FERRI, Cesare
Amalia Pacia
Nacque a Torino il 9 ag. 1863 da Augusto e da Giuseppina Ludovisi. Frequentò l'Accademia Albertina di Torino e, a soli diciassette anni, iniziò ad impratichirsi nel mestiere [...] valse quasi sempre della collaborazione degli scenografi. E. Polidori e P. Stroppa.
La lunga attività svolta per il teatroromano, di cui finora non sono stati identificati, né si conoscono, composizioni sceniche o bozzetti autografi, è documentata ...
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FARULLI, Ugo
Roberta Ascarelli
Nacque a Firenze il 4 apr. 1869 da Demetrio e Emma Bimboni. Destinato dalla famiglia alla carriera militare, egli non volle intraprenderla per l'attrazione provata per [...] prettamente toscana" (N. Leonelli). Dal 1909 al 1912 operò nella compagnia stabile del teatro Argentina di Roma, diretta da E. Paladini, e in questo teatroromano iniziò il suo impegno su testi di maggiore interesse artistico. "Ne La vedova scaltra ...
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BAGHETTI, Aristide
Anna Buiatti
Nacque a Civitavecchia il 25 febbr. 1874. Conseguita la licenza dell'istituto tecnico e impiegatosi presso le Poste e Telegrafi di Roma, pareva avviato a una modesta [...] partecipazione, spesso premiata da successo personale, a significative rappresentazioni teatrali come quella degli Uccelli di Aristofane al Teatroromano di Ostia Antica (1947), o quella di Troilo e Cressida di Shakespeare al Maggio fiorentino (1949 ...
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Cortese, Valentina
Morando Morandini
Attrice cinematografica e teatrale, nata a Milano il 1° gennaio 1923. Ideale figlia dell'ultimo Ottocento, nella sua bizzarra miscela di liberty floreale, decadentismo [...] cui prese parte nel 1944 (anno in cui esordì in un teatroromano con Donne di C. Boothe Luce come Peggy Day), si ricorda . Dopo la fase giovanile, tornò sulle scene nel 1959 al Piccolo Teatro di Milano con Platonov e altri di A.P. Čechov, per ...
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BENETTI, Alessandro
Franca Angelini Frajese
Nacque a Roma; si ignorano i dati fondamentali della sua vita ma, dalle edizioni delle sue opere, si deduce che fu certamente attivo tra il 1630 e il 1660.
Scrittore [...] commedie, ebbe un notevole quanto effimero successo nell'ambito del teatroromano, grazie all'abilità con cui sapeva trasformare le maschere della Commedia dell'arte in tipi da teatro popolaresco, mediante un dialogo in più dialetti, e principalmente ...
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DE SICA, Vittorio
Sisto Sallusti
Nacque a Sora (Frosinone) il 7 luglio 1901 da Umberto, assicuratore napoletano, e da Teresa Manfredi. Dopo essersi diplomato in ragioneria, apparve in uno spettacolo [...] il ripristino delle stagioni regolari, A. Blasetti volle cimentarsi nella regia teatrale e allestì pertanto una compagnia stabile al romanoteatro delle Arti, riunendovi alcuni dei migliori giovani attori della prosa e del cinema, dal D. a V. Cortese ...
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TEATRO (XXXIII, p. 353; App. II, 11, p. 948)
Raul RADICE
Il teatro di prosa. - Mai come nell'ultimo decennio, in tutto il mondo, alla disamina, agli scritti, alle polemiche di cui è oggetto l'attività [...] italiano contemporaneo, Milano 1959; G. Pullini, Cinquant'anni di teatro in Italia, Bologna 1959; Teatro in Israele, a cura di G. Richetti e G. Romano, ivi 1959; R. Lalou, Cinquant'anni di teatro francese, ivi 1960; G. Lunari, Il movimento drammatico ...
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La lingua del testo teatrale è un tipo di ➔ lingua scritta in cui gioca un ruolo primario la dimensione dell’oralità: il testo si realizza infatti nel divenire di un evento, lo spettacolo teatrale, caratterizzato [...] spesso sensibilmente declinante verso il dialetto, caratterizza la lingua di giovani e affermati esponenti del teatro di narrazione, come il romano Ascanio Celestini, il milanese Giulio Cavalli, il leccese Mario Perrotta e il palermitano Davide Enia ...
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Teatro e società
Guido Davico Bonino
La socialità del teatro tra protostoria e cultura primitiva
In una sintesi ancor oggi autorevole (v. Dumur, 1965) A. Schaeffner proponeva agli esperti del fatto [...] in Sulle leggi. "Nel circo le corse a piedi, il pugilato, la lotta, le corse di carri. Nel teatro il canto, le lire, o i flauti".
Il cittadino romano è fortemente politicizzato (v. Nicolet, 1976) e i 'suoi' spettacoli sono i trionfi, i funerali, i ...
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Comune del Veneto (415,9 km2 con 261.362 ab. al censimento del 2011, divenuti 258.685 secondo rilevamenti ISTAT del 2020, detti Veneziani), capoluogo di regione e città metropolitana. L’insediamento storico [...] strutture romane. Il doge non era che il dux romano-bizantino dal 584 dipendente dall’esarca d’Italia, poi, Renato Brunetta. Durante il suo mandato si impegnò per la riapertura del Teatro La Fenice, distrutto da un incendio, e realizzò il Parco di San ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...