BERTI, Domenico
Gian Paolo Nitti
Nacque a Cumiana (Torino) il 17 dic. 1820 da Francesco e da Margherita Fontana e, dopo aver studiato nel collegio di Carmagnola, s'iscrisse all'università di Torino, [...] apertamente con la sinistra pronunciando il 5 luglio 1880 un energico discorso a favore dell'abolizione della tassasulmacinato. Perciò, caduto l'ultimo gabinetto Cairoli, fu scelto dal Depretis, che voleva conquistare l'appoggio della deputazione ...
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ARBIB, Edoardo
Giovanni Di Peio
Nato a Firenze il 27 luglio 1840, costretto a interrompere gli studi per la morte del padre, si impiegò come tipografo e poi come correttore di bozze presso la stamperia [...] promessa di difendere il pareggio e di abolire il corso forzoso. Criticò invece l'impegno dei ministero di sopprimere la tassasulmacinato e alla Camera, il 3 luglio 1879, votava contro il Depretis, con la Destra e il gruppo di Baccarini, Cairoli ...
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GUERRIERI GONZAGA, Anselmo
Paola Bernasconi
Secondo di sei figli, nacque a Mantova il 19 maggio 1819 dal marchese Luigi e da Maria Rasponi, nobildonna ravennate.
Il G. crebbe nella casa della prozia [...] quella parte dell'elettorato che non condivideva alcune sue scelte di politica finanziaria, come ad esempio il voto sulla tassasulmacinato. Già nel 1865, in un discorso agli elettori poi pubblicato in forma di opuscolo col titolo Uomini vecchi? O ...
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ARRIVABENE, Giovanni
Umberto Coldagelli
Nacque a Mantova il 21 genn. 1787 da nobile famiglia. Suo padre Alessandro, già deputato ai comizi di Lione, ma poi avverso al dominio francese, dovette trascorrere [...] inglese incaricata di raccogliere dati per la riforma della tassa dei poveri, fu inserita negli atti del Parlamento inglese della Destra, in occasione dell'abolizione della tassasulmacinato, espresse la propria solidarietà al Sella e alla ...
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Lanza, Giovanni
Uomo politico (Casale Monferrato 1810 - Roma 1882). Di famiglia modesta, si laureò in medicina (1832) e chirurgia (1833) a Torino. Le difficoltà di accesso alla carriera accademica lo [...] e si pronunciò per il trasferimento della capitale a Roma. Si dimise nell’agosto 1865 perché contrario alla tassasulmacinato proposta dal ministro delle Finanze Sella. Nuovamente presidente della Camera (1867-68 e 1869), fu nominato presidente del ...
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Magliani, Agostino
Uomo politico (Laurino, Salerno, 1824 - Roma 1891). Laureato in giurisprudenza nel 1845, tre anni più tardi entrò nell’amministrazione finanziaria del Regno borbonico. Rimasto sostanzialmente [...] al riordino del sistema fiscale: la riforma più significativa al riguardo fu l’abolizione della tassasulmacinato (approvata nel luglio 1880, ma la tassa fu in realtà abolita totalmente solo nel gennaio 1884). Su questa stessa linea si posero ...
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FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] che non vien meno è l'obbligo, contratto a Bologna, colla Tesoreria imperiale. Donde la trista necessità d'incrudelire sul paese stremato con una tassasulmacinato promulgata sin dal 22 gennaio e peraltro dimidiata a fine anno ché troppo esosa e sin ...
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CASSI, Francesco
Sebastiano Timpanaro
Nacque a Pesaro il 4 giugno 1778 dal conte Annibale e dalla marchesa Vittoria Mosca.
Era legato per vincoli familiari a molte delle più note personalità del piccolo [...] febbraio la rivoluzione a Pesaro, il C. fu nominato presidente di un Comitato provvisorio, che abolì la tassasulmacinato e aprì una pubblica sottoscrizione per sopperire, col contributo dei più abbienti, alle necessità finanziarie del nuovo governo ...
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CARANTI, Biagio
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Sezzè Monferrato, oggi Sezzadio (prov. di Alessandria), nel 1839 da Giuseppe, magistrato, e da Emilia Groppello. Dopo aver compiuto i primi studi a Castelnuovo [...] e sottilmente ricattatorio. Le conseguenze per questa imprudente lettera caddero sul C., che il Cavour decise di destituire dall'impiego. l'allargamento del suffragio politico, ripristinare la tassasulmacinato, mantenere il corso forzoso, porre un ...
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GALEOTTI, Leopoldo
Giovanni Assereto
Nacque a Pescia, in Val di Nievole, il 13 ag. 1813 da Anton Giuliano, in una famiglia di piccola nobiltà. Nel 1835 si laureò in giurisprudenza a Pisa, ma la sua [...] (1866-67), sempre attivo nel lavoro di corridoio a favore delle leggi proposte dagli amici, come quelle relative alla tassasulmacinato e alla Regia dei tabacchi. Ma via via diradò la propria attività in aula: tra i pochissimi interventi di quegli ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...
farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave,...