di Giorgio Tartaro
Capitale dei Paesi Bassi (nel 2005 739.300 ab., e 1.453.000 l'agglomerazione urbana). Pur interessata da importanti e talvolta radicali trasformazioni, A. rappresenta un esempio di sviluppo [...] capace di valorizzare il patrimonio esistente e al tempo stesso di pianificare una nuova architettura di qualità. La grande tradizione urbanistica della città ha radici lontane ed è stata confermata dai ...
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Parte introduttiva di Giorgio Tartaro
Capitale della Grecia (al censimento 2001, 745.500 ab., e 3.761.800 l'agglomerazione urbana). Le Olimpiadi del 2004 hanno rappresentato per A. un importante momento [...] di rilancio. I nuovi interventi si sono innestati su un tessuto urbano caratterizzato da rilevanti preesistenze storiche, ma con un forte scarto qualitativo tra queste ultime e una contemporaneità disordinata ...
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(Bilbo)
Città della Spagna settentrionale; nel 2003 contava 353.600 ab. nel territorio comunale e 946.800 nell'area metropolitana. Industrializzata sin dalla fine del 19° sec., la zona di B. si era dedicata per quasi un secolo alla 'monocoltura del ferro': la sua attività produttiva si basava infatti soprattutto su una filiera integrata che andava dall'estrazione del minerale alla sua lavorazione, ...
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Capitale del Messico. La popolazione del territorio comunale risultava, al censimento del 2000, di 8.605.239 ab., ma quella dell'intera agglomerazione urbana viene stimata nel 2006 a circa 22.800.000, facendo di C. di M. la seconda conurbazione del mondo dopo Tokyo; è considerata anche una delle più caotiche e inquinate. Nella pressoché totale assenza di ogni forma di pianificazione urbanistica, l'edilizia ...
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Città della Spagna nord-orientale, nella Catalogna (1.578.500 ab. nel 2004, 3.800.000 ab. l'agglomerato urbano). B. è stata oggetto di un grande rinnovamento architettonico e urbanistico, legato ai Giochi olimpici del 1992, che l'ha portata all'attenzione internazionale trasformandola in un esempio da imitare per amministratori e progettisti. L'importante occasione ha avviato un processo di apertura ...
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Valli Grandi Veronesi Corrispondono a un tratto della Pianura Padana, a forma di trapezio irregolare, compreso tra Adige, Tartaro e Po. La loro estensione (200 km2 ca.) non fu sempre la medesima, poiché [...] nell’età romana erano meno ampie che in quella medievale e i primi tentativi fatti per bonificarle non fecero che restringerle a valle e allargarle a monte. Dal 1838 al 1857 fu scavata la Fossa Maestra ...
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Comune della prov. di Rovigo (113,5 km2 con 20.458 ab. nel 2007). Il centro sorge sul Canal Bianco (Tartaro) in diretta comunicazione con l’Adriatico e, mediante un sistema di chiuse, con l’Adige e il [...] Po.
L’antica città (Adria o Adria Hadria) si trovava a soli 12 km dal mare e fiorì particolarmente nei periodi veneto (6°-5° sec. a.C.), etrusco (5°-4° sec. a.C.) e gallico (fine 4°-3° sec. a.C.); durante ...
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VILLA BARTOLOMEA (A. T., 24-25-26)
Elio Migliorini
BARTOLOMEA Paese della provincia di Verona, antico feudo dei Sambonifacio, posto sulla destra dell'Adige, 14 m. s. m., tra Legnago e Badia Polesine, [...] fiume. Il comune, posto nelle Valli Grandi veronesi, intersecato da numerosi canali di scolo, si estende dall'Adige al Tartaro con una superficie di 53,2 kmq., per la massima parte occupata da seminativi. La popolazione è dedita quasi esclusivamente ...
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VADO LIGURE (A. T., 24-25-26)
Claudia MERLO
Piero BAROCELLI
LIGURE Cittadina della Liguria, in provincia di Savona. È situata sulla Riviera di Ponente, nella rada omonima, nel fertile piano a sinistra [...] e specialmente di demolizione, industrie metallurgiche e meccaniche, dei refrattarì, della fabbricazione di colla, cremor di tartaro, ecc., oltre a quella caratteristica delle scope di erica: in complesso, nel 1927, occupavano 3000 addetti ...
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Regione del Veneto meridionale, che corrisponde, nella superficie territoriale, alla prov. di Rovigo. Il territorio, del tutto pianeggiante, si è formato in epoca recente per l’accumulo di detriti fluviali, [...] solcato da una rete di corsi d’acqua, in parte naturali e in parte artificiali, di cui i principali sono il Tartaro-Canal Bianco, l’Adigetto, il collettore padano e polesano. La regione è soggetta a forti alluvioni; danni gravissimi provocò la rotta ...
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tartaro1
tàrtaro1 s. m. (f. -a) e agg. [alteraz. di Tataro, per accostamento a Tartaro, l’oltretomba della mitologia classica]. – Nome con cui furono indicati nell’Occidente cristiano i Tatari, la stirpe guerriera di razza mongolica che nel...
tartaro2
tàrtaro2 s. m. [dal lat. mediev. tartar, tàrtarum (di origine araba)]. – 1. Deposito lasciato nelle botti dai vini (t. delle botti), costituito da una incrostazione compatta di colore bruno scuro, composta da varî sali fra i quali...