZ
. Voce, d'origine incerta, designante l'arte già peculiare di un tipo d'orchestrina negro-americana da ballo, fondata su strumenti a fiato e batteria (jazz-band), che dal 1914-15 in poi si diffuse, [...] per motivi pratici come per la mancanza di una tradizione costituita, d'una scuola paragonabile p. es. all'araba, all'indiana, pubbliche opere.
Di quella musica: corale protestante, canzone popolare britannica, musica leggiera di fanfara, di teatro, ...
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Poeta drammatico, nato a Roma il 20 gennaio 1830, morto a Livorno il 30 agosto 1881. Apparso fra il decadere di quello che fu poi chiamato il basso romanticismo, e le prime avvisaglie di quelle idee che, [...] e d'ingenuità fanciullesca, di braveria e di ciarlataneria, d'ambizioni estetiche e di viltà: l'opera, concepita , dramma non finito.
Bibl.: F. Martini, Al teatro, Firenze 1895; G. Costetti, Il teatro italiano nel 1800, Rocca S. Casciano 1901; L. ...
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PAVAROTTI, Luciano
Lorenzo Tozzi
Tenore italiano, nato a Modena il 12 ottobre 1935. Ha studiato canto con A. Pola ed E. Campogalliani e, dopo aver vinto il Concorso internazionale di canto di Reggio [...] Teatro Municipale di quella città in La Bohème e nello stesso anno, a Belgrado, ha fatto la sua prima apparizione all'estero in La Traviata. Da allora ha cantato sempre più frequentemente fuori d Barcellona, all'Opéra di Parigi, all'Opera House di San ...
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Poeta drammatico nato a Prato nel 1875, vissuto a Firenze fino al 1906, poi a Milano e a Zoagli. I due primi lavori, La Terra e la Gaia Scienza, di argomento moderno, non lasciarono traccia, come un Ferdinando [...] viluppi e in tortuose ambagi, che solo il gesto tragico d'una ribellione disperata o di una vindice giustizia può spezzare. verbali, l'opera è anche ricca di elementi teatrali.
Bibl.: L. Tonelli, L'evoluzione del teatro contemporaneo in Italia ...
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. Famiglia di artisti veneti. Vincenzo, scultore e intagliatore, nato a Venezia nel 1854, frequentò varî studî di artisti veneziani, specialmente quello del Benvenuti; ma ben presto aprì bottega per proprio [...] Roma, Roma 1927; Darioski, G.C., in Costruire, febbraio 1927; id., L'arte e l'opera di G.C., in Lavoro d'Italia, 23 gennaio 1927; U. Nebbia, Il teatro reale dell'Opera di Roma, in Illustrazione italiana, 4 marzo 1928; id., Per la nuova decorazione a ...
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Avventuriero e poeta di teatro. Nato a Ceneda, oggi Vittorio Veneto, nel 1749, da ebreo divenne senza vocazione prete cattolico (1773), visse vita misera e dissipata a Venezia, insegnò nel seminario di [...] dal Bertati, eletto poeta dei teatri imperiali. Nel 1792, dopo aver ivi allora ignoti, il professore d'italiano, il dantologo: sempre F. Nicolini, Bari 1918; A. Marchesan, Della vita e delle opere di L. Da P., Treviso 1900; G. Boni, Studii danteschi ...
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TESAURO, Emanuele
Luigi Fassò
Letterato e storico, nato a Torino nel 1591, dal conte Alessandro, fossanese. Entrò a 20 anni nella Compagnia di Gesù, ma dovette uscirne a 44 per discordie coi confratelli; [...] fu tradotta pure in russo, opere di storia come i Campeggiamenti, o sia l'amor sincero (Torino 1665); al teatro diede tre tragedie vere e proprie: l' 1845, I, pp. 354-61; B. Croce, in Problemi d'estetica, 2a ed., Bari 1923, p. 311 segg.; G. Bertana ...
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Celebre contrabbassista e compositore, nato a Crema il 22 dicembre 1821, morto a Parma il 7 luglio 1889. A quattordici anni fu ammesso nel conservatorio di Milano ed ebbe a maestri, per il contrabbasso, [...] aprì la strada anche come direttore d'orchestra e compositore. A 24 a New Orleans, nuovamente all'Avana, al Teatro imperiale, e poscia all'Esposizione universale e nella prussiana, passò a Londra, ove scrisse l'opera buffa Alì Babà. Anche in Spagna e ...
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Scrittore nato a Torino nel 1884, fu dei non molti che in Italia si studiarono di trasportare sulla scena quella poesia cosiddetta crepuscolare, più o meno pallidamente fiorita negli ultimi anni dell'anteguerra [...] la rassegnazione alla mediocrità, ecc. Tipo, ormai raro, d'artista bohémien, e amico inseparabile di Nino Oxilia (v.), dalla stessa compagnia Talli al Teatro Manzoni di Milano, immediatamente si divulgò, per opera di molte altre compagnie, comprese ...
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PAËR, Ferdinando
Roberto Caggiano
Musicista, nato a Parma il 1 giugno 1771, morto a Parigi il 3 maggio 1839. Dopo il successo della sua prima opera, Circe (Venezia, 1891) fu nominato direttore d'orchestra [...] abbandonarla sotto l'accusa di aver cagionato il decadimento di quel teatro. Egli si difese pubblicando un opuscolo intitolato: M. Paër da camera del re.
Le sue opere, 43 in tutto, furono improntate allo stile di D. Cimarosa e di G. Paisiello fino ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...