CECCHI, Domenico, detto il Cortona
Elena Gentile
Nacque verso la metà del sec. XVII a Cortona, dove cominciò a studiare canto con il maestro della cattedrale Placido Basili, che fece di lui in pochi [...] (libretto di N. Minato, musica di G. L. Cipriani), e in questa occasione fu notato per la prima volta dal critico teatrale personale del duca di Mantova, fra' Giovanni Batta Melonari.
Del C. si perde ogni traccia fino all'estate del 1681, quando fu ...
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ABBATE, Onofrio (Abbate Pascià)
Francesco Brancato
Nato a Palermo il 29 febbr. 1824, vi si laureò in medicina e si rese presto noto come valente oftalmologo, avendo seguito la pratica dell'insigne oculista [...] 1840 al 1843 alle Effemeridi scientifiche e letterarie per la Sicilia, dirette da F. Malvica.
Scrisse anche un libretto teatrale, Il giudizio universale (Palermo 1843), che fu musicato dal romano P. Raimondi, fin dal 1833 direttore del Collegio di ...
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ADOLFATI, Andrea
Guido Piamonte
Nato a Venezia nel 1711, allievo di Baldassare Galuppi, dopo aver compiuti gli studi musicali venne nominato maestro di cappella della chiesa di Santa Maria della Salute [...] ufficiali a Venezia e a Genova non gli impedì di dedicarsi in prevalenza all'opera lirica, e appunto in veste di autore teatrale, l'A. compì frequenti viaggi in quelle città italiane, dove le sue opere erano accolte.
Si ha notizia di un Artaserse ...
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DI MAJO (de Majo, Majo, Maio), Gianfrancesco (detto Ciccio)
Raoul Meloncelli
Nacque a Napoli il 23 marzo 1732 da Giuseppe, vicemaestro della cappella di corte, e da Teresa Manna, sorella di Gennaro, [...] anni successivi il suo stipendio aumentò fino a raggiungere nel 1754 gli 8 ducati.
Iniziata frattanto l'attività di compositore teatrale. diede avvio ad una brillante carriera che lo portò presto fuori di Napoli e in breve tempo lo pose sullo stesso ...
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DE ROBERTIS, Francesco
Roberta Ascarelli
Nacque a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, il 16 ott. 1902 da Nicola e Carolina Tardio. Entrato nel 1917 all'Accademia navale di Livorno, il D. iniziò [...] di vascello nel 1928; in quello stesso anno venne distaccato all'aeronautica come "osservatore". Dopo il suo debutto come autore teatrale nel 1932, con La luce sulfondo, rappresentato a Milano al teatro Manzoni dalla compagnia Calò, il D. decise di ...
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CALINI, Orazio
Amedeo Quondam
Nacque a Brescia nel 1742 (Spreti) o 1743 (Storia di Brescia, III, p.242) dal conte Carlo Francesco e da Matilde Provaglio. Trascorsa l'infanzia nella città natale, fu [...] si compie la formazione culturale regolare del C., e in particolare, all'interno del collegio, si realizzano le prime esperienze teatrali: e ciò non soltanto per le costanti sollecitazioni dello zio, che aveva colto in lui la disposizione al teatro e ...
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DE VIVO, Diego
Mauro Bucarelli
Nacque a Sarno (Salerno) l'8 genn. 1822. Trascorse gran parte della giovinezza nella casa d'uno zio che provvedeva alla sua educazione ed entrò poi nel locale seminario [...] condurre una vita agiata. Trasferitosi a Torino, iniziò a frequentare i teatri d'opera, rimanendo affascinato dal mondo teatrale e musicale. Frattanto la sua coscienza politica era maturata e per le sue simpatie repubblicane fu arrestato nel dicembre ...
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CREVOLA, Gaetano
Giovanni Rodella
Le vicende artistiche di questo architetto e pittore decoratore, quasi sicuramente padre di Giuseppe e operante prevalentemente a Mantova nella seconda metà del sec. [...] , realizzato sotto la guida dell'architetto P. Pozzo tra il 1773 e il 1775. Il C., in qualità di architetto teatrale, nel 1773 presentò pure un progetto di parziale modifica interna per il teatro Vecchio, al fine di migliorarne i diretti collegamenti ...
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PARIATI, Pietro Giovanni
Nicola Catelli
– Nacque a Reggio nell’Emilia il 26 marzo 1665 da Giovan Battista e da Lucrezia Carretti (morta nel 1698). Il padre, di origine francese, citato nei documenti [...] siècle en France et en Italie, Paris 1972, pp. 167 s.; G. Gronda, Per una ricognizione dei libretti di P.P., in Civiltà teatrale e Settecento emiliano, a cura di S. Davoli, Bologna 1986, pp. 115-136; C. Barigazzi, Quando il vate di corte è un poeta ...
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FIORILLO, Silvio
Giovanna Checchi
Nato a Capua (vicino a Caserta) verso il 1565, fu uno dei tanti comici-drammaturghi del primo Seicento. Infatti oltre a interpretare il personaggio di Capitan Matamoros [...] cari ai Gonzaga, duchi di Mantova e celebri mecenati teatrali.
Oltre ad avere un rapporto privilegiato con nobili committenti pp. 1719; Id., Debiti e ricchezze di un attore, in Biblioteca teatrale, 1989, n. 12, pp. 85-97; Pulcinella maschera del mondo ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...