di Giorgio Tartaro
Capitale dei Paesi Bassi (nel 2005 739.300 ab., e 1.453.000 l'agglomerazione urbana). Pur interessata da importanti e talvolta radicali trasformazioni, A. rappresenta un esempio di sviluppo [...] capace di valorizzare il patrimonio esistente e al tempo stesso di pianificare una nuova architettura di qualità. La grande tradizione urbanistica della città ha radici lontane ed è stata confermata dai ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] quel che riguarda l'e. di oggetti etnografici v. oltre il sottolemma Etnografia. *
Architettura
di Silvia Monaco, Giorgio Tartaro
Le e. di architettura si sono spesso rivelate eventi significativi per la cultura architettonica, in quanto sedi di ...
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Capitale del Messico. La popolazione del territorio comunale risultava, al censimento del 2000, di 8.605.239 ab., ma quella dell'intera agglomerazione urbana viene stimata nel 2006 a circa 22.800.000, facendo di C. di M. la seconda conurbazione del mondo dopo Tokyo; è considerata anche una delle più caotiche e inquinate. Nella pressoché totale assenza di ogni forma di pianificazione urbanistica, l'edilizia ...
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PELOREUS (Πελ]ωρεύς; Pelor, Peloros)
M. T. Gaja
Gigante il cui nome è testimoniato da un'iscnzione sul fregio dell'altare di Pergamo.
Alcuni studiosi (Preller-Robert) peraltro sostengono trattarsi dell'omonimo [...] .
Le tradizioni su questo gigante sono varie e contrastanti: secondo Igino (praef., p. 10, Schm.) egli sarebbe stato generato da Tartaro e dalla Terra; uno scoliaste (Schol. Townl. Hom., Il, xvi, 176) narra come P., inseguito da Posidone e gettatosi ...
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STIGE (Στύξ, Styx)
G. Saletti
Fiume dell'Oltretomba (Hom., Il., viii, 369; Hes., Theog., 775-806), da cui derivava il Cocito, affluente dell'Acheronte (Hom., Od., x, 514).
Come l'Acheronte veniva identificato [...] fiume Titaresio in Tessaglia (Hom., Il., ii, 755); il Cocito raggiungeva sulla superficie terrestre la Palude Stigia donde ritornava nel Tartaro (Plat., Fedone, 113 b-c); dallo S. nasceva la sorgente di Nonacri in Arcadia (Herod., vi, 74), sulle cui ...
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OGMIOS
Red.
Divinità celtica assimilata ad Ercole.
La fonte principale su questa divinità è rappresentata da Luciano che nel dialogo La Diceria o Ercole racconta che i Celti danno ad Ercole il nome [...] pelle rugosa, arsa e nera come quella dei marinai, tanto da crederlo un Caronte o un Giapeto o una delle divinità del Tartaro. Nonostante l'aspetto, ha peraltro tutti gli attributi di Ercole, la leontè, la faretra, la clava nella destra, l'arco nella ...
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GALLO, Pietro (Pietro d'Alba)
Elena Rossetti Brezzi
Originario di Alba, diocesi di Cuneo, è menzionato esclusivamente in atti genovesi che ci consegnano una serie di notizie tutte slegate dalla sua attività [...] del 1394 acquistò, dall'eredità giacente del pittore Giovanni di Roccatagliata (noto solo dai documenti), un giovane schiavo tartaro di nome Rainaldo; in questo documento è menzionato come "Pietro Gallo de Alba pintor civis et habitator Ianue"; a ...
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Mitologia
Essere di statura e forza straordinaria cui sono attribuite imprese eroiche, costruzioni di città ecc. Il nome dei G. della mitologia greca fu esteso a tutte le figure extraumane che in numerose [...] , che fu argomento frequente di poesia. La Terra stessa vuole che essi affrontino gli dei, per vendicare i Titani precipitati nel Tartaro; in principio la lotta volge male per i celesti, contro i quali i G. scagliano armi e blocchi immensi di roccia ...
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DE VEGNI, Leonardo Massimiliano
Lorenzo Finocchi Ghersi
Figlio di Francesco, dottore in legge, e di Caterina Apolloni, nacque a Chianciano (prov. di Siena) il 12 ott. 1731. Fin da ragazzo dimostrò una [...] del casale a Bagni di San Filippo in Toscana..., Bologna 1761). La fabbrica per la produzione di motivi decorativi in "tartaro" che il D. impiantò con G. Gherardini e G. Pagliari diventò famosa tanto che fu visitata dal granduca Pietro Leopoldo ...
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RUSSIA
V. Potin
(russo Rossija; Rus' nei docc. medievali)
Vasta regione dell'Europa orientale che dall'istmo ponto-baltico si estende fino ai monti Urali. Dal punto di vista politico, il termine designa [...] Rus' di Kiev, dagli inizi del sec. 12° fino alla metà del 13° - e quello dell'arte dell'epoca del dominio dei Tartari, dalla metà del sec. 13° fino alla metà del 15° (Geschichte der russischen Kunst, 1957-1959; Geschichte der russischen Kunst, 1975 ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...