SCHULTEN, Adolf
Luigi MORETTI
Archeologo e storico dell'antichità, nato a Elberfeld (Renania) il 27 maggio 1870, morto a Erlangen il 19 marzo 1960. Professore di storia antica nell'univ. di Erlangen [...] Renieblas), Monaco 1914-31, e Geschichte von Numantia, Monaco 1933; altra località iberica studiata dallo Sch. è Tartesso (Tartessos, Amburgo 1927; 2ª ed. 1950). Il medesimo metodo dello studio storico-militare associato alla indagine archeologica ...
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La laguna e il mare
Giovanni Uggeri
Il mito
La naturale vocazione di Venezia, e prima ancora della "Venetia", per il mare, richiama alla mente remote memorie di relazioni che avrebbero collegato [...] raggiunto la Sicilia, dove ritroviamo lo stesso culto. Si alludeva così a quella via del rame e dello stagno, che da Tartesso giungeva al Rodano e all'Eridano fin dall'età del Bronzo e che è ricordata nella denominazione delle Alpi Graie, ossia di ...
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HUELVA (A. T., 39-40)
Giuseppe CARACI
José A. DE LUCA
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Capoluogo della provincia spagnola omonima (Andalusia), presso il confine portoghese. Sorge sopra una bassa terrazza fluviale sulla sinistra [...] secondo alcuni dai Tirreni e secondo altri dai Fenici. La provincia era abitata da tribù iberiche della schiatta di Tartesso: vi sono stati trovati, benché non in grande numero, resti archeologici dell'epoca preromana.
Durante la dominazione romana ...
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. Già nell'antichità classica (e cfr. per ciò, specialmente, il Timeo e il Crizia di Platone) si favoleggiava d'una grande isola Atlantide, più grande dell'Asia e della Libia prese insieme, situata innanzi [...] l'Atlantide sia nella Spagna meridionale, in un'isola posta alla foce del Guadalquivir, che potrebbe identificarsi con l'emporio di Tartesso e con l'omerica isola dei Feaci; sia nel nord dell'Africa e precisamente nella Tunisia, dove la sebkha di ...
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I Fenici nel Mediterraneo centro-occidentale. Le aree dell'espansione coloniale
Massimo Botto
Le aree dell’espansione coloniale
La trattazione che segue intende presentare un panorama della colonizzazione [...] interna rappresentata dalla valle del Guadalhorce, in grado di mettere in comunicazione la costa di Malaga con il regno di Tartesso, e alla sua funzione come luogo di mercato, sia in rapporto alla componente indigena sia nei confronti degli altri ...
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La colonizzazione fenicia. - La storia della colonizzazione può a buon diritto, come vuole la tradizione, iniziarsi con gli stanziamenti fenici. Poiché, se anche l'immenso estendersi della nostra conoscenza [...] , colgono forse nel segno, e ci riportano alla fine del 2° e al principio del 1° millennio. Cadice e Tartesso in Spagna, Utica, Cartagine, Hadrumetum, Ippona, Leptis in Africa sono le colonie che la tradizione, probabilmente veridica, menziona come ...
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. In senso proprio è oggi la scienza che si occupa della preparazione e costruzione delle carte: l'uso della parola è recente, perché recente è lo sviluppo della cartografia come scienza autonoma. In italiano [...] pur vaghe, di paesi e popoli entro terra così verso Oriente (Persia), come all'estremità occidentale del vecchio mondo (Tartesso). In armonia con lo sviluppo raggiunto da queste cognizioni e col tentativo, realizzato per la prima volta nella scuola ...
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(lat. Hercŭles)
Mitologia
Presso i Romani, nome dell’eroe greco Eracle, famoso per la sua forza. La figura di E. ha posto vari problemi all’indagine: in primo luogo se debba essere annoverato tra gli [...] E. sulle rive del fiume Antemo; là però l’eroe lo uccise e imbarcati i buoi sulla coppa giunse sull’altra riva dell’Oceano a Tartesso. m) i pomi d’oro delle Esperidi, che erano stati regalati da Gea a Era come dono di nozze; erano custoditi in un ...
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TOREUTICA
Pericle DUCATI
Filippo ROSSI
. Il termine indica l'arte di lavorare il metallo in incavo e a rilievo, e deriva dal verbo greco τορέω "perforo, passo fuori", da cui τορεία, cioè il lavoro [...] fu verosimilmente imitato in Etruria. Erodoto (IV, 152) riferisce di mercanti ionici che, al ritorno da un viaggio a Tartesso nella Penisola Iberica, dedicarono ad Era un cratere bronzeo di tipo argolico, sulla cui sommità si innalzavano teste di ...
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Acque e lagune da periferia del mondo a fulcro di una nuova "civilitas"
Lellia Cracco Ruggini
Le costanti di una vicenda di storia e di mentalità, dall'antico al tardoantico
Chi percorra i vari itinerari [...] ). Vi si collega il mito di Gerióne e dell'itinerario percorso da Ercole dopo la decima fatica, muovendo dall'Oceano (Tartesso) con le mandrie sottratte a Gerióne: il culto di Gerióne come dio benefico, guaritore ed elargitore di oracoli, è in ...
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