LORENZI, Giovanni Battista (Giambattista)
Mario Armellini
Nacque probabilmente nel 1720 o 1721, forse a Conversano, presso Bari.
L'anno di nascita è calcolato a partire da una testimonianza di P. Napoli-Signorelli, [...] L. si sarebbe guadagnato con l'amicizia del principe anche un impiego per il disbrigo di "ben più seri affari di quella casa" (Opere teatrali, I, p. IX). Datano a quegli anni anche le prime esperienze del L. come poeta per musica. Nell'estate 1759 fu ...
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Commediografo, cineasta e scrittore francese (Aubagne, Bocche del Rodano, 1895 - Parigi 1974). Tra i suoi lavori teatrali, oltre al dramma in versi Catulle (1922): Les marchands de gloire (1925, in collab. [...] (1952); Judas (1955); Fabien (1956). Tra i film da lui realizzati, che specialmente all'inizio risentono di un'impostazione teatrale: Angèle (Prigioniera del peccato, 1934), Regain (La vita trionfa, 1937) e La femme du boulanger (1938), tratti da J ...
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Scrittore inglese (Londra 1685 - ivi 1750). Messo in ridicolo da A. Pope, scrisse contro di lui The progress of wit, being a caveat for the use of an eminent writer (1730). Le sue migliori opere drammatiche [...] 1749), queste ultime ambedue adattamenti da Voltaire; poesie (Creation, 1720; Tears of the muses, 1737, ecc.) e, in collab. con W. Bonol, saggi periodici poi raccolti in due volumi (Plaindealer, 1724); diresse The Prompter (1735), periodico teatrale. ...
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Scrittore e giornalista, nato a Roma il 28 settembre 1899, morto a Lariano il 4 gennaio 1977; collaboratore della Tribuna, dell'Idea Nazionale, del Corriere italiano, del Travaso delle idee, della Gazzetta [...] ) dal quale trae alimento la sua pagina narrativa (è stato osservato che tutta l'opera di C. nasce fondamentalmente come opera teatrale). Il romanzo Ma che cos'è quest'amore? (1927) superò in breve tempo le quindicimila copie e identico successo ebbe ...
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Scrittore russo sovietico, morto il 17 marzo 1941, in un campo di lavoro dov'era stato rinchiuso in seguito all'arresto, avvenuto nel 1939; nel 1954 fu riabilitato. Negli anni Trenta B. aveva proseguito [...] una serie di racconti (poi riuniti in volume nel 1934), una commedia, Marija (1935) che riprendeva il genere teatrale già tentato con Zakat (1927, "Tramonto"); e poco prima dell'arresto aveva completato una sceneggiatura cinematografica, Staraja ...
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Narratrice portoghese (n. Boliqueime, Algarve, 1946). Nata in una famiglia di origine contadina, utilizza nei suoi romanzi un linguaggio prevalentemente orale e colloquiale, teso ad analizzare gli ambienti [...] 1988, trad. it. 1993); A última dona (1992); O conto do nadador (1992); O jardim sem limites (1995); la pièce teatrale A maçon (1997); O vento assobiando nas gruas (2002); O belo adormecido (2004); Combateremos a Sombra (2007); Praça de Londres (2008 ...
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Scrittore tedesco (Langendorf 1774 - Weissenfels 1829). Giurista, esordì nella letteratura col romanzo Inzest (2 voll., 1799), ma subito dopo passò al teatro: commedie quasi sempre su modelli francesi [...] da Z. Werner, tra le quali si ricordano: Der neun undzwanzigste Februar (1812), Die Schuld (1816), König Yngurd (1817), Die Albaneserin (1820). Dopo il 1820 si dedicò alla critica letteraria e teatrale. Ha lasciato anche scritti di giurisprudenza. ...
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CHECCHI, Eugenio
Paolo Petroni
Di famiglia toscana, nacque a Livorno il 4 ott. 1838 da Leopoldo Francesco, funzionario di polizia, e da Carlotta Romula Botti.
Come ha scritto egli stesso, a sedici anni [...] voti e inizia come volontario la carriera di concetto in prefettura, che non gli si rivela congeniale. È attratto dal mondo teatrale e letterario e il successo gli arride sin troppo precocemente, come ricorda con ironia: "In quegli anni, visto che il ...
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Poeta e drammaturgo francese (Saint-Germain-de-Joux, Ain, 1903 - Créteil 1995). Dopo gli esordî di Accents (1939) e Les dieux étouffés (1946), la sua poesia si è andata orientando verso un gioco linguistico [...] 1938-1961, 1968, trad. it. 1971; Formeries, 1976; Margeries. Poèmes inédits 1910-1985, 1986; Poèmes à voir, 1990). La sua produzione teatrale è caratterizzata da un'estrema economia di parole e di gesti e da un umorismo rarefatto e inconsueto, che la ...
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Scrittore e drammaturgo romeno (Cămăraşu, Cluj, 1927 - Budapest 2006), di lingua ungherese. Lavorò al giornale ungherese Új Élet ("Nuova vita") e dal 1971 si trasferì in Transilvania, dove prese parte [...] ha promesso dei sogni leggeri", 1970) emerge la vita quotidiana della comunità ungherese della Transilvania, mentre nella sua produzione teatrale (Suzai mennyegző "Le nozze di Suza", 1981) traspare la lotta dei deboli contro le ingiustizie. Fu anche ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...