ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] c'era nell'A. un'esigenza non meno ardente diverità assolute e incrollabili: ed egli doveva necessariamente presto riconoscere ; la tavola notissima di Domenico di Michelino in S. Maria del Fiore; il busto di bronzo del Museo di Napoli, di fattura, ...
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CAMPANELLA, Tommaso
Luigi Firpo
Nacque a Stilo, in Calabria Ultra, il 5 sett. 1568, in giorno di domenica, sei minuti dopo le sei pomeridiane, in un'umile casa del "borgo" fuori mura. Non hanno fondamento [...] alla verità; finalmente in Cosenza un amico gli pone tra mano i primi due libri del De rerum natura di Bernardino di sciatica e reumi, cagionati, a suo avviso, dalla troppo lauta tavoladi cui godeva in casa dei Tufo, e risanò curandosi ai bagni di ...
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GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] dell'artista a quinte architettoniche particolarmente poderose. L'effetto diverità degli scenari prospettati è affidato invece al rapporto più terzo decennio risale probabilmente la serie di piccole tavoledi cui una, la Crocifissione, presenta ...
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MERISI, Michelangelo (detto il Caravaggio). – Figlio di Fermo e di Lucia Aratori, nacque verosimilmente il 25 sett. 1571 a Milano, dove fu battezzato il 30 dello stesso mese, e non a Caravaggio, dove i [...] tavoladi marmo, in primo piano, un altro «rampaccio» d’uva e due pesche. Per giunta, questa accoppiata di figure umane e di impegno del M. a scoprire la «forza intrinseca» della verità, «che nessun artificio uguaglia».
Nel medesimo periodo, per ...
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LEONARDO da Vinci
Pietro Marani
Figlio illegittimo di ser Piero da Vinci e di Caterina, nacque ad Anchiano, presso Vinci, il 15 apr. 1452, "a ore 3 di notte", come ricorda il nonno paterno, Antonio, [...] , come esperto suonatore di "lira all'improvviso".
Questa tradizione sembra contenere una parte diverità se si riflette sul 1526 circa (ed. Maffei, pp. 234 s.), asserisce che una tavoladi L. con Cristo, la Vergine e S. Anna "Franciscus Rex Galliae ...
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FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] per il F. si ricordano Giovanni Battista Bianchi e Giovanni Franzese, il quale fu probabilmente incaricato di realizzare la grande tavoladi marmo progettata dal Vignola (New York, Metropolitan Museum). Commissionò poi a Tommaso Della Porta, nel 1562 ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] di pigmento, quelle velature leggere scoprenti sovente, come in Abbati o in Borrani, la venatura della tavola, decantati e trasposti in una sfera di magico rigore formale cui danno un singolare accento diverità l'estrema varietà, finezza, morbidezza ...
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FRANCESCO d'Assisi, santo (Francesco di Pietro di Bernardone)
Roberto Rusconi
Nacque ad Assisi, forse il 24 giugno 1182, da Pietro di Bernardone e da Giovanna (il soprannome di Pica della madre è attestato [...] non del tutto in piena corrispondenza con quello allora corrente): in verità, se essa intende esprimere una lode rivolta a Dio a reiterate obiezioni e l'opposizione di ambienti ecclesiastici. Solo nella tavoladi un maestro toscano, eseguita nei ...
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BIANCHINI, Francesco
Salvatore Rotta
Primogenito di Gaspare e di Cornelia Vailetti, nacque a Verona il 13 dic. 1662. Compì la propria formazione presso il collegio di S. Luigi dei padri gesuiti in Bologna, [...] miti, ritrovare sotto il denso travestimento favoloso l'originario nucleo diverità storica. I miti erano infatti nient'altro che finzioni , fino allora da nessuno decifrato: le tavole e il ciclo pasquale di 112 anni che si legge inciso in lettere ...
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CRIVELLI, Carlo
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello di Vittore, pittore anche lui (Zampetti, C. C., 1961, pp. 106, 227), nacque a Venezia intorno al 1435, come si può desumere dai dati biografici. [...] C. si impegnò (Aleandri, 1905), infatti, a dipingere una tavola con la Consegna delle chiavi (Madonna col Bambino che consegna invece a brani diverità in un contesto di astratte fissità, quasi memore dei magici rutilanti mosaici di S. Marco della ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...
verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...