PACETTI, Iva
Giancarlo Landini
– Soprano, nacque a Prato il 12 dicembre 1899, figlia di Pietro (ignoto il nome della madre).
Iniziò lo studio del canto a 15 anni nella città natale, con Ferruccio Cecchini [...] nel 1943 si ridusse alla Fedra di Ildebrando Pizzetti al Verdi di Trieste, diretta da Gianandrea Gavazzeni, alla Fedora nel teatrodeiRozzi di Siena e all’Andrea Chénier al Gautheater Westmark di Saarbrücken. Nel 1946 cantò in concerto al Centro Sud ...
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TEATRO
Ferdinando Taviani
(XXXIII, p. 353; App. II, II, p. 948; III, II, p. 902; IV, III, p. 583)
È ormai impossibile pensare ''il teatro'' al singolare. La pluralità de ''i teatri'', delle tradizioni [...] fluviale si svolge, emerge il suo carattere universale: uno specchio rozzo e sofisticato del sapere e del potere, delle favole sullo s'incrementa attraverso significative differenze all'interno deiteatri. Quanto più si rafforza la coscienza della ...
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(fr. académie; sp. academia; ted. Akademie; ingl. academy).
Accademia platonica.
'Ακαδημία (Acadēmĭa) o 'Ακαδήμεια (Acadēmīa) o, ancora, secondo una forma più antica, ‛Εκαδήμεια, fu il nome che dall'eroe [...] veglie senesi. Altra accademia importante è quella deiRozzi, la quale pare esistesse fino dal tempo di Leone X, ma ebbe leggi speciali solo nel 1531. Da Cosimo III nel 1690 ottenne il teatro fabbricato dal principe Mattias. Altre accademie musicali ...
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Accademia di Siena, sorta nel 1531 come Congrega deiRozzi a opera di un gruppo di artigiani, per comporre e rappresentare farse, mascherate ecc. Trasformata in accademia nel 1691, svolse e svolge tuttora [...] attività connesse al teatro e alla musica, curando anche manifestazioni culturali. ...
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PASQUINI, Giovanni Claudio
Raffaele Mellace
PASQUINI, Giovanni Claudio. – Nacque a Siena nel 1695. Nella natia Siena il giovane Pasquini fu socio, come Disperato, dell’Accademia deiRozzi (così lo designa [...] alle scene un «giovane di talento» privo di «pratica alcuna del teatro» (Zeno, II, 1752, pp. 394 s., 416) e offrendosi I, Cuneo 1993, p. 306; A. Mazzeo, Antiche accademie senesi, in Accademia deiRozzi, 1994, n. 3, pp. 12 s.; F. Fido, Viaggi in Italia ...
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FABBRINI (Fabrini), Giuseppe
Luca Della Libera
Nato a Siena nella prima metà del secolo XVII, appartenne probabilmente all'Ordine dei gesuiti, come dimostrerebbe il suo mottetto Coeli cives exultate [...] del libretto dell'opera L'onestà negli amori di A. Scarlatti (rappresentata a Siena nel 1690 per l'apertura del teatro dell'Accademia deiRozzi) sappiamo che il F. era membro dell'Accademia con l'appellativo di Armonico. In tale occasione egli aveva ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] per raschiare e tagliare e da strumenti apparentemente più rozzi: picchi e ‘pialle’, più adatti alle foreste e Un rifluire dei modi dell’oralità nella letteratura scritta è peraltro visibile nel racconto e nel romanzo, nella poesia e nel teatro; d ...
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scena Parte del teatro dove gli attori recitano. Per metonimia, l’azione scenica, l’attività teatrale e la professione d’attore, e, per traslato, altre forme di attività.
Teatro
La s. è costituita da [...] ripropone l’esperienza prospettica dei palcoscenici cinquecenteschi italiani, con una funzionale prospettiva urbana (strada con palazzi, piazza) nella quale si potevano ambientare sia tragedie sia commedie. Il teatro rustico (i Rozzi) adottò la s ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] se il repertorio elisabettiano domina le scene alla riapertura deiteatri, con Shakespeare, Ben Jonson, Beaumont e Fletcher, Webster, Middleton, si trovano però gli elisabettiani troppo rozzi, e il Dryden, pure ammirando Shakespeare, non si perita ...
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GIULINI, Giorgio
Stefano Meschini
Luca Conti
Figlio primogenito del conte Giuseppe e di Angela Sadarini, di nobile famiglia novarese e già vedova del conte Diego Gera, nacque a Milano nel palazzo di [...] abati del monastero di S. Ambrogio, dei consoli, podestà e capitani del Popolo dalla superstizione e dai rozzi costumi; non comprende s., 500 s.; P. Turchi, Pietro Verri e il "Teatro comico" del signor Destouches, ibid., pp. 602-605.
Sulle ...
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cavallo
s. m. (f. -a) [lat. caballus «cavallo da lavoro, cavallo castrato»] (pl. -i; pl. ant. cavagli). – 1. a. Mammifero ungulato perissodattilo, erbivoro, della famiglia equidi, già presente con i suoi più antichi antenati nell’eocene inferiore...