Personaggio teatrale, protagonista della Locandiera (1753) di C. Goldoni, il più vivo dei personaggi femminili goldoniani, rappresentazione della donna astuta, civetta, che si compiace di tenere in sua [...] balìa più uomini, di cui eccita, e insieme umilia, la vanità e l'orgoglio. Tuttavia, nel suo buon senso, accetta di sposare il più modesto ma devoto dei suoi pretendenti, che appartiene alla sua stessa ...
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Gruppo teatrale fondato nel 1964 da E. Barba a Oslo e trasferitosi a Holstebro nel 1966. Formato da attori di diversa lingua e nazionalità, ha sviluppato le teorie antropologiche di J. Grotowski in direzione [...] di un teatro-laboratorio attento a esplorare le potenzialità dello spazio scenico e a valorizzare il corpo e la voce dell’attore. Summa del lavoro dell’O. è lo spettacolo Oxyrhincus Evangeliet («Vangelo ...
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Impresario e regista teatrale (Vienna 1838 - Praga 1910). Dopo un'iniziale attività come tenore, interrotta per ragioni di salute, si rivelò impresario lirico di grandi capacità. Amico e ammiratore di [...] Wagner, portò al successo il ciclo nibelungico in tutta Europa. Fu direttore artistico dello Stadttheater di Brema e poi del Deutsches Landestheater di Praga; si dedicò anche alla regia, mettendo in scena, ...
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(fr. Harpagon) Personaggio teatrale, protagonista dell'Avare (1668) di Molière, personificazione dell'avaro integrale, non solo geloso di quello che ha, ma cupido di accrescerlo; la sua stessa sensualità [...] diviene cupidigia di possesso. Il nome harpăgo (-onis) nel senso figurato di "arraffatore" è già in Plauto, e un avaro di nome Arpago si trova nell'Emilia di L. Groto, di cui il Molière si era valso per ...
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Opera teatrale (1922) di L. Pirandello. Tragedia della follia e della fissazione dell’uomo in maschera, racconta la storia di un uomo che sceglie di essere pazzo per sfuggire al pericolo di vivere, che [...] si chiude nella sua follia imperiale per paura della mediocrità quotidiana: mai come in questa commedia il teatro è servito a celebrare la superiorità di un mondo ripiegato su sé stesso, autonomo, assoluto, ...
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Regista teatrale inglese (Oswestry 1922 - Londra 1986). Iniziò la sua attività di regista allestendo, nella sua qualità di insegnante, una serie di spettacoli scolastici; nel 1956 fondò lo Youth Theatre, [...] un teatro completamente gestito da ragazzi, che raggiunse in poco tempo un livello artistico eccezionale. C. ha diretto con notevole successo quasi tutte le opere di Shakespeare, in particolare: Hamlet, ...
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Attore e regista teatrale italiano (Milano 1921 - ivi 1989). Interprete estroso ed eclettico, dopo aver esordito al Piccolo di Milano (1947) si dedicò con successo alla radio e al cabaret, accanto a D. [...] Fo e G. Durano con i quali tentò la carta del cabaret politico in Il dito nell'occhio (1953) e Sani da legare (1954). Fu poi primo attore in compagnie di giro e in teatri stabili, imponendosi per il vigore ...
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Attore teatrale e cinematografico italiano (Roma 1916 - ivi 1984); interpretò numerosi film, tra i quali: La vedova (1938); Cavalleria rusticana (1939), Una romantica avventura (1940); Sissignora (1941); [...] vento (1950). Passato alla regia, diresse: Art. 519 Codice penale (1952), Violenza sul lago (1954). Tra i suoi maggiori successi teatrali ricordiamo Stefano di J. Deval e Marius di Pagnol (1943); Le mani sporche di Sartre (1949); l'Aminta del Tasso e ...
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Regista teatrale e cinematografico italiano (Napoli 1912 - Marciano 1990). Allievo di T. Pavlova e di G. Salvini, assistente di J. Copeau, si impose fin dagli anni Quaranta come uno dei più interessanti [...] registi della sua generazione (da ricordare le edizioni di Strano interludio di E. O'Neill, protagonista A. Pagnani, e di Il voto di S. Di Giacomo, interpretato da S. Ferrati e da S. Randone). Dedicatosi ...
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Attore e regista teatrale (Ainsdale, Lancashire, 1913 - Londra 1989). Esordì nel 1931, specializzandosi nel repertorio shakespeariano, come interprete (memorabile nel Titus Andronicus, 1955, per la regia [...] di P. Brook) e regista (Troilus and Cressida, 1948; Henry IV, 1951); dal 1948 al 1956 diresse lo Shakespeare Memorial Theatre di Stratford-on-Avon. Attore fine e misurato, recitò con successo anche in ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...