Attore teatrale (Venezia 1910 - Roma 1961). Dopo un lungo apprendistato in varie compagnie, nel 1947 entrò nel Piccolo di Milano imponendosi nell'Arlecchino servitore di due padroni di C. Goldoni, regia [...] di G. Strehler. Da allora la sua fama è rimasta legata alla maschera di Arlecchino, resa con irresistibile estro, virtuosismo acrobatico e invenzione comica ...
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Autore, attore e direttore teatrale norvegese (Cristiania, od. Oslo, 1859 - ivi 1942), figlio di Bjørnstjerne; diresse dal 1885 il Kristianiateatret e, dal 1889, il Nationalteatret di Cristiania, lottando [...] per un profondo rinnovamento delle scene e della regia. Recitò anche in teatri danesi, svedesi e tedeschi. Tra i suoi lavori teatrali si ricorda soprattutto Johanne (1898). ...
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Personaggio teatrale, protagonista della trilogia Ludro e la sua gran giornata (1832), Il matrimonio di Ludro (1836) e La vecchiaia di Ludro (1837) del commediografo e attore F. A. Bòn (1788-1858); imbroglione, [...] ma a fin di bene, intrigante, ma a confusione dei disonesti, malfidato, ma bonario, è caratterizzato da una forte impronta goldoniana ...
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Dramma teatrale (1897) in versi, in cinque atti, del poeta e drammaturgo E. Rostand (1868-1918), ispirato alla figura di Hector-Savinien Cyrano de Bergerac.
Tra i molti adattamenti cinematografici si ricorda [...] l'omonimo film (1990) di J.-P. Rappeneau, con G. Depardieu.
Per approfondire Cyrano de Bergerac, di Ermanno Detti (Enciclopedia dei ragazzi ...
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thriller Narrazione o spettacolo (teatrale, cinematografico, televisivo) che sviluppa un intreccio poliziesco o comunque fortemente emotivo, avvalendosi dei procedimenti tipici della suspense così da produrre [...] tensione, brivido o terrore.
Nella letteratura di genere il t. è una varietà di poliziesco (➔ poliziesco, genere) in cui azione ed emozione prevalgono sull’aspetto investigativo della vicenda ...
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Commediografo e critico teatrale italiano (Saluzzo 1901 - Milano 1962). Autore poco fecondo (scrisse in trentacinque anni di carriera solo dodici commedie), si impose nel dopoguerra con L'abisso (1948), [...] inquietante indagine sul sogno, influenzata dalle teorie di Freud. Sulla stessa linea, ma con riferimenti anche alla parapsicologia, si muovono Lidia o l'infinito (1949), L'oro matto (1951) e Sangue verde ...
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Drammaturgo e critico teatrale norvegese (Oslo 1889 - ivi 1962). Nonostante il suo radicalismo antiborghese, conquistò il favore del pubblico con le commedie sociali Det store Vi ("Noi con la N maiuscola", [...] 1919); Jarlshus ("La casa del duca", 1923) e ancor più i drammi erotici Konkylien ("La conchiglia", 1929); Underveis ("In cammino", 1931) e Oppbruddet ("Il distacco", 1936), considerato da H. Söderberg ...
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Attore teatrale e cinematografico italiano (Genova 1886 - Roma 1945); fu uno dei primissimi attori resi popolari dal cinematografo, nel quale esordì nel 1909. Fra i suoi numerosi film: Nerone (1909); La [...] nave (1911); L'ultimo dei Frontignac ovvero Il romanzo di un giovane povero (1911); Il carabiniere (1913); I promessi sposi (1913). Dopo aver lavorato anche in Austria e Francia (1919-1940), riapparve ...
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Gruppo teatrale fondato nel 1964 da E. Barba a Oslo e trasferitosi a Holstebro nel 1966. Formato da attori di diversa lingua e nazionalità, ha sviluppato le teorie antropologiche di J. Grotowski in direzione [...] di un teatro-laboratorio attento a esplorare le potenzialità dello spazio scenico e a valorizzare il corpo e la voce dell’attore. Summa del lavoro dell’O. è lo spettacolo Oxyrhincus Evangeliet («Vangelo ...
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Attrice teatrale e cinematografica italiana (Napoli 1884 - Roma 1968). Figlia d'arte, fu attrice giovane nella compagnia Stella, ma si impose negli anni Trenta come caratterista nella compagnia dei De [...] Filippo. Scoperta dal cinema negli anni Cinquanta, diventò popolarissima nel ciclo iniziato da Pane, amore e fantasia, 1953, e in film concepiti su misura per la sua comicità estrosa (La nonna Sabella, ...
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teatrale
agg. [dal lat. theatralis]. – 1. Di teatro, da teatro: spettacoli, rappresentazioni t.; arte t.; compagnia t.; la vita t. cittadina. 2. In senso fig. (e per lo più spreg.), che imita alcuni caratteri proprî della recitazione scenica,...
teatralita
teatralità s. f. [der. di teatrale]. – Il fatto di essere teatrale, di avere caratteri proprî della recitazione teatrale (o più precisamente proprî di un tipo di rappresentazione sostenuta, declamata e pomposa): recitazione spontanea,...