VEDIO (o Veidio) POLLIONE, Publio (P. Veidius o Vedius Pollio)
A. Longo
Magistrato romano, figlio di liberti, ma entrato nell'ordine equestre per le sue grandi ricchezze, fece parte della cerchia degli [...] G., ii, 4125), a Ilio (I.G.R., iv, 215), nel teatro di Mileto (Année Epigr., 1903, n. 212).
Bibl.: W. H. Mélanges de Numismatique etc., Parigi 1861, p. 152; J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., I, Stoccarda 1882, p. 264; K. Regling, Die Münzen von ...
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DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
8°. - Scultore greco, probabilmente milesio, figlio di Glaukos, attivo a Mileto e nella vicina Didyma nella seconda metà del II sec. a. C.
La sua firma appare sulla [...] lampade a Didyma che incedono simmetricamente. Entrambe queste opere ci sono note solo da repliche (due rilievi del periodo tardo-romano nel teatro di Mileto e monete milesie) che non permettono di conoscere lo stile di Demetrios. Il von Gerkan e il ...
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VALERIUS (Valerius Ostiensis)
P. Moreno
Architetto romano di Ostia, attivo nel I sec. a. C.
È ricordato da Plinio come autore della copertura di un edificio per spettacoli, in occasione dei giochi dati [...] ante texerat Romae Valerius Ostiensis architectus ludis Libonis. Il contesto non illumina sulla natura dell'edificio, forse un teatro provvisorio di legno, ma precisa che si trattava di una costruzione precedente l'attività edilizia di Agrippa. Il ...
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ASOLO (῎Ακεδον e ῎Οκελον, Acĕlum)
Città moderna che sorge sul luogo dell'antica Acelum, centro dei Veneti nominato da Plinio (Nat. hist., iii, 19, 130) e da Tolomeo (iii, 1, 30; nei mss. ῎Ακεδον). Vicino [...] della vicina collina, è stato messo in luce un sepolcreto veneto. Fu municipio romano con quattuorviri (C. I. L., v, 2091, 2092, 88o8) e Della città romana sono tornati in luce avanzi di un teatro con parti della scena e della cavea e di un edificio ...
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RICINA
N. Alfieri
Oggi Villa Potenza frazione di Macerata. Fu abitato piceno, divenne municipio romano e infine colonia imperiale sotto Settimio Severo, che nel 205 d. C. la intitolò Helvia Ricina Pertinax, [...] scorso secolo emersero il caldarium e alcuni bei mosaici, e i ruderi, ancora imponenti, del teatro: l'uno del I e l'altro del II sec. d. C. Misure principali del teatro; diametro massimo, m 71,82; cavea m 20,60. Recenti scavi hanno rimesso in luce ...
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DIAZOMA (διάζωμα)
F. Grana
G. Matthiae
Nel teatro greco è il pianerottolo o corridoio che, seguendo un andamento circolare parallelo a quello delle gradinate, le divide in settori più alti o più bassi; [...] (v.) che negli anfiteatri (v.), in modo da dividere le gradinate in gruppi detti maeniana. Per essere sovente il teatro e l'anfiteatro romano non addossati al terreno, ma con le gradinate sorrette da corridoi radiali coperti a vòlta, il d. venne a ...
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NUMISIUS
M. E. Bertoldi
Architetto romano, conosciuto da un'iscrizione del teatro di Ercolano (P. Numisius P. F. Men. architectus), datata al I sec. d. C., e che doveva essere ripetuta più volte sui [...] fornici d'ingresso. È più probabile che le iscrizioni si riferiscano ai restauri apportati al teatro, che non alla costruzione dell'edificio.
Bibl.: C.I.L., X, 1443, 1446; Gall, in Pauly-Wissowa, VIII, i, 1912, c. 539 ss. (sull'edificio); E. ...
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COPONIUS
M. T. Amorelli
Scultore romano della prima metà del I sec. a. C. Sappiamo da Plinio (Nat. hist., xxxvi, 41) che erano opera di C. 14 statue che personificavano le altrettante nazioni sottomesse [...] da Pompeo. Erano collocate nel portico presso il teatro che da Pompeo prendeva il nome.
Bibl.: W. Amelung, in Thieme-Becker, VII, 1912, p. 375. ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...