Attore italiano del teatrodivarietà (Roma 1867 - Viareggio 1936); nel 1889, volontario in Eritrea, recitò al circolo militare di Massaua come macchiettista e illusionista, ivi iniziando la sua carriera [...] . In Italia prima e a Parigi poi, acquistò grande fama per la sua eccezionale facoltà di mutare fulmineamente oltre all'abito anche la personalità. Verso il 1920, ritiratosi dalle scene, si stabilì a Viareggio dove scrisse: Fregoli raccontato ...
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Attore e regista cinematografico italiano (Roma 1906 - ivi 1990); già popolare nel teatrodivarietà e della rivista, temperamento esuberante dotato di vasta capacità espressiva e mimica popolaresca, esordiva [...] (in Argentina), seguito da numerosi altri film (Benvenuto reverendo, 1949; La famiglia Passaguai, 1951; Una di quelle, 1952; l'episodio Marsina stretta di Questa è la vita, 1953; Il maestro, 1958). Ha proseguito alternando l'attività televisiva e la ...
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Scrittore italiano (Alessandria d'Egitto 1876 - Bellagio 1944). Compì gran parte dei suoi studi a Parigi e si affermò dapprima come poeta in lingua francese (La conquête des étoiles, 1902; Destruction, [...] più importanti restano i "manifesti" del primo periodo, alcuni dei quali (come quelli sul teatrodivarietà, sul teatro sintetico, ecc.) ricchi di spunti, intuizioni e precorrimenti. Interventista (Guerra sola igiene del mondo, 1915), e combattente ...
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Attrice e autrice diteatro (Brooklyn 1893 - Los Angeles 1980). Sulle scene fin dall'età di 5 anni, poi stella del teatrodivarietà; scrisse sketch e commedie di successo (Sex, 1926, che le valse la prigione [...] proponendo un modello di donna disinibita, spiritosa e autoironica, capace di battute irresistibili, provocatoria, anche nei confronti della censura, in un'epoca di trionfante puritanesimo: Night after night (1932); I'm no angel ...
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Fellini, Federico
Tullio Kezich
Regista cinematografico, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993. È uno dei registi, non solo fra gli italiani, che ha maggiormente inciso [...] e rivistine, e fornì spunti e battute al comico divarietà Aldo Fabrizi, che in seguito lo introdusse nel cinema facendolo partecipare al copione di Avanti, c'è posto… (1942) di Mario Bonnard e dei film che seguirono. Inventiva e disponibilità ...
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Chiari, Walter
Federico Chiacchiari
Nome d'arte di Walter Annichiarico, attore teatrale, cinematografico e televisivo, nato a Verona il 2 marzo 1924 e morto a Milano il 20 dicembre 1991. Uno dei più [...] monologhi e le sue barzellette riempirono gli spettacoli divarietà. Di bell'aspetto e dal sorriso simpatico, C. ribalta italiana. Tornò successivamente a lavorare in teatro (anche in un singolare Finale di partita di S. Beckett, in coppia con Renato ...
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BIXIO, Cesare Andrea
Lucia Bonifaci
Nacque a Napoli l'11 ott. 1896 da Carlo, ingegnere genovese, nipote del generale Nino Bixio, e da Anna Vilone, napoletana. Dopo la perdita prematura del padre, fu [...] con la storia dei suoi successi la storia stessa della canzone italiana: dalla nascita negli ambienti del teatrodivarietà fino alla divulgazione di massa, attraverso la radio prima e la televisione poi. Scrisse infatti una canzone dopo l'altra ...
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Zecca, Ferdinand
Federica Pescatori
Produttore e regista cinematografico francese di origine corsa, nato a Parigi nel 1864 e morto ivi il 6 marzo 1947. Eccellente organizzatore dello spettacolo cinematografico, [...] di Parigi, nell'ambiente del teatrodivarietà, nel 1891 fu assunto come monologhista per l'incisione di rulli l'air, 1901), e realizzò film in cui l'uso abbondante di trucchi fotografici riusciva a compensare l'esilità della trama. Già con Histoire ...
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Nome d'arte del danzatore e coreografo Antonio Ruiz Soler (Siviglia 1922 - Madrid 1996). Agli inizî della carriera si dedicò al teatrodivarietà, che poi abbandonò (1944), per dedicarsi con grande successo [...] alla danza classica. Profondo conoscitore della danza spagnola, tentò una sintesi di questa con la danza accademica. Tra le sue coreografie: i balletti El amor brujo ed El sombrero de tres picos di M. de Falla, dei quali nel 1964 fu anche principale ...
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Attore (Roma 1884 - ivi 1936). Insuperabile interprete della beffarda anima romanesca, della quale diede a teatro i saggi più saporiti, in un succedersi impetuoso di abili motti, battute, tu per tu col [...] macchiette che a volte toccavano il carattere. Famosissimi i suoi personaggi: Gastone, eroe di quel varietà da cui P. proveniva, Er sor Capanna, Fortunello, Giggi er Bullo, Mustafà, Nerone, ecc. Impossibile rifare l'elenco delle sue creazioni ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
varieta2
varietà2 s. m. [adattam. del fr. variété, propriam. s. f. corrispondente all’ital. varietà1, divenuto masch. (non però in francese) per ellissi da Théâtre des Variétés «teatro di spettacoli varî» (usato come nome proprio)]. – Spettacolo...