Behrman, S.N. (propr. Samuel Nathaniel)
Patrick McGilligan
Commediografo, giornalista e sceneggiatore statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 9 giugno 1893 e morto a New York il 9 settembre [...] commedia venne prodotta nel 1923, ma fu il grande successo teatrale The second man (1927) a consacrare il suo talento. di Waterloo) di Mervyn LeRoy, convincente adattamento di un lavoro teatrale di R.E. Sherwood, interpretato da Robert Taylor e Vivien ...
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Drammaturgo inglese (Sale, Manchester, 1924 - Petersfield, Hampshire, 1995). Pur appartenendo cronologicamente alla generazione dei seguaci di J. Osborne, si è mantenuto nei limiti di una più antica e [...] solida tradizione teatrale. Il suo stile varia, dal realismo di The critic and the heart (1957), all'impressionismo di A man for all seasons (1960). Le sue commedie più note, Flowering cherry (1958), The tiger and the horse (1960), Gentle Jack (1963 ...
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Attore, regista e direttore di teatro tedesco (Königsberg 1878 - Hollywood 1945). Dopo un'attività iniziale di attore, J. trovò a Berlino, allo Staatstheater, l'atmosfera più adatta alla sua sperimentazione [...] teatrale e diede vita nel 1919 a un allestimento assai discusso del Wilhelm Tell di Schiller, in cui si opponeva sia all'accademismo dei teatri tradizionali sia allo stile fantastico di M. Reinhardt. J. puntava alla essenzializzazione della messa in ...
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WEIL, MAx-René
Drammaturgo francese, noto sotto lo pseudonimo di Romain Coolus, nato il 25 maggio 1868 a Rennes. Con abili e ben costruite commedie ha coltivato quel particolare genere teatrale detto [...] dai Francesi "pièce", in gran voga nei due primi decennî del nostro secolo (Petite peste!, 1913; L'éternel masculin, 1921, ecc.). I suoi drammi, tra i quali si ricordano come principali L'enfant malade ...
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Pseudonimo dell'attore e regista K. S. Alekseev (Mosca 1863 - ivi 1938); proveniente da un teatro d'amatori, dopo aver conosciuto la scena parigina e frequentato i corsi della scuola teatrale moscovita, [...] esordì come regista (1889) ispirandosi ai metodi della compagnia dei Meininger che egli vide recitare a Mosca (1885-90). Teorico del teatro, sostenne il "naturalismo spirituale" dell'interpretazione scenica, ...
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Scrittore, regista e attore francese (Marsiglia 1896 - Ivry-sur-Seine 1948); aderente al surrealismo, se ne allontanò per frequentare la scuola di Ch. Dullin, esordendo come attore all'Atelier. Nel 1926 [...] del Folies-Wagram e vi rappresentò il suo dramma Les Cenci. Una malattia mentale lo costrinse a vivere lontano dalla vita teatrale, ma scrisse ancora qualche saggio (tra cui il volume Van Gogh, le suicidé de la société, 1947). Tra le sue opere ...
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Attore (Orléans 1721 - Parigi 1791); dopo aver recitato in teatri di provincia, fu a Parigi al Théâtre-Français (1757) nei ruoli di re e di padre nobile. Iniziò la riforma del costume teatrale nel repertorio [...] classico; lasciò le scene nel 1786 ...
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Letterato e drammaturgo egiziano (Alessandria 1898 - Il Cairo 1987). Figura eminente nel panorama della letteratura araba contemporanea per il suo contributo nella saggistica, nel giornalismo, nella narrativa, [...] ma soprattutto nella produzione teatrale. Fra i suoi lavori più im pegnativi in questo campo ricordiamo Ahl al-Kahf ("Quelli della Caverna", 1933), in cui al-Ḥ. rielabora con spirito moderno la leggenda cristiana e coranica dei sette dormienti, e ...
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Movimento d’innovazione del teatro giapponese kabuki sorto agli inizi del 20° sec.; può dividersi in due tendenze: la prima, cui appartengono Matsui Shōō, Yamazaki Shikō e Okamoto Kidō, rinvigorisce il [...] genere teatrale, conservandosi fedele alle tradizioni; la seconda, cui appartengono Ikeda Taigo, Kunieda Kanij, Tsubouchi Shikō, si permette libertà che, pur non essendo troppo audaci, apportano criteri moderni. ...
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Attore tragico russo (Mosca 1800 - ivi 1848); magnifico interprete shakespeariano e schilleriano, detto attore per grazia di Dio, massimo esponente dello stile psicologico, informò, pur senza creare una [...] scuola, tutta la vita teatrale del suo tempo. Famosa è la lunga e accanita polemica che durò in Russia dal 1830 al 1850 sulla superiorità di M. su V. A. Karatygin (v.), cioè dell'istinto sullo studio, o viceversa. ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...