COPPO di Marcovaldo (Coppus Alarcoaldi)
Miklòs Boskovits
Nato probabilmente a Firenze nel secondo o nel terzo decennio dei XIII secolo, fu attivo a Siena e a Pistoia, oltre che nella sua città d'origine, [...] 1861; Micheli, 1862) non riuscirono a ricollegarla con la tavoladi C., ricordata da vari scrittori seicenteschi (cfr. Buondelmonti, vedere se l'autore dell'opera sia veramente da cercare nell'ambito della bottega di Guido da Siena (ìbid.), oppure fra ...
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GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] tavoladi Figline.
Il suddetto dipinto e la tavola della Pinacoteca di Siena hanno costituito il punto di partenza per la ricostruzione dell'opera di trattato difensivo ove si ragguaglia il mondo della verità dell'antica forma d'abito de' frati minori ...
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CONDIVI, Ascanio
Giorgio Patrizi
Nacque a Ripatransone, nel Piceno, nel 1525, da una famiglia non illustre, ma abbastanza nota nel piccolo centro urbano.
Il padre, Latino, piccolo proprietario terriero, [...] una tavola dell'Epifania, dipinta tra il '50 e il '54, che Buonarroti il Giovane acquistò, credendola di Michelangelo costantemente affermata, di realizzare una valorizzazione del proprio racconto attraverso il ruolo di testimone diverità che il C. ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] Gian Matteo Giberti, dipinto su tavola, di cui si conoscono due versioni, una al Museo del Prado di Madrid, l'altra a Castelvecchio, e l'enigmatico Ritratto di prelato, pure a Castelvecchio, dipinto su pietra di paragone (Peretti, 1998).
L'anagrafe ...
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GIOVANNI da Bologna
Mauro Minardi
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore di origine bolognese, attivo nel Veneto, tra Treviso e Venezia, e forse in Emilia, nella seconda metà [...] ha indotto a prospettare relazioni, in verità affatto generiche, con l'arte di Giusto de' Menabuoi (Bologna; del Museo di Treviso, Bologna 1980, tav. XVI; L. Lodi, Note sulla decorazione punzonata di dipinti su tavoladi area emiliana dalla ...
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CAVALORI, Mirabello
Fiorella Sricchia Santoro
Figlio di Antonio Pacini de' Cavalori detto Salincorno, soprannome con cui anche il figlio è talora indicato, la sua data di nascita veniva indicata tradizionalmente, [...] pure in forma di contrasto dialettico e fortemente intellettualistico tra il frammento diverità acutissima e la critica recente la più importante è quella della tavola con la Pentecoste nel coro della chiesa di Badia a Firenze (Berti, 1952), già ...
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LOTTO, Lorenzo
Francesca Cortesi Bosco
Nacque a Venezia nel 1480. Nel testamento olografo del 25 marzo 1546 il pittore si dichiara "venetiano", "de circha anni 66". Del padre Tommaso, già defunto nel [...] della sua immaginazione poetica nutrita diverità.
In ambedue le pale, di un L. "vero e semplice di forma", Longhi colse esiti il moderno orologio posato sul tavolo). Giuliano abitava a Padova ed era stato cubiculario di Giulio II.
Il 16 ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] limite della scienza, "rea di essere solo la verità e non la felicità, di essere per giunta una verità incompleta, di non spiegare il mistero" un altare, o dichiararsi nullo dinanzi a una tavoladi laboratorio, dov'è propriamente la differenza?") e ...
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CICALA, Visconte
Gino Benzoni
Nacque a Genova nel 1504, primogenito di Carlo, forse. a sua volta, figlio di quel "Vesconte Cigala", anch'egli "domini Caroli", presente, in qualità di testimone, alla [...] Canal - "mi traffisce sì fattamente l'animo che io, diverità, non so quando habbi mai altrettanto dolore sentito". Non Visconte Cigala" con alla base un "epitafio intagliato in tavoladi marmo" (si trattava d'un vero e proprio monumento funebre ...
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GIOVANNI GUALBERTO, santo
Antonella Degl'Innocenti
Nacque, probabilmente tra la fine del X e gli inizi dell'XI secolo, in Toscana, non lontano da Firenze (secondo le agiografie più tarde nel castello [...] monastero di S. Salvatore a Settimo, caposaldo della resistenza vallombrosana, chiedendo di conoscere la verità sull' G. ai piedi del Crocifisso di Antonio Franchi (1703); nella sagrestia, S. G. e santi, tavoladi Raffaellino del Garbo (circa 1508), ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...