GOTTIFREDI, Bartolomeo
Mauro Canali
Nacque a Piacenza all'inizio del XVI secolo, in una data che resta ignota, così come assai scarse sono le notizie intorno alla sua vita.
Di famiglia patrizia, fu [...] scandalo), ma senza scadere nell'osceno o nel lubrico, con un linguaggio facile e comunicativo di ritmo quasi teatrale, la matura domestica mischia maniera didascalica e maieutica, così da far emergere le legittime e autentiche aspirazioni della ...
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FIORENTINO, Pier Angelo
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Napoli da Giacomo e da Elisabetta Durelli il 5 marzo 1811 (la data di nascita fissata al 18 marzo 1809 e ricavata dall'epigrafe posta sulla lapide [...] modo l'autonomia intellettuale di cui aveva bisogno per ritagliarsi un proprio spazio sia come narratore sia come critico teatrale e musicale: come narratore pubblicando, oltre a qualche dramma e a qualche racconto minore, la sua opera più fortunata ...
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comicità e umorismo
Mirella Schino
Far ridere è una cosa seria
La comicità e l'umorismo, la loro natura e le loro cause, sono stati spesso oggetto di riflessione filosofica. Ma sono stati anche punto [...] dell'arte (un teatro comico, in maschera, improvvisato), e lo scrittore del tardo Settecento Carlo Gozzi, che nelle sue Fiabe teatrali sembra condensare la capacità di unire riso e fantasia sfrenata. Nel romanzo in cui più si sofferma a parlare dell ...
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GIUSTI, Vincenzo
Franco Pignatti
Nacque a Udine nel 1532 da Francesco e Margherita di Vincenzo Della Porta. Intraprese la carriera notarile e il 4 maggio 1551 fu ammesso nel Collegio dei notai della [...] , alla fine si suicida. Nella dedica dell'Elpina il G. rivendica il diritto per i poeti moderni di coltivare un genere teatrale che se non fu studiato e catalogato da Aristotele, ha le sue prove nella letteratura classica in Teocrito e nel Virgilio ...
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AMBROSINI, Luigi
Gaspare De Caro
Nacque a Fano il 2 nov. 1883. Dal padre fu avviato sin dalla prima giovinezza agli studi letterari, che proseguì poi, nell'università di Bologna, alla scuola del Carducci, [...] politiche, avendone potuto valutare in un pubblico contraddittorio a Torino l'inconsistenza culturale, la superficialità enfatica, la teatrale aggressività. Le sue campagne sulla Stampa ebbero larga eco, e non gli furono mai perdonate dai fascisti ...
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La versificazione è l’insieme di norme e consuetudini che presiedono alla produzione del verso, unità metrica fondamentale tanto nei sistemi quantitativi (tipicamente, quelli delle letterature classiche [...] francese, ed è adottato prevalentemente in testi didattici. Dal Sei-Settecento torna in auge nella versificazione teatrale, come nuova importazione dell’alexandrin di tradizione ‘classica’; in questa forma, che comporta due emistichi piani ...
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CECCHERELLI, Alessandro
Giuseppe Gangemi
Pochissimo si sa della sua vita: verosimilmente fiorentino, esercitò attività di libraio - alcuni lo definiscono semplicemente "cartolaio" - a Firenze, dove [...] in Firenze per il Carnovale, questo anno, 1567,Firenze 1567, rimanda al settore delle manifestazioni spettacolari ufficiali - e teatrali in particolare - nel quale l'attività del C. è attestata oltre che da una consimile cronaca (Lettera nella quale ...
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DEL POLTA, Iacopo
Isabella Innamorati
Nacque a Firenze nel 1473 e acquistò fama nel mondo letterario fiorentino del primo trentennio del Cinquecento con lo pseudonimo di Bientina tratto dal borgo originario [...] 148-56; A. Mango, La commedia in lingua, Milano 1966, pp. 85, 273; N. Borsellino, Rozzi e Intronati, Roma 1976, p. 72; Illuogo teatrale a Firenze (catal. della mostra), Milano 1975, p. 71; L. Zorzi, Ilteatro e la città, Torino 1977, pp. 85, 185; R. C ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] G. aveva iniziato, e poi sospeso, un vasto romanzo a sfondo autobiografico, Wilhelm Meisters theatralische Sendung ("La missione teatrale di W. M."), il cui manoscritto fu ritrovato solo nel 1910; era la narrazione realistica delle esperienze di un ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] 1745) e dell'opera buffa Le devin du village (1752), rappresentata con grande successo al teatro di corte di Fontainebleau. Anche autore teatrale, scrisse le commedie Les Festes de Ramire (1745) e Narcisse (1752), cimentandosi inoltre nella tragedia. ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...