TIFONE ( o tifeo) (Τυϕωεύς, Τυϕώς, Τυϕάων, Τυϕών; Typhoeus, Typhon)
G. Uggeri
Démone primordiale della tempesta, personificazione delle forze naturali della terra e soprattutto del vulcanismo e dei [...] manda fiamme, o nella grotta Concia, o εἰν ᾿Αρίμοις, o nella costa cumana, o nell'isola di Pitecussa, o nel Tartaro. Sepolto sotto terra, provoca terremoti ed eruzioni. La lotta ha varianti notevoli in Nonnos (Dionysiaka, i-ii): T. ruba il fulmine ...
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specchio Lastra di vetro alla quale, tramite un processo di verniciatura, viene fatto aderire un sottile strato metallico la cui superficie lucida, che è vista attraverso la lastra stessa, riflette la [...] s. convessi: all’interno della bolla di vetro ancora calda era immessa una miscela metallica con resina o sale di tartaro; dalla bolla erano poi tagliati specchi dal profilo circolare, inseriti in cornici più o meno elaborate. All’inizio del 16 ...
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CRISTOFALI (Cristofoli, Cristofori), Adriano
Francesca D'Arcais
Figlio di Marcantonio e di Margherita Bellanti, nacque a Verona il 25 Marzo 1718.
Il padre era giardiniere presso il marchese G. B. Spolverini, [...] anche dal punto di vista cartografico (Archivio di Stato di Verona). Nel 1765 il C. assunse la carica di ingegnere dei Tartaro, che tenne fino alla morte e che era particolarmente importante, ma anche gravosa, dato che il fiume scorreva anche nel ...
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CRIMEA
H. Buschhausen
(gr. ΧεϱσόνησοϚ Ταυϱιϰή; lat. Chersonesus Taurica; ucraino Krim; russo Krym)
Penisola dell'Ucraina, sulla costa settentrionale del mar Nero.Abitata dai Cimmeri, nel sec. 7° a.C. [...] della definitiva caduta nelle mani dei Turchi ottomani di Maometto II (1475), il quale nel 1478 la diede in feudo al tartaro Mengli Girāy. Con la pace di Küchük-Kaynarja del 1774 la C. divenne indipendente rispetto alla Sublime Porta, ma legata alla ...
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BARATTI, Antonio
Alfredo Petrucci
Nacque da Domenico a Belluno (non già a Firenze, come suppongono il Nagler, il Meyer, il Le Blanc, e altri) il 7 genn. 1724. Entrato subito nello Stabilimento calcografico [...] Goldoni, da Milton a Pietro Giannone, sempre su disegni altrui, meno che nel ritratto dell'abate Casti, preposto al Poema Tartaro, sotto il quale si legge: "A. B.ti inv. et del.".
Comunque, pur dovendo giudicare severamente le 121 incisioni eseguite ...
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MOSCA
H. Faensen
(russo Moskva)
Capitale della Russia, posta sulle rive del fiume Moscova, in favorevole posizione geografica al centro di una fitta rete di vie fluviali.La storia della fondazione di [...] impadronì il principe di Vladimir-Suzdal', Jurij Dolgorukij (1154-1157), trasformandolo in fortezza di confine.Con l'invasione tartaro-mongola del 1237 M. venne completamente distrutta dal fuoco, ma rimase in possesso dei principi di Vladimir-Suzdal ...
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VENETO
Dario Croce
Bianca Maria Scarfì
Francesco Monicelli
Mario Dal Mas
(v. venezie, tre, XXXV, p. 78; App. II, II, p. 1096; III, II, p. 1077; veneto, App. III, II, p. 1076; IV, III, p. 805)
Nel [...] vicentino (M. Madarosa, Castellon del Brosimo) e della pianura veronese (Fabbrica dei Soci, Fondo Paviani, Castello del Tartaro).
Per il Bronzo finale la prosecuzione delle ricerche nelle già note località del veronese (Bovolone, Franzine, Oppeano ...
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GHERARDI, Giovanni (Giovanni da Prato, Giovanni di Gherardo, Giovanni di Gherardo Gherardi, Johannes Gerardi, Johannes de Prato)
Francesco Bausi
Nacque a Prato, da Gherardo di ser Bartolo e da Giuliana, [...] 1980, pp. 125-128, 136-138; A. Lanza, Primi secoli. Saggi di letteratura italiana antica, Roma 1981, pp. 173-195; A. Tartaro, Il primo Quattrocento toscano, in Letteratura italiana (Laterza), II, Roma-Bari 1981, pp. 40-50, 83-85; M. Ricci, Il fiore ...
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Vedi TIVOLI dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
TIVOLI (v. vol. vii, p. 887)
C. F. Giuliani
L'origine della città è ricostruibile secondo i parametri ormai noti per molti centri laziali: essa è dovuta ad una [...] la Porta Esquilina. Un'altra via si staccava dal Clivus Tiburtinus a valle del santuario e attraverso le vie del Tartaro, degli Orti e del Colle entrava nell'abitato per Porta Maggiore.
Tra i maggiori monumenti posti fuori dell'antico perimetro ...
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La falsificazione in archeologia
Licia Vlad Borrelli
Isabella Damiani
Filippo Salviati
Giovanna Antongini
Tito Spini
Claude-François Baudez
Guido Devoto
I falsi archeologici
di Licia Vlad Borrelli
Per [...] il J.-J. Barthélemy; egli utilizzava una tecnica mista, a fresco, a tempera e ad encausto, cospargeva poi la pittura di tartaro e la riscaldava, finché la superficie non aveva acquistato un colore rossastro. Alla stessa epoca risale probabilmente la ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...