Scrittore spagnolo, nato a Mondoñedo (Lugo) il 22 dicembre 1911, morto a Vigo il 28 febbraio 1981. Esordì con il volume di poesie in lingua gallega Mar ao norde (1932), seguito l'anno dopo da Poemas do [...] ; A noite vai coma un río, 1965), C. ha tentato, senza molto successo, di gettare le fondamenta per una tradizione teatrale in gallego, inesistente in quella lingua. Tra i numerosi premi ottenuti in Spagna ricordiamo: il Godó di giornalismo 1967, il ...
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L'esperienza letteraria
Alberto Guasco
«Generazioni ne ho vedute molte...»
I confini di un problema
«Uomini, persone: generazioni ne ho vedute molte succedersi o variare da quelle originarie e via via [...] e dopo furono e resteranno lì,
in quel presente»110.
«Secoli e tempi» dunque, l’azione che si scarnifica e lo spazio teatrale che si riduce a nuda parola, appunto a Logos, incarnato in un cammino inesaurito di generazioni; che da Maria di Nazareth a ...
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Diritto e letteratura
Richard H. Weisberg
Introduzione
I rapporti tra diritto e letteratura costituiscono un campo particolarmente fecondo per l'indagine interdisciplinare. Il diritto, che fin dalle [...] di tribunale, con argomentazioni più adatte a un verbale processuale o a un trattato giuridico che non a un'opera teatrale. La civiltà romana produsse una delle più grandi figure di giurista-scrittore, Cicerone, la cui reinterpretazione del sapere e ...
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DI GIACOMO, Salvatore
Angelo Pellegrino
Nacque a Napoli da Francesco Saverio e Patrizia Buongiorno il 12 marzo 1860. Conseguita la licenza ginnasiale presso il collegio della Carità, si iscrisse nel [...] e forte vicenda di gelosia e malavita ambientata nell'omonimo carcere napoletano, svolta con magistrale capacità descrittiva e teatrale insieme.
Don Giovanni Accietto, marito tradito, uccide la moglie e finisce in galera, dove, non pago del primo ...
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PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice
Stefano Verdino
PELLICO, Giuseppe Eligio Silvio Felice (Silvio). – Nacque a Saluzzo il 24 giugno 1789, secondogenito di Onorato (1763-1838) e di Maria Margherita [...] Scotti, 1963, pp. 348-49). Sul Conciliatore Pellico recensì varie novità straniere (principalmente Byron) e scrisse soprattutto di critica teatrale, propendendo – nell’esame del teatro di Marie-Joseph Chénier (nei numeri del 7 febbraio, 4 aprile e 29 ...
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CECCHI, Giovan Maria
Claudio Mutini
Nacque a Firenze il 15 maggio 1518da Bartolomeo o Baccio di Sano Cecchi, famiglia del quartiere di Santa Croce, e da una Sannini, figlia di un farsettaio.
Primogenito [...] (1582),che, lungi dal risolversi in occasionale condiscendenza alla moda del tempo, gettano una luce sulla maggiore produzione teatrale del C., permettendo di stabilire nessi tra la fantasia scenica e una pigra consuetudine linguaiola.
Di politica il ...
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INGEGNERI, Angelo
Anna Siekiera
Nacque intorno al 1550 a Venezia da un'antica famiglia originaria di Burano e residente alla Bragora. Mancano notizie sulla sua gioventù. Nel 1573 tradusse in ottava [...] .
Chiamato da Ferrante a Guastalla, l'I. vi si trasferì nel 1586 per svolgere uffici diversi, da poeta a consigliere teatrale del principe; ma vi impiantò anche una "casa" per la lavorazione del sapone, come documentano alcuni atti amministrativi del ...
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ALBERGATI CAPACELLI, Francesco
Alberto Asor Rosa
Nacque a Bologna il 19 apr. 1728 dal marchese Luigi e da Eleonora Bentivoglio d'Aragona. Sebbene appartenesse ad una delle più nobili famiglie bolognesi, [...] filosofico-sentimentali dei discepoli di Rousseau e di Diderot.
Non sfugge l'A., nella maggior parte della sua produzione teatrale, alla mediocrità e alla tipizzazione convenzionale. Più spontaneo ed acuto riesce, quando è più vicino al suo grande e ...
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Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] P. Djagilev e V.P. Nižinskij, e con coreografi come M. Fokine e L. Massine. In questi primi esperimenti teatrali, C. manifestò quel gusto circense del vaudeville e del music hall, ma anche dell'illusionismo, del dinamismo, dell'apparizione metafisica ...
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COSTA, Margherita (Maria Margherita)
Martino Capucci
Nacque a Roma (i frontespizi delle sue opere la dichiarano sempre romana e nessun serio fondamento ha una tradizione marginale che la vuole ferrarese), [...] nel nulla e l'opera fu rappresentata nel 1626 da cantanti evirati anche per l'intervento di Olimpia Aldobrandini. Le polemiche teatrali e la condotta morale tutt'altro che specchiata fanno supporre che la C. si trovasse in difficoltà tali che neppure ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...